Certo, mandare il primo ministro italiano Conte alla riunione del BRI come unico rappresentante di un Paese del G7 ad avallare la tesi che Taiwan è cinese fa impressione. DI più, può risultare davvero incredibile. Anche fatale se volete, credetemi.
Si, perchè alla riunione di Pechino, quella del BRI, dove chiaramente ti coprono soldi per andare “a partecipare in rappresentanza” (come Stato intendo) – bisognerà poi capire (se esistono) anche l’eventuale fine e natura di accordi intestati a privati cittadini, ad esempio con accordi “a cotè”, ad esempio via Alibaba per la vendita del Made in Italy sul portale cinese (…) -, ti viene anche chiesto di accettare le verità che il padrone di casa impone, come biglietto di partecipazione. E tra le tante verità “imposte” dal padrone di casa c’è l’accettazione che Taiwan è cinese; infatti gli USA hanno quasi sempre mezza flotta a preservare l’indipendenza taiwanese, manderanno per caso fino là le proprie navi per far fare turismo ai propri marinai?
Da vedere il video sopra, fa capire il mondo di fare business dei cinesi che di fatto hanno soppiantato l’Italia nel commercio della passata e dei sughi di pomodoro… (report della TV svizzera, in Italia queste cose non si vedono, vedasi LINK)
Di fatto l’Italia andando a Pechino sta oggi dicendo che Washington sbaglia con Taiwan (tra le altre cose, …). E questo nonostante più di 110 basi USA in Italia ed il trattato di Cassibile ancora operativo (oltre ad essere il Belpaese tecnicamente un nemico dell’ONU, vedasi LINK). Auguri! (come ben sapete mi sono dissociato dal primo minuto dalla scelta leghista – si, leghista signori, follow the strategy come diceva Falcone – di firmare l’accordo BRI con la Cina, ritenendo sia una decisione CATASTROFICA per l’Italia).
Sta di fatto che il filo americano Arata, con il suo junior, è stato il primo a “saltare”. A Castellamare del Golfo, la città dove nacquero gran parte dei boss mafiosi italoamericani dello scorso secolo (e di dove è originario Mattarella, suo padre bazzicava la città mentre personaggi certamente sopra le righe vivevano in loco), è stata perquisita una residenza del prof. Arata; dunque il messaggio è riverberato alle più alte sfere, visto che Arata jr. è assunto addirittura da Giorgetti alla Presidenza del Consiglio, l’uomo delle nomine leghiste fin dai tempi del governo col Cavaliere.
Or dunque, io vi faccio una domanda: non è che qualcuno stia cercando di sviare l’attenzione sulle reali motivazioni della “stretta” su Siri ed Arata dando la colpa al M5S? Magari – dico io- non sono i pentastellati i responsabili di tutto questo, che dite? O forse sì, Di Battista ha speso mesi a viaggiare attraverso gli States…. Chiaro, Siri si occupava di energia, un core business dei leghisti fin dai tempi del fotovoltaico selvaggio, a riprova basterebbe guardare se esistono ex parlamentari ex forzisti che hanno mandato avanti progetti fotovoltaici (perfettamente leciti) sovvenzionati a peso d’oro dallo Stato dei tempi, ossia quando venivano approvate le folli sovvenzioni – tra le più alte del mondo – che costano oggi al sistema Italia oltre 10 miliardi di euro all’anno, pagate dai contribuenti/consumatori.
Operazione chirurgica. Troppo perfetta per essere fatta (solo) dagli italiani.
Voi direte, ma se l’accordo BRI con la Cina serve al Paese, ben venga. D’accordo: peccato che la Cina sia famosa per fare concorrenza agli altri paese, copiando le idee altrui. Ed essendo il più grande esportatore mondiale assieme alla Germania. Siamo sicuri che l’Italia faccia davvero un affare? O l’affare lo fa la Cina, che allo scopo convince i politici locali con i soliti metodi usati da cent’anni con l’Italia (…)?
Si è detto più volte che Tangentopoli avvenne con avallo USA, anzi forse proprio per volere USA, magari come punizione per essere usciti da Gladio annunciando l’inannunciabile… (…)
Pensiamo male: non è che sono i giudici ex Mani Pulite che oggi indagano sul caso Siri ed Arata? Non è che quelli che stanno indagando sono gli stessi che azzerarono la Prima Repubblica nel 1993?
Diciamola tutta: siamo veramente sicuri che la stretta sulla Lega, la vera responsabile della firma dell’accordo BRI (con Geraci e Centinaio, ossia con Giorgetti, ovvero Salvini) non dipenda dal tradimento atlantico avvenuto con la firma del BRI? Dite che è un ragionamento troppo azzardato? Occhio, si guardi prima dove il caso Mifsud è stato scoperchiato e forse capirete meglio la portata di quello che succede attorno a Roma.
Fate attenzione, a pensar male si fa peccato ma troppo spesso ci si azzecca…
A dopo le elezioni EUropee.
Mitt Dolcino
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