Prima di tutto è chiaro che il Medio oriente non si può permettere un attore nucleare, ossia con bombe atomiche, troppo caldo diventerebbe lo scenario geostrategico in loco. Chiaro dunque che è e sarà Israele a dover bloccare le velleità imperiali di Teheran, in zona. E lo sta facendo.
Con buona pace dei benpensanti europei: va ricordato che, quando il popolo israeliano voleva andare in Terra Santa, dopo la WWII, furono proprio gli inglesi a bloccarli, in partenza dall’Italia. Non a caso.
Il motivo è che avevano capito, da Londra, che Israele avrebbe giocato con gli USA, non con loro. Facendo perdere grip nell’area mediorientale all’Europa intera.
Francia e Germania avevano gestito apposta “coi piedi” la dissoluzione dell’impero ottomano, tutto fatto apposta per spartirsi gli averi lasciati indietro dai turchi decaduti. La realtà è che fecero davvero, le elites incapaci europee, un “egregio pessimo lavoro” tanto che, complici i disastri nella WWI e WWII, dovettero mollare l’osso, ossia il petrolio.
Dunque, senza un baluardo in medio oriente, i franco inglesi persero anche il Canale di Suez, terminando le loro velleità imperiali (Londra aveva già perso la perla della corona, l’India). Il Commonwealth mise una piccola diga al fluire del tempo anticoloniale, ma fu giusto un piccolo ostacolo.
Infatti Israele, per conto USA, fece poi il re-.design del Medio oriente: dopo il tentato golpe straniero contro Nixon (da parte della Davos ante-litteram, successe lo stesso capitato con Trump deragliato nel 2020), i militari USA presero in mano le cose.
E diedero l’atomica a Israele, a patto di coordinare la futura gestione del Medio oriente con Washington; medio Oriente che tutto sommato – ad esclusione della guerra del Golfo, innescata guarda caso da Saddam Hussein sobillato, encore, dagli inglesi – vide andare tutto abbastanza bene, tra alti e bassi, parlo della ricchezza da petrolio correlata a tale stance geostrategica.
Oggi siamo di nuovo al dunque: l’Iran alleato questa volta dei tedeschi, come sempre tra popoli ariani c’è un patto, è attaccato militarmente da Tel Aviv. Onda lunga del post guerra, parlo del post WWII, di fatto una guerra non terminata quanto meno in medio oriente se , come ha poi fatto, l’Iran si è potuta permettere di MAI condannare le gesta di Hitler per così tanti anni.
In fondo, è chiaro, l’Iran è un’emanazione del potere europeo, che viene non a caso fuori quando i franco-inglesi han fallito. E han fallito.
Dunque, come ratio, regoli l’Iran e togli l’Europa dal medio oriente, definitivamente.-
Questo il motivo per cui vedrete tutti i giornali di Davos nelle prossime ore tifare per Tehran, contro Israele. Ossia contro gli USA.
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Vedremo poi se l’Iran avrà il coraggio di attaccare Israele, ma io lo dubito. O se getterà un ordigno nucleare sporco, ma dove? Sull’Arabia Saudita? Incendiando l’area? Sarebbe suicida.
Alla fine, e li sempre torniamo, o la Cina decide di sporcarsi le mani in una guerra vera, e anche lì Xi in via di possibile sostituzione la vedo difficile che farà il grande passo.
O l’Europa tenterà il tutto per tutto con una provocazione contro la Russia, in Ucraina, ben avendo tutti capito che ormai è questione di settimane prima che Mosca sfondi tutti i fronti ucraini.
Sullo sfondo, gli USA, che mai domi tirano le fila.
A poco sono serviti gli attacchi dall’interno dei confini americani, con le proteste colorate in USA, ossia coi messicani – anch’essi da sempre al soldo dei tedeschi – a cercare come con Pancho Villa di destabilizzare gli USA dall’interno, per distoglierli dall’attivismo vicino all’Europa.
Deve essere chiaro infatti che tale rivoluzione colorata di Los Angeles e dintorni si innesca nel quadro geopolitico attuale, ossia è finanziata da Davos. Da cui una reazione per interposta persona, anti-Davos ingerente negli USA, via attacco all’Iran.
All in all siamo sempre al solito punto: gli unici due paesi che ci mettono le mani, e se le sporcano, anche con le armi, sono USA e Russia. E con Israele a fare il ruolo del mercenario, ben pagato per altro.
Tutti gli altri paesi, tutti gli attori o supposti tali, globali, Cina inclusa, restano tigri di carta, incapaci di menar le mani.
In tale contesto l’Iran verrà bombardato, certamente, bloccando le sue velleità nucleari per altri 10 anni, questo in massima probabilità succederà.
Ma il vero impero in crollo, oggi, in realtà è quello inglese, o meglio franco-inglese, che ha finito la sua storia coloniale. Da cui enormi conseguenze per l’Europa, encore.
Quello dell’attacco all’Iran è semplicemente un passaggio, per altro scontato.
MD
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Image: thanks to Moslkem Danesh, Unsplash.com, https://unsplash.com/it/foto/un-gruppo-di-jet-da-combattimento-seduti-uno-sopra-laltro-HXbESAQn-JQ