
Leggo esterrefatto le parole del Premier Conte, che resta sempre un avvocato del foro di Firenze: “
Salvini ha perseguito interessi personali e di partito“. Sugli interessi di partito si sappia che sono assolutamente leciti. Le affermazioni gratuite su supposti interessi personali gettano invece ombre molto sinistre sulla credibilità dell’ex ministro leghista, oltre che di chi proferisce tali parole. Ora, o le parole dell’avvocato Conte sono una boutade, una ignobile fanfaronata, e quindi egli deve essere richiamato ufficialmente rischiando una denuncia o qualcosa del genere. O invece nascondono una base reale, ossia possono essere anche solo parzialmente vere. Non esistono altre alternative.

È dunque assolutamente necessario chiedere a Conte a quali interessi personali di Salvini si riferisse. Assolutamente.
In tutto questo
lascia sconcertati il silenzio della Lega sull’argomento, che ha glissato sulle pesantissime – e sottolineo pesantissime – parole dell’ex Premier Conte degli interessi personali salviniani.
Deve essere chiara una cosa: nessun italiano supporta Salvini perché è simpatico o perché tiene a lui come si tiene al Milan, alla Juve o alla Roma. Nel caso specifico, Salvini infatti è oggi supportato – e dunque votato – in forza del fatto che gli è stato dato il mandato di fare il bene dell’Italia. Dunque nessuno vota Salvini per fare sì che lui possa fare carriera personale o magari, che so, si fa per dire, faccia gli affari suoi. Ovvero, nel caso, che insegua interessi personali. Questo naturalmente vale sia per il leader leghista che per Renzi, Prodi, Letta, Di Maio ecc.
Or dunque, ecco perché le parole di Conte sono così preoccupanti. A maggior ragione causa silenzio leghista sull’argomento. Dobbiamo forse aspettarci
scoop prossimi venturi da parte di qualche magistrato attivista? Conte sa qualcosa che non vuole dirci, ora?
Resta la domanda: perché la Lega ha glissato sugli “interessi personali” supposti o reali di Salvini citati in Senato da Conte….

In assenza di chiarimenti resta il dubbio che degli interessi personali di Salvini ci possano essere veramente.
Tradotto: non sarebbe meglio che Salvini –
nel bene supremo del Paese -, dopo aver portato il suo partito alla maggioranza relativa,
si facesse da parte?
Sappiamo infatti da tempo che Salvini, dopo le troppe promesse non mantenute (
su tutte, sia aver rinnegato l’ITALEXIT che, consequenzialmente, il mancato abbassamento delle tasse ovvero il mancato maggior deficit italiano vis a vis con l’EU), se pensasse davvero al bene del Paese, farebbe bene a farsi da parte da capo della Lega. Parimenti, sappiamo anche che non lo farà…
Dico questo con tutto il rispetto possibile per la persona. Va però enfatizzato come sia
sempre un errore supportare una persona e non un ideale. Nel caso, biogna supportare il partito Lega –
con tutti gli annessi e connessi – e non necessariamente il Salvini di turno. Tutte le volte che gli italiani hanno dato le chiavi del paese ad un singolo è finita male, evitiamo di ripetere all’infinito lo stesso errore.
Mitt Dolcino
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