Mi è successo recentemente di leggere uno splendido libro del grande Kary Mullis “Ballando nudi nel campo della mente“, un genio scientifico che istintivamente mi stava già molto simpatico prima di leggerlo: in un libro del 1998 parlava già delle 11 dimensioni della fisica quantistica. Stesso concetto – che caso! – espresso nel 2006 da Lix Cixin ne “Il problema dei tre corpi”.
Curioso che in ambito scientifico si sappiano cose che appaiono come fantascienza, mentre in realtà forse sono derivazioni della realtà conosciuta, sebbene non ancora testata. Infatti la fiction si differenza dalla fantascienza perchè la seconda tratta di fisica estesa, andando un po’ oltre fino a quanto – in quel momento – dimostrato.
Basterebbe ricordare, al riguardo, i tre principi di Asimov per la robotica: scritti circa un secolo fa, oggi sono alla base della programmazione AI degli umanoidi.
In realtà andrebbe aggiunto un altro scienziato di valore estremo, il grande Kip Thorne, produttore del film “Interstellar” (una gioia scientifica vederelo e pure leggerlo) che nel suo splendido “Buchi neri e salti temporali” ha fatto capire anche ai profani come le macchine del tempo siano strumenti di lavoro di domani, perfettamente previste dalla teoria della relatività, manca solo lo sviluppo tecnologico associato per la cd. “energia negativa”.
In breve l’uomo, fermo alla ruota ed al fuoco per millenni, sta facendo passi da gigante, in pochissimi anni: da Einstein ad oggi non ci sono solo circa 100 anni ma totale rivoluzione scientifica e, in parte, tecnologica di livello assoluto, altre dimensioni.
Quelli citati sopra sono infatti tutti Premi Nobel. O divulgatori scientifici di massimo livello, “un po’ oltre” – si fa per dire – rispetto al a dir poco basilare Piero Angela venerato dagli italici orfani di Pasolini, per intenderci…
In realtà sappiamo in molti che oggi siamo prossimi ad una grande rivoluzione, anche fra due o tre anni, tutti sanno che ci sarà, ma ciò viene opportunamente taciuto – per ora – al grande pubblico. Noi per altro abbiamo imboccato i nostri lettori con una serie di interventi sull’argomento, sembra però con scarsi risultati: forse aveva proprio ragione quel gran genio del nostro amico Pier Paolo Pasolini quando parlava del “popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d’Europa“.
Parlo della scoperta dell’alieno in arrivo, anzi del Pianeta Nove, che verrà annunciata appena i 4 grandi osservatori posizionati da dove tale pianeta dovrebbe arrivare, fra oltre un secolo, inizieranno a sfornare i risultati.
Anche in questo caso vale l’esempio delle undici dimensioni fisiche (oggi siamo a 4, x, y, z e t): chi sa tace, chi non sa parla. In mezzo, gente a far propaganda per confondere la gente, apposta.
Infatti tale pianeta Nove, dimostrato teoricamente dalle irregolarità rilevate nella fascia di Kuiper, arriverà da sud, dall’Antartide. Area che forse nasconde più di un Segreto, di fatto c’è un accordo mondiale – fattuale – per non andare a occuparsi di cosa c’è la sotto, questo immagino lo sappiate.
*****
Senza dilungarci oltre, resta la considerazione fatta al titolo: visto che abbiamo ben inteso come Davos adori, in generale, idoli punto Cristiani, anzi babilonesi, satanici, non è che esiste una certa qual attinenza tra il cercare di fermare lo sviluppo scientifico e tecnologico della specie umana e gli sforzi guerrafondai di Davos?
In fondo Li CIxin si faceva la stessa domanda, nel famoso libro sopra. Libro che, faccio notare, anticipava millimetricamente quanto poi accaduto nei 20 anni successivi, dal Green alle rivoluzioni woke. Ma dandogli un significato ben preciso: bloccare appunto lo sviluppo umano da parte di una certa elite, per favorire l’alieno. Come abbia fatto uno scrittore cinese, chiaramente supportato dallo Stato, là, ad anticipare così i tempi resta un dilemma, per molti.
Sappiamo infatti che molti a Davos siano propensi a riti esoterici, di cui la pedofilia è solo un aspetto: la radice di tali solo apparentemente strani fenomeni affonda le sue radici nella notte dei tempi, ben prima di Cristo (…).
Restando agli osservatori spaziali in attivazione in Patagonia, sappiate che nessun grandissimo osservatorio è stato mai costruito in tale area, quasi a non voler guardare una parte del cielo. Oggi ce ne sono addirittura 4 (dell’EU, USA, Cina, più investitori privati) non solo in costruzione, ma addirittura in pre-funzionamento, alcuni. I primi dati arriveranno fra 2-4 anni.
Fatevi qualche domanda.
Facciamo notare che Davos prevede una grande guerra nel 2029, ieri stesso la Germania annunciava di voler preparare una armata per il 2029, in guerra con la Russia. TAli date sono compatibili con il caos che inevitabilmente si ingenererà all’annuncio dell’alieno in arrivo, potenzialmente almeno. Una occasione di Reset, aggiuntiva, che si accavalla perfettamente ai piani di Reset di Davos, come tempistica, che caso!
Infatti tutti sappiamo che la Russia non ha la minima intenzione di dichiarare guerra all’Europa, se non provocata. E nemmeno di invadere un sub-continente come l’EUropa che ha zero risorse. Ma centinaia di milioni di pensioni da pagare. Che non potranno essere saldate. Secondo voi Lavrov, Patrushev e l’avatar Putin sono così stupidi da fare una fesseria del genere?
No, infatti non sono stupidi. Ed anzi sanno bene cosa bolle in pentola. Dunque non reagiscono, sanno che l’Europa è condannata.
Restano solo le elites europee, Davos, costantemente vicine a credenze esoteriche, troppo spesso pedofile, anche rituali se volete, questa quanto meno la cronaca ci dice, ma dimenticare il caso Dutroux, in Belgio, che tirava in ballo mezza elite che conta, da secoli (casi omologhi si sono avuti anche a Londra, gente contigua alla Corte, vedasi i casi di un famoso conduttore della BBC ormai trapassato).
Resta dunque la considerazione al titolo: qualcuno sta operando, sulla terra, come Davos, per fare di fatto intelligenza col nemico alieno? O con l’amico alieno, non sappiamo…
Certo, vedendo i vecchi riti babilonesi, se tali babilonesi come potrebbe essere, Zacharia Sitchin docet, fossero stati vicini a certe ritualità extra umane, ci sarebbe da preoccuparsi. E molto.
*****
Da pragmatici restiamo però al titolo: c’è qualcuno, a Davos, che con la scusa della guerra vuole in realtà rallentare se non bloccare lo sviluppo scientifico umano? Per facilitare l’arrivo dell’alieno, ossia con un Uomo non in grado di affrontarlo con cognizione scientifica sufficiente?
Se fosse così, sarebbe una ragione ulteriore – forse la ragione definitiva – per disintegrare Davos, chiaro.
Ai posteri…
MD