Nessuno ci hai mai spiegato perchè Putin decise di invadere il Dombass proprio nel febbraio 2022.
Nessuno ci ha detto se tale guerra sia stata una conseguenza postuma del caos COVID, ossia soprattutto dell’inoculazione di massa di un preparato non testato in modo canonico e/o standard dall’EMA. Ossia utilizzando un prodotto NON testato ad es. per la cancerogenicità e dove nemmeno è stato escluso – sebbene in forma teorica – la possibilità che sia cancerogeno, il principio attivo e/o i vari additivi contenuti (mentre sono stati esclusi effetti di genotossicità)(dati preclinici, vedasi bugiardino ufficiale Comirnaty, ndr).
Resta il fatto che l’EU viene percepito non avrebbe interesse a far la guerra a Mosca, nel Dombass, dalla gente Europea.
Parimenti la storia ci insegna che i nazisti erano invece MOLTO interessati al Dombass, tanto da costruire durante il periodo nazionalsocialista la famosa autostrada D-4 che da Stalino si diramava in due direzioni, una verso Rostov sul Don e poi in un secondo tempo verso la Ciscaucasia. Chiaramente tale autostrada di epoca nazista, necessaria per appagare le loro immense ambizioni coloniali, serviva precisamente per portare nell’Europa del Reich i minerali, il carbone ed i prodotti industriali del Dombass, da Krivij Rig e da Rostov.
La depopolazione ucraina sarebbe arrivata solo dopo, una volta esaurita la necessità di manodopera locale da sfruttare.
Come ben capite in queste poche righe c’è una traccia storica che potrebbe essere valida anche ai nostri giorni, per spiegare le apparenti follie attuali.
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Con una attenta elucubrazione sui driver della prima guerra mondiale, con le inutili morti in trincea, si aggiunge un ulteriore tassello: quando i tre cugini (Giorgio V, il Kaiser e lo Zar) si facevano la guerra di trincea uccidendo inutilmente milioni di persone innocenti in una guerra assurda, tutti e tre di famiglia Windsor ovvero di famiglia Saxe-Coburg and Gotha, ben sapendo che la casata Windsor semplicemente non è mai esistita fino al 1917, quando accolse [occultandola] la blasonatissima famiglia tedesca succitata, beh, forse qualche dubbio nasce sulla reale utilità di una depopolazione di fatto dell’Europa, ai tempi.
Parimenti, fa specie dover ricordare che Frederick Taylor Gates era il braccio destro ai tempi d John D. Rockefeller Jr., quest’ultimo di madre Spelman: la famiglia Rockefeller è originaria tedesca, coinvolta con la Standard Oil nel tentativo di fondersi ad es. con la IG Farben nazista, forse questo fu il vero motivo per cui da Londra decisero di opporsi allo strapotere hitleriano in Europa.
Ai tempi. F. Taylor Gates fu importante perchè coinvolto, non sappiamo se suo malgrado o per proprio impulso, nella gestione della influenza spagnola in patria che, in aggiunta ai morti da trincea, poi decimò la popolazione europea dopo la WWI grazie a dei soldati malati arrivati dagli USA che impestarono il Vecchio Continente, il termine “spagnola” deriva dal fatto che il primo caso Europeo avvenne in Spagna (ma il morbo arrivava dagli USA, ndr).
Fa specie che, certamente per casualità (…) due Gates siano stati coinvolti loro malgrado, diciamo così, in simili affari virali, a distanza di circa 100 anni l’uno dall’altro.
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Dopo queste pillole di storia, sempre utili nel contesto, resta da rispondere alla domanda sul motivo per cui l’EU francotedesca voglia/debba oggi scatenare una sotto molti versi folle guerra anti-russa, visto che gli USA si stanno progressivamente tirando indietro.
Un fatto che possiamo facilmente valutare anche noi è che le armi americane date a Kiev sono in grado di far male alla Russia. Mancando tali armi USA la Russia ha buon gioco a riconquistare il terreno perduto l’anno scorso in Ucraina.
Resta da capire perchè la Germania, oggi, non dica basta alla guerra. Ed invece di guerreggiare non negozi una pace con la Russia.
Prima di tutto va detto che la Russia, oggi, potrebbe non essere d’accordo a fare pace, ora che vince senza gli americani a pieno supporto ucraino.
In secundis, vedremo in che forma sarà Putin dopo le elezioni russe di marzo prossimo, per capire il contesto (…).
Terzo, sembra chiaro da mesi ormai, almeno a noi che qui scriviamo, che ci sia un accordo tra militari USA e russi per non scornarsi in loco Ucraina, come a Mariupol – precisamente dove c’è il più grande deposito di litio europeo, ndr -: la resa ucraina nell’acciaieria avvenne infatti per accordi tra generali russi ed USA, capi di stato maggiore, non tra politici (…) -.
Partecipare con proprie truppe alla guerra Ucraina lato francese non sembra dunque un’idiozia, ma come capirete di seguito è utile solo a Macron più che alla Francia. Ovvero a Davos, per attuare i suoi piani. NON per migliorare l’esistenza del popolo francese ad esempio, direi più per salvare le terga ai Don Rodrigo francesi, come capirete di seguito…
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Resta che senza petrolio, che l’EUropa non ha (tranne che per l’Italia), senza il gas (che l’Italia invece ha, via Africa), senza litio (che sta tutto nel Dombass in fieri, quello Europeo) l’EU si scorda la sua rivoluzione industriale del III. millennio, aka Transizione Green (e pure Agenda 2030 direi, ndr). Dunque la guerra Europea per il Dombass avrebbe pure il suo perchè…
Stante che la Francia sta vedendosi chiudere in faccia la porta libica, che la separerà dalle materie prime africane per sempre (oltre ad estinguere il franco coloniale, CFA), chi ci perderà di più dalla fine dell’EU sarà certamente Parigi, senza euro. Infatti le sue banche crollerebbe un minuto dopo, se la Germania – che vuole assolutamente un euro sostenibile – cessasse di dare la sua garanzia implicita alla valuta comune.
Un dettaglio in più: come anticipato sopra, la Germania ha sempre detto che resterà nell’euro solo se sostenibile. E sostenibile significa avere dollari per pagare le bollette senza dover far rientrare i capitali dall’estero.
Tradotto:
se la manifattura da export EUropea si estingue, il trade balance EU andrà in negativo. Dunque Berlino uscirà non solo dall’euro ma anche dall’EU, per propria convenienza, dopo aver devastato con la propria protervia basata sull’euro la regione EUropea. Infatti un trade balance EU negativo obbliga l’EU a richiamare soldi dall’estero, per equilibrare il saldo negativo dei commerci nella bilancia dei pagamenti EU.
Ovvero per tenere l’euro a breve l’EU costringerà forzosamente gli EUropei ad investire in EUropa, dunque fine della globalizzazione a carro (comunque sia, come capite, per gli esportatori seriali, sarà un disastro).
In alternativa si prelevano in qualche modo (successioni, magari a seguito di una moria improvvisa dei residenti EU; o investimenti forzosi stile oro alla Patria) i soldi EUropei nei conti correnti delle famiglie ad esempio. E li si usa per garantire la transizione green, necessaria per tenere in piedi l’euro, ad esempio estraendoli forzosamente dai conti correnti degli italiani sempre molto liquidi finanziariamente parlando.
E tutto questo – si noti molto bene – perchè l’EU NON ha materie prime, dunque deve fare sacrifici. Dovendo costruire una filiera energetica avulsa da petrolio e gas che non ha.
In realtà questa volta i sacrifici sarebbero toccati alla Francia, ma Macron non li vuole. Ovvero Parigi non accetta un cd. Monti francese, “che distrusse la domanda interna” in Italia (che significò ridurre l’import, riequilibrando la bilancia commerciale, dunque salvando l’euro: eravamo nel post subprime, mai dimenticarselo).
Ergo, soprattutto la Francia è logico punti alla guerra con la Russia, oggi, piuttosto che fare lei stessa sacrifici. Sebbene nasconda molte insidie, la guerra…
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In realtà Parigi è furente con Giorgia Meloni, che con supporto USA ha detto sia NO al MES che, eliminando la Via della Seta, apprestandosi a ridurre pure la sua dipendenza dall’estero di prodotti semilavorati, tempo al tempo.
Infatti un SI MES avrebbe comportato la spogliazione dell’Italia per via EU, riducendo sia i consumi interni italiani stile “Grecia con Troika” (ossia riducendo l’import) che mettendo le mani sui ricchi assets italiani, alla fine il piano francese era di far fare i sacrifici agli altri, non a se stessa. Ovvero la Francia, comprandosi l’Italia all’incanto, avrebbe col MES scaricato i costi che le toccavano, facendo invece pagare di nuovo il suo vicino ricco…
Ben sapendo che se finisce l’euro, le banche francesi cadono tutte come birilli nel giro di un nonnulla, costringendo a richiamare i prestiti all’economia e soffocando l’economia francese: in presenza di forti proteste in Patria già oggi, chiaro che Macron rischia davvero di fare la fine di Maria Antonietta se non trova qualche rimedio eccezionale!
Dunque all’Italia, primo alleato USA in EU ormai, fuori Londra dall’Unione, tocca il patema di essere nel dichiarato mirino francese, con le quinte colonne di Parigi a supporto nella Penisola pro-spogliazione.
Peccato che grazie agli USA a supporto italico il piano macroniano, ossia di Davos, sta fallendo.
Ecco spiegate le puntuali esternazioni pubbliche di ministri francesi e pure di Draghi (che risponde ai Remainers inglesi, da sempre a letto con Parigi, dai tempi del fondazione del GOF, ndr) sulla necessità di reperire soldi liquidi per continuare i progetti EU, ossia per tenere vivo l’euro di cui i Don Rodrigo EUropei, le loro elites, si nutrono.
Resta poi il piano delle truppe che incredibilmente Macron annuncia dover essere necessarie per combattere i Russi, in Ucraina. Il dubbio è se Macron pensi di far transitare truppe e carri armati attraverso il nord Italia per arrivare nel Dombass: precisamente lo stesso trucco usato nell’invasione della Spagna del 1807, Trattato di Fontainebleau, quando le truppe francesi avrebbero dovuto andare in Portogallo per combattere per interposta persona gli inglesi ed invece si fermarono in terra iberica.
Pensateci bene: i soggetti apicali EUropei, che storicamente si imparentano fra loro, appunto, sono sì ricchi ma non particolarmente svegli, da consanguinei; per cui tendono a ripetere sempre le stesse mosse e, sigh, gli stessi errori…
La guerra dunque inneggiata direttamente da Macron contro la Russia con proprie truppe in Ucraina, da Scholz invece solo come ipotesi (visto che alla Germania resta l’opzione di uscire dall’euro e dall’EU, ndr) in realtà è sintomo di estrema debolezza dell’EU. E soprattutto francese.
Sullo sfondo, tristemente, va ricordata la malattia dell’unico ministro su cui noi veramente scommettevamo, come integrità, Guido Crosetto, che puntualmente viene messo fuorigioco da una tipica infermità da effetto collaterale di quel preparato non testato inoculato urbi et orbi in Occidente pur in assenza di garanzie di sicurezza minime, in spregio di ogni basilare principio di precauzione (fa pensare l’ipotesi davvero che la Francia possa cercare di togliersi dalle scatole le persone scomode per il suo piano di conquista dell’Italia, come il cuneese ministro della Difesa, che i francesi li conosce bene, ndr). Ben ricordando che Comirnaty è un prodotto tedesco, finanziato dai contribuenti tedeschi fino da 2007; mentre Moderna è di fatto un prodotto dell’intelletto francese (…).
Qui siamo, in attesa degli eventi.
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Certo, fa specie l’interesse pubblico di soggetti apicali francesi affinché non solo si possano inviare truppe francesi in Ucraina. Ma che la Francia ipotizzi addirittura una mozione EU per far investire in modo direi quasi forzoso nella rivoluzione green i cittadini EUropei. O la spinta francese per le case Green, ricordando che la stragrande maggioranza delle case italiane sono antiche e dunque non Green (e con il sud Italia che non soffre il freddo, dunque il cappotto termico di fatto non serve ndr).
Mai per altro dimenticare il caso incredibile del 2017 quando la Francia, France Strategie, elaborò una proposta di imposta patrimoniale che gli Italiani avrebbero dovuto attuare, vedasi sotto.
In ultimo, provate a spiegarmi il senso di aver invitato, in forza del Trattato del Quirinale, il ministro degli esteri Le Drien, oggi uomo forte di Macron a puntello e controllo del governo di Parigi, a partecipare al Consiglio dei Ministri a Roma con il fedele Di Maio alla Farnesina.
La situazione sembra oltremodo chiara, purtroppo.
MD
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