Partiamo dalle conclusioni. Rileviamo dunque che l’aspetto antropogenico del cd. Green rischia di essere solo uno: la terra è troppo popopolata, ma di umani. E qualcuno evidentemente lo sa da tempo. E forse agisce, per fare in modo che l’equilibrio domanda-offerta in termini di risorse disponibili torni in equilibrio.
Domandatevi: perchè mai si sono svegliati proprio oggi, con le strane teorie di depopolamento che fanno capolino ormai anche su alcuni giornali mainstream? Forse perchè il ciclo freddo del sole, atteso per 30 anni, farà il lavoro sporco, obbligando all’azione?
Chissà…
Non ci credete? Vi sembrano fantasie? Allora passiamo come sempre ai FATTI ed ai DATI, che NON MENTONO MAI.
Lasciamo perdere che la prof. Valentina Zharkova ancora nel 2015, con un paper pubblicato dalla famosissima rivista Nature, paper accettato e definitivo, anticipava con precisione millimetrica che si sarebbe andati verso una piccola glaciazione, a partire dal 2020. Tale paper, reso pubblico grazie anche ai trascripts e dai posters del Royal Society of Astronomy, di Llandluno nel 2015, passò in quasi totale sordina. Per questo non venne ostracizzato, come il paper successivo. Ma le previsioni sono là, precise: dal 2020 sarebbe arrivato il freddo. Puntuale è arrivato.
FATTI.
Guardiamo dunque alle risultanze pratiche: secondo Meteo Suisse il clima alpino è stato oltremodo fresco questa primavera. Anche l’estate non è stata calda, ma mite. Anche ottobre assai fresco. Per i dati, vi consiglio di non guardare quelli italiani, che ormai dubito essere bellamente taroccati, come la gran parte dell’informazione della Penisola. Memento l’ipotetico record di caldo (mediatico) in Sicilia quest’estate smentito addirittura dall’Aeronautica Militare. Vi ricordo anzi che l’informazione italiana è stata valutata come addirittura molto meno libera di paesi come il Burkina Faso o il Botswana. Ovvero, non dovete basarvi sull’informazione italiana: ormai statisticamente possiamo dire che ci sono più balle nella Penisola che in una Repubblica centrafricana (non lo dico io eh, ben inteso, ma soggetti sovranazionali assai più reputati di questo sito, …).
Sta di fatto che a leggere i dati meteo, sopra, ufficiali, statali, di uno stato reputato e corretto, il fresco sembra aver preso il posto del caldo, almeno in Europa, almeno sull’arco Alpino; chiaramente con la “nebbia informativa” dedicata a questo argomento nelle parziali e ritengo anche troppo spesso di parte estrapolazioni dei media. Ma in ogni caso, FATTI, le verdure, causa freddo, diventano scarse, nei posti più esposti al freddo, per ora la Svizzera, in futuro in molti altri paesi.
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Restano però alcuni elementi su cui ragionare: la prof. Zharkova ha precisato che la nuova mini-era glaciale è ufficialmente iniziata nel 2020, CON DOVIZIA DI ARGOMENTI A SUPPORTO . Dunque è da qui in avanti che bisognerà guardare. Noi possiamo solo evidenziare, anche con la nostra sensibilità, come effettivamente le temperature non solo siano percepite più fredde, ma sembrino più fredde, anche base dati.
Parimenti rileviamo, sempre dai dati, che in Svizzera mancano verdure, raccolto scarso. La colpa? Del maltempo, la scorsa estate. Ossia del clima freddo. Non ci credete?
Sopra, un po’ di immagini, tradotte, dai giornali svizzeri tedeschi, che sembrano brillare per trasparenza, a riprova. Ancora non siete convinti?
Che forse il prezzo dell’oil e del gas esploso in Europa sono forse saliti perchè si prevede un inverno freddissimo? Chissà…
Sta di fatto che il freddo riduce sia i consumi umani voluttuari che i raccolti agricoli necessari per vivere. Ossia, il freddo è/sarebbe peggio della peste bubbonica, per un mondo occidentale strapopolato, super-indebiato e schiavo dei consumi voluttuari (reduce da Venezia, dove il Green Pass mai è stato chiesto, posso confermarvi che l’Italia, tra i paesi EUropei, oltre ad essere secondo molti il più “stupendamente meraviglioso”, ossia il Paese più ambito, è anche quello più densamente popolato, soprattutto di anziani —> traete voi le conseguenze del caso, ndr).
Se vogliamo andare sul tecnico, una traccia da verificare con attenzione è come si muove e si muoverà lo zero termico alpino. Se, come emerso nella nostra intervista alla professoressa Zharkova di 10 giorni fa, il freddo scenderà dall’alto, causa minore attività solare, per poi raggiungere le pianure progressivamente una volta “sconfitta” l’inerzia termica della superficie terrestre (più calda del cielo sovrastante), allora fra circa due o tre anni anni sarò tutto chiarissimo.
Troppo tardi forse per i soloni EUropei, da sempre intenti ad imporre agli schiavi della casta romana, nel caso, l’applicazione di qualsiasi soluzione, anche se assurda, anche se a rischio anti-costitituazionalità, con simil-gabelle imposte dall’esterno dietro “remunerazione” di qualche tipo ai locals (politica, di cadrega, di potere o altro; le leggi razziali restano un esempio indelebile, nel contesto).
Dunque se si vorrà porre rimedio all’assenza di risorse, depopolando, già sappiamo che bisognerà farlo PRIMA del 2024.
Forse da ciò deriva l’attivismo TOTALMENTE ASSURDO per far vaccinare con una terza dose, in Italia? E soprattutto nei paesi dove le INPS locali sono sulla soglia del fallimento tecnico (su tutti, Italia, Francia, Austria, ma anche Israele)?
Chissà… (La domanda comunque sembra lecita, vista l’assurdità per le giustificazione date fin’ora)
E tutto a causa di una malattia, il COVID, che non uccide praticamente più quasi nessuno (infatti si parla solo di contagi, non di morti, avete notato Ndr)? Una possibilità, questa, da verificare attentamente, lasciamola in sospeso per ora (ma teniamola presente per il futuro…).
Ri-chissà…
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Sarà per altro interessante anche in futuro fare le dovute verifiche su un altro aspetto: i maltempo e la grandine della scorsa estate che hanno attanagliato l’arco pre-alpino avevano una caratteristica particolare, avendo osservato da vicino i grandi chicchi, enormi, che hanno distrutto molte culture. Essi infatti avevano una struttura perfettamente compatibile con il contatto tra aria estremamente fredda, ghiacciata, dall’alto; e aria più calda ed umida, dal basso, ossia dalla superficie terrestre. Escludendo apparentemente altri normali fenomeni generativi di grandine, da manuale (…).
Dunque, se è vera la teoria della prof. Zharkova, come noi riteniamo sia, altri eventi di disastrosa grandine estiva come quelli dell’anno scorso diventeranno una costante, assolutamente numerosi, quasi una piaga direi. Nel caso, sappiate che il motivo non sarà il caldo ma il freddo, come spiega la stimata professoressa emerita dell’Università della NorthUmbria sopra citata nella nostra intervista; ovvero sarà causa freddo in arrivo dall’alto.
Dunque, – ripeto, NEL CASO – il “raffreddamento” solare, con aria gelata che lambirà dall’alto sempre di più nei prossimi anni quella calda sulla superficie terrestre, complice l’abbassamento puntuale dello zero termico, causando fenomeni impellenti di grandine.
Io spero capiate cosa rischia di succedere (…).
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In ogni caso, comunque vada, in un paese democratico non si può accettare che una banda di incapaci, raccomandati, incompetenti, spesso traditori della causa, nel caso in specie la casta romana, decidano per voi – sulla scorta di leggi che per altro non sono state vagliate dalla Corte Costituzionale – chi dovrà nel caso selezionare la prossima razza italica, ripeto, in caso di un’eventuale catastrofe da cambio climatico (…).
In tutto questo, osserviamo pacificamente gli eventi per ora, ma con il cervello dovutamente acceso.
MD