“Il cerchio dei traditori, quella è la peggio gente, sono i peggiori, quelli che hanno pugnalato persone portate a fidarsi per vincoli di parentela, di dovere civico, di ospitalità, di benevolenza e di appartenenza alla comunità e alla Patria. Queste brutte genti sono poste da Dante nel punto più lontano da Dio, nel profondo pantano dove lì sono le sostruzioni d’ogni pietra su pietra dei cerchi murati dell’inferno.”
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Boris Johnson verso la NATO, ormai è conclamato. E tutto sommato atteso, per chi ritiene – come noi – che in realtà l’obiettivo del caos attuale, a cavallo tra anglo e Russia, ossia defecando sull’EUropa, sia cancellare l’EU con mentalità invariabilmente nazista.
Dunque non Draghi alla NATO. Ovvero il Mario è destinato a restare Premier italiano, per finire il lavoro, visto che nessun partito vuole davvero vincere la contesa elettorale data l’impossibilità di risolvere alcunché di concreto. Dunque, nei piani di chi comanda, sarà pareggio. Ovvero Draghi II al governo, per terminare il “capolavoro”. Colpa di nessuno insomma…. Cossiga ci aveva avvertito sul soggetto….
E’ infatti lampante e chiarissimo che questo inverno ci sarà il Reset, soprattutto in Italia. Dunque il piano era, chiaramente, di andare alle elezioni il primo giorno in cui i M5S in Parlamento avrebbero maturato il diritto al vitalizio, il 25.9.2022, ben prima dell’inizio delle grandi manovre.
Leggere bene la fonte, per chi è in grado di capire…
Il piano emerge chiaro, dunque:
votare a settembre, PRIMA DEL CRACK. Perché dopo, a marzo 2023, per quello che succederà, sarebbe comunque impossibile far eleggere dei gatekeepers, come sono come moltissimi dei partiti che dicono essere “il nuovo” ed invece sono partiti civetta, nei fatti.
Lo vedrete più avanti (l’Italia è contemporaneamente il paese dei Don a Rodrigo e quello dove, per eccellente ed innata arroganza, è più facile fregare una persona per la seconda e terza volta e quarta volta, piuttosto che fargli ammettere di essere stato fregato, ndr).
Nei fatti, il piano è semplice: far fare le elezioni subito in modo di attuare le vere porcherie DOPO, da gente che avrà la garanzia del proprio sostentamento parlamentare. Ossia, successivamente alle elezioni ci sarà il Reset italiano.
Tradotto – corollario -, visto che nessuno vorrà vincere, si avrà una nuova ammucchiata, nei fatti voluta, che riporterà Draghi al governo, per iniziare la VERA macelleria totale italiana. Dove la colpa per definizione non sarà dei politici.
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La wild card, l’imprevisto, sarà l’elezione Midterm USA, dove tutto riteniamo cambierà.
Già infatti sappiamo che molti sperano nei prossimi mesi, lato Globalista, che Biden possa serenamente trapassare, PRIMA delle Midterm, in modo di dire “era colpa sua”. Ossia, “Kamala invece è brava”, dunque “rivotate Dem”.
Questa versione mi allarmava alquanto, fino a poco tempo fa. Ma da pochi giorni mi sono convinto (…..) che questo non sarà un problema, comunque Biden non morirà.
Ovvero, dopo le Midterm molte cose cambieranno anche per l’Italia, più precisamente da febbraio 2023 quando la nuova maggioranza di camera e senato USA sarà operativa, nei ruoli.
Oggi l’Italia è ad agosto 1942: da febbraio 1943 le truppe nazi-italiane torneranno con le ossa rotte dalla Campagna di Russia. Da lì partiranno i 2 anni più sanguinosi della storia italiana moderna, ossia la guerra civile, passando per l’8.9.1943.
Parlo del passato naturalmente, ma ammettendo di apprezzare molto Mark Twain (‘La storia se non si ripete, fa la rima”). Oltre che sempre ossequioso, da convinto seguace di Adam Smith, verso il grande studioso Karl Marx (“La storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa”).
MD