Faccio un passo indietro, evitiamo valutazioni soggettive, restiamo ai fatti. Aggiungo solo che sono abbastanza schifato ormai da un certo modo di fare politica (…), votato – sembra – al più lugubre ricatto piuttosto che alla costruzione di valore futuro per il Paese. Dunque, per farvi capire dove il Vs. Paese sta andando, onde enuclearmi da qualsiasi considerazione politica, vorrei asetticamente paragonare l’attuale NADEF in via di approvazione [piano economico e finanziario, con le note] giallorosso (M5S+PD+LeU+Italia Viva) con quello presentato dai gialloverdi (M5S+Lega) l’anno scorso. Come vedrete ci sono sorprese, nel senso che non ci sono “sorprese”: ossia incredibilmente i due NADEF sono estremamente simili, quasi uguali direi, nonostante la propaganda interessata, alimentata da media sempre troppo faziosi e soprattutto entropici, voglia far credere il contrario.
Ogni anno le tasse aumentano, una costante, da almeno 20 anni…
Dunque, di seguito metteremo semplicemente 4 tabelle, due a due, una sopra l’altra per farvi vedere quale sia la realtà dei fatti. Ossia che nella sostanza i piani di CRESCITA DELLE TASSE in Italia sono una costante su 5 anni sia con il governo gialloverde che giallorosso (addirittura l’aumento di tasse e contributi previsto con governo gialloverde su 5 anni è addirittura superiore a quello del governo giallorosso). Tradotto, a me sembra tutto un teatrino, forse addirittura un po’ una presa in giro (in troppi sembrano tirare l’acqua al proprio mulino, senza voler far vedere che in realtà il Paese sta affondando).
Tasse e contributi, nei successivi 5 anni (l’Italia usa piani quinquennali, …)
L’unica differenza di nota (i miliardi di tasse che aumentano in entrambi i casi sono elementi fattuali, vedasi sopra) è che il PIL previsto dai giallorossi scenderà nei prossimi anni, rispetto alla previsione gialloverde. Il motivo è semplice: visto che la crescita del PIL in Italia non c’è perchè le tasse sono troppo alte (da anni), visto che sia i gialloverdi che i gallorossi hanno aumentato/aumentano le tasse invece di farle scendere, l’anno successivo il PIL invece di salire come previsto scenderà (lo abbiamo spiegato QUI, prevedendo espressamente che una manovra come quella giallorossa attuale manderà comunque l’Italia in recessione il prossimo anno; facemmo più o meno lo stesso anche per i gialloverdi nella prima parte dell’anno 2019, QUI). Tradotto: nei prossimi anni, complice uno scenario internazionale sempre più compromesso, la discesa del PIL dell’Italia sarà più forte di quanto previsto in passato, esacerbando gli effetti dell’aumento delle tasse. Ossia ulteriormente peggiorando la prognosi, un cane che si morde la coda, fino a mangiarsi da solo.
Evoluzione scenari pensionistici a 50 anni, gialloverdi e giallorossi a confronto
Scenario GIALLOVERDE, redatto nel 2018 – non sforzatevi troppo, sono praticamente identici –
Scenario GIALLOROSSO, redatto nel 2019 – non sforzatevi troppo, sono praticamente identici –
CONCLUSIONE
Sopra avete i fatti. Chi vi dice qualcosa di diverso o è un bugiardo o è in malafede. O più propriamente tiene famiglia, dunque fa quello che gli dicono di dire. Triste ma è così. Cito il commento giusto di un intelligente lettore: “siccome ciò che deve essere fatto continua a non essere fatto da qualunque governo e da qualunque maggioranza, ciò che ormai deve diventare evidente a tutti è che lo scopo di questi teatrini, crisi, rimpasti etc, è solo distrarre la gente che già ha il cervello cortissimo e in realtà – cioè – che semplicemente e evidentemente e fatti alla mano quello che si sta facendo anno dopo anno è impoverire il paese“.
Purtroppo il saggio commentatore ha ragione, anche i giallorossi come i gialloverdi prima di loro non stanno cambiando il setup di fondo, stanno semplicemente proseguendo per una strada che porta al progressivo impoverimento del Paese. Quello che più fa male sono le bugie e le mezze verità, utili giusto a perpetrare evidenti interessi particolari indorando la pillola (ossia, tacendo i fatti).
Chi scrive, per le ragioni di cui sopra, ritiene infatti che l’unica soluzione per uscire dal setup depressivo in cui ci si è ficcata l’Italia sia rinegoziare la presenza italiana dell’Euro, ossia se necessario anche l’ITALEXIT (senza cercare di cambiare l’EU dal di dentro in quanto è semplicemente IMPOSSIBILE).
Mitt Dolcino
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