Chiaramente la Francia sta in piedi grazie al Franco coloniale CFA ed all’euro. Ma ora non basta più: post COVID la faccenda si fa caldissima, dunque la Francia ha bisogno di altre risorse. A maggior ragione visto che gli USA finalmente vedono la Francia in Africa come un problema.
Ovvero il franco CFA è di troppo ormai…
Il risultato, anzi la reazione, è la certezza di un attacco francese all’Italia da qui a poco, per sostituire ad esempio i paesi del franco CFA con parte della Penisola.
Il trattato del Quirinale, lo abbiamo scritto varie volte, è infatti un artificio per permettere alla Francia di penetrare col suo esercito in Italia, nella stessa maniera – col sotterfugio – di cui al trattato di Fontainebleau di inizio 1800 quando con l’inganno fece penetrare il suo esercito in Spagna. Per conquistare Madrid, come successe…
Siamo al dunque.
Sappiate che sono anni che coltiviamo rapporti oltreoceano, precisamente per questo fine che, in forza di informazioni privilegiate (…), sapevamo si sarebbe concretizzato, intendo come rischio di annessione francese di parti dell’Italia.
La faccenda è così scottante da far intervenire a difesa francese addirittura Le Monde, ossia la testata francese più “pro-Davos” – Le Monde ha pubblicato solo pochi giorni fa un’apologia al depopolamento mondiale, ossia a difesa del pilastro primario della strategia globalista Made in Davos -. Le Monde cerca così di sminuire il messaggio meloniano, APPREZZATISSIMO DA TUTTI GLI ITALIANI, relativamente alle nefandezze coloniali francesi in Africa.
Ed alle conseguenze in Italia in termini di migranti in eccesso, via ONG francesi e tedesche….
MELONI: "This is called the CFA franc. It is the colonial currency that France prints for 14 African nations, to which it applies seigniorage and by virtue of which it exploits the resources of these nations…" pic.twitter.com/FugRAYmZs1
— COMBATE |🇵🇷 (@upholdreality) November 18, 2022
Ovvero lato francese esiste una spinta nemmeno troppo occulta a far arrivare la bomba sociale chiamata “migranti neri senza arte né parte” in Italia, quanti più possibile/quanto più disperati possibile, per affossarla a termine (…).
Come capite, questa presa di posizione di eminenti pensatori USA, tra cui anche l’amico Tom Luongo, anti a Francia coloniale in EU, unitamente alla voce di Edward Luttwak ex interfaccia col Pentagono, significano solo una cosa:
la strategia euro-francese di espansione in Italia, impossessandosi degli asset reali al sud delle Alpi, non s’ha da fare!
Pensateci bene: la presente crisi socio economica EU e’ così profonda da far saltare interi sistemi paese. Da secoli l’Europa veterocoloniale risponde SEMPRE alla stessa maniera in situazioni omologhe: invadendo i paesi vicini.
Questa volta non si farà eccezione. Ora forse capite perché noi, da anni, sosteniamo che per l’Italia, coi vicini che la Penisola ha, non c’è alternativa ad una profonda e strutturata alleanza con gli USA.
Ben sapendo che, in caso di attacco francese all’Italia, sarebbero milioni gli italiani pronti a tornare armi in pugno per combattere l’invasore. Magari, aggiungo, armati proprio dai nostri oriundi d’America.
Un ultimo appunto: ora la strada di Giorgia Meloni e’ segnata sul compito che ha da eseguire. Avrà supporto (sappiate che ci abbiamo lavorato tanto…).
MD