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Home » La “Green Economy” è il “New Black”

La “Green Economy” è il “New Black”

Franco Leaf by Franco Leaf
4 Agosto 2021
in Generale
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Tom Luongo

Oggi il “verde” va molto di moda, ovunque vi giriate sono solo due gli argomenti che contano: i “cambiamenti climatici” e l’”impeachment di Donald Trump”.

Tutto il resto, per così dire, è finito nel dimenticatoio.

A Davos, l’incontro annuale degli oligarchi è ancora in corso — ma i media hanno disciplinatamente riferito della sola spasmodica attenzione ai “cambiamenti climatici”.

Il Presidente Trump, da parte sua, è entrato nella sala-convegni e ha fatto quello che fa sempre, ha “calpestato l’anatra”, attirandosi l’ira delle celebrità globaliste.

Ma niente di quello che ha detto è pesato più di tanto perché “la Gente di Davos” [come l’autore chiama i partecipanti] sta facendo di tutto per sbarazzarsi del “Loki” americano [https://it.wikipedia.org/wiki/Loki_(mitologia)].

L’”Economia Verde” è ora supportata da tutti. Cominciò Alexandria Ocasio-Cortez con il suo insipido “New Deal verde”.

Quando erano solo lei ed i “Justice Democrats” a promuoverlo, poteva essere liquidato come una tattica un po’ stupida per promuovere il Partito Democratico negli Stati Uniti, lasciato inaccettabilmente nelle mani di un gruppo di Bernie Bros, sempre scontenti di tutto.

Ma quando a supportarlo sono tutti i principali Banchieri Centrali, compresi i capi delle principali “Federal Reserve Banks”, la questione cambia decisamente d’aspetto.

Quando Greta Thunberg parla sia alle Nazioni Unite che a Davos, potete senz’altro concludere che è questa la politica ufficiale.

Ed allora mi chiedo: perché? E, soprattutto, perché proprio adesso?

Perché questa crisi è a tal punto grave da dover modificare la forma stessa dell’economia mondiale per far fronte alla potenziale catastrofe del cambiamento climatico?

Perché questi oligarchi stonati non chiariscono finalmente qual’è la realtà sulla questione climatica?

Lo IPCC [Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambiamento Climatico] sta aggiungendo al rapporto che emanerà nel 2022 i dati relativi alle particelle solari, che cambieranno radicalmente i suoi modelli climatici — pur incorporando solo una piccola parte dell’effetto del sole sul nostro clima.

Tutto questo forzerà un cambiamento di prospettiva che renderà incredibilmente stupidi questi decenni passati a demonizzare l’anidride carbonica.

Perché, in questi anni, il clima non è mai stato insopportabilmente caldo.

La realtà è in effetti un’amante severa: ci sono state nevicate record in tutto l’emisfero settentrionale. Cicloni di eccezionale intensità hanno fatto cadere metri di neve negli Stati Uniti nord-orientali.

A Terranova, ad esempio, si è verificata la peggior tempesta di neve della storia, 12 piedi (ca. 360 cm) in 24 ore [https://www.armstrongeconomics.com/world-news/climate/newfoundland-biggest-snowstorm-even-on-record-01-18-2020-on-ecm/].

E’ stata una primavera fredda e umida ad ostacolare l’agricoltura — ed anche l’inverno è arrivato in anticipo rovinando i raccolti.

Più i dati vengono esaminati, più l’USDA modifica i rapporti sugli anni precedenti per rendere il raffronto meno grave [https://farmdocdaily.illinois.edu/2020/01/did-that-really-just-happen-usda-revisions-to-the-2018-19-corn-balance-sheet.html].

Anche i prezzi del mais esportato è un qualcosa su cui si dovrebbe prestare attenzione.

A proposito, non solo gli Stati Uniti, ma anche la Russia ha fissato un limite alle esportazioni di cereali nella prima metà di quest’anno. L’ultima volta che lo fecero fu per un raccolto incredibilmente misero.

Il competente Ministero russo ha dichiarato che:

“”La priorità del Ministero è la sicurezza alimentare del paese. E’ quindi importante che condizioni esterne favorevoli non comportino carenze di grano nel mercato interno.

Le esportazioni russe di grano, in questa stagione, sono quindi scese del 18% rispetto ad un anno fa, nonostante i prezzi all’esportazione siano attualmente ai massimi stagionali””.

I prezzi del mais a Chicago, invece, stanno ancora dormendo all’interno delle recenti serie storiche.

Ma questo, probabilmente, è dovuto al fatto che l’USDA [Dipartimento per l’Agricoltura] conti ancora su 1,3 miliardi di bushel [1 bushel = ca. 35 litri] di mais vendibili, anche se in realtà non lo sono affatto.

Tenete d’occhio la situazione! Prima o poi il mercato comprenderà appieno la realtà.

Il “Grand Solar Minimum” è qui e sta incasinando il clima con modalità che non sono semplicemente riconducibili alla “CO2 brutta e cattiva”!

E questo indipendentemente da ciò che i PTSD [persone affette da disturbi da stress post-traumatico] Greta e “Mighty Gore” abbiano da dire al riguardo.

Quindi, ancora una volta, ponetevi queste domande: “Perché? E perché proprio adesso?

Tutto è cominciato con la nuova Presidente della BCE, Christine Lagarde, che si è espressa sulla necessità di affrontare i cambiamenti climatici attraverso “iniziative verdi” alimentate dalla politica monetaria.

Attuare i cambiamenti necessari richiederà decine di miliardi di nuovi “programmi di spesa”.

Dopo di lei è stata la volta di Mark Carney della Bank of England.

Ha affermato che, a causa delle ingenti perdite dovute ai cambiamenti climatici, trilioni di sterline depositati nei fondi pensione andranno in fumo [https://www.telegraph.co.uk/politics/2019/12/29/pension-fund-investments-held-millions-could-rendered-worthless/].

Martin Armstrong, che da anni lancia avvertimenti sul raffreddamento del pianeta conseguenza del “minimo solare”, ha raccolto la dichiarazione di Carney, avvicinandosi alla verità sulla ragione dell’isterismo climatico dei Banchieri Centrali e della “Gente di Davos”:

“”Qualsiasi investimento sulle società “verdi” ha comportato delle gravi perdite. Di conseguenza, non c’è alcuna logica in quello che Carney sta dicendo, a meno che non stia cercando di nascondere la crisi pensionistica.

I Governi hanno ordinato ai fondi pensione di acquistare i titoli dei “debiti pubblici”, causando la riduzione dei “tassi di interesse”, arrivati anche in territorio  negativo.

I Governi  ci stanno dicendo, fra le righe, che le pensioni diventeranno senza valore. Stanno usando i cambiamenti climatici come scusa per il fallimento dei loro sistemi pensionistici””.

Ma credo che Martin abbia mancato il punto critico della dichiarazione del Governatore della BoE: Carney, la Lagarde, la Fed e Kuroda (Banca del Giappone) sono tutti d’accordo!

E quando i Banchieri Centrali di tutto il mondo cominciano a coordinare le loro comunicazioni, è perché stanno preparandosi a fare qualcosa di drastico.

Sanno che c’è qualcosa là fuori con cui non possono combattere.

Carney sta contribuendo a preparare il terreno perché la Lagarde possa attuare il nuovo “New Deal Verde”, come stimolo keynesiano all’interno dell’Unione Europea.

Ma dovrà scavalcare l’opposizione della Germania, spingendo al contempo per l’integrazione fiscale in tutta l’UE.

Ma forse non sarà così difficile: l’economia tedesca è sul punto di far crollare l’intero edificio europeo [https://www.mittdolcino.com/2019/12/09/la-germania-e-il-cuore-marcio-deuropa/].

La Lagarde è stata incaricata di far rispettare qualsiasi piano la BCE dovesse escogitare per far fronte alle decine di trilioni di euro dei sopravvalutati “debiti sovrani europei” che stanno cominciando a salire di rendimento.

Questo è esattamente quello che Yra Harris ha detto nel podcast che abbiamo fatto assieme lo scorso dicembre [https://www.spreaker.com/user/tomluongo/episode-7-yra-harris-the-rotten-heart-of].

Ma penso che questa storia vada anche oltre.

Il “New Deal Verde” è anche un pretesto per dirci com’è che ci venderanno la storia delle enormi quantità di denaro che dovranno stampare per affrontare la prossima crisi finanziaria.

L’ultima volta hanno potuto incolpare di tutto l’avidità di Wall St.

La protesta, poi, si trasformò nel movimento “Occupy Wall St.”, che diede origine alla ben intenzionata “sinistra progressista”, giustamente arrabbiata perché Wall St. era stata salvata a spese delle “classi medie ed inferiori”, proprio come aveva descritto Karl Marx .

Sono tutte cavolate, ma che importa? Che cosa importa della verità se un’altra generazione sarà distrutta quando tutto questo esploderà?

I Banchieri Centrali, la “Gente di Davos”, non potranno certamente essere biasimati. Dopo tutto, loro sono i salvatori dell’umanità!

Daranno la colpa ancora una volta a Wall St. e proveranno ad usare la copertura dei “consapevoli”, assieme alla pretesa di servire i bisogni della gente, per inaugurare il prossimo tentativo di proteggersi dalle leggi dell’economia.

La prossima crisi sarà quella del “debito sovrano” e sarà più grande di tutte le Banche Centrali.

Stanno preparando la narrativa da un paio d’anni, stampando denaro fino allo sfinimento.

Ma, a differenza dell’ultima crisi, i soldi non andranno a salvare il sistema bancario, ma i Governi in rovina.

E i governi si salvano inflazionando le loro precedenti passività, in questo caso le pensioni e le promesse fatte nel corso dell’ultimo ciclo economico.

Da qui l’appello al “verde” e allo spettro del “cambiamento climatico”. Onestamente, tutto questo è patetico. Ma, sfortunatamente, sta funzionando con molte persone.

A questo punto, le risposte alle domande che ho posto in precedenza diventano semplici.

Perché ora? Perché la crisi è già arrivata e devono prepararci al momento in cui esploderà.

Ecco, quindi, cos’è la crisi dei “pronti contro termine”. Ecco perché la Fed sta valutando di aprire tale finestra anche agli hedge fund.

È per questo che l’Amministrazione Trump si sta ancora lamentando per un dollaro che cresce [effetto “paradiso sicuro”] nonostante il deficit di 1,3 trilioni/usd e la sua monetizzazione attraverso “aste di tesoreria a breve termine”.

È per questo che ci sono in circolazione più biglietti da cento che da un dollaro. E dire che non abbiamo nemmeno cominciato.

Inoltre, la risposta alla crisi deve aver luogo prima che le persone comincino davvero a mettere in discussione le insensate assurdità sui gas serra, mentre devono assistere a nevicate come non si vedevano da cento anni.

Quando Mark Carney, un Banchiere Centrale, ci mostra le mappe della Florida prima e dopo dell’aumento di 9 piedi [ca. 275 cm] del livello globale del mare, l’intera narrativa sul cambiamento climatico non è che abbia appena “saltato lo squalo”, ma lo ha già cotto e servito per cena.

Hanno già distrutto una generazione di risparmiatori e convinto il prossimo che è bello e virtuoso vivere con meno, avere aspettative inferiori, mangiare insetti e carne finta ….. e tutto il resto.

Perché è questa la realtà di quello che sta arrivando. Un pianeta più freddo, prezzi del cibo più alti (in percentuale ai redditi sempre più bassi) e sorveglianza totale per tutta la vita, per garantire il 100% di conformità fiscale.

La verità è che siamo andati in malora molto prima di essercene accorti.

Ora l’unica domanda è: comprerete tutto quello che vorranno vendervi ….. o vi proteggerete?

————

Link Originale: https://tomluongo.me/2020/01/22/davos-2020-green-economy-new-black/

Scelto e tradotto da Franco

*****

Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun visibile contrassegno di copyright). In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

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Questo sito nasce dall’esigenza di poter condividere analisi e strumenti di analisi indipendenti senza alcuna affiliazione politica o di sodalizio in ambito economico o, utilizzando una aggregazione precedente, sociologico. crediamo infatti che la libertà di analisi e di critica – solo se costruttiva – deve restare la base di ogni contraddittorio pubblico, sempre in buona fede. L’ambito vuole essere economico, con lo scopo di di analizzare la società con un metro appunto di valorizzazione economica e/o sociologica.

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