Ve l’abbiamo scritto negli scorsi giorni: l’Europa si comporta come “la volpe e l’uva” sull’Ucraina. Chiaramente, come vi diciamo da anni, il fine della transizione energetica, ossia della stessa sopravvivenza dell’EU, anzi la condizione sine qua non, era di avere il litio ucraino per sostenere la rivoluzione energetica di una Europa senza idrocarburi (tranne l’Italia) basata su una nuova forma di energia alternativa al petrolio là da venire (…).
Ovvero senza batterie per alimentare la transizione energetica supposta Green l’Europa non va da nessuna parte, si schianta. Peccato che il litio stia nel Dombass e l’Europa abbia fatto di tutto per arrivarci. Un fallimento totale, invece.
Da una parte Putin non è più lo stesso che costruiva e difendeva il North Stream ideato dall’Europa: ora è rimasto solo il suo compare Medvedev a sostenere la linea ormai decaduta; ma chi comanda è Lavrov ossia Mosca, non St. Pietroburgo! (Notasi: Lavrov è arrivato in anticipo in Alaska e lui sì scortato da caccia russi, non come Putin difeso dai caccia F35, …).
Dall’altra Zelensky, che ormai con Trump concorda su tutto, si veste come conviene in un meeting di tale portata solo per diventare il vero zerbino di Trump; e SOPRATTUTTO smentisce gli Europei su tutta la linea! Infatti la vecchia Europa elitaria, coloniale e sanguinaria oltre che guerrafondaia rappresentata da Starmer e Macron ed in misura minore da Merz, voleva il cessate il fuoco in Ucraina e NON la pace. Inoltre l’Europa non voleva la cessione di territori. Invece Zelensky di fatto ha deciso il contrario!
Per gettare il seme della discordia Macron si è addirittura inventato un immaginifico incontro tra lui Trump, Zelensky e Putin/Lavrov, roba da malattia mentale. Pazzesco, manco è stato ascoltato.
La realtà invece – ripetiamo – è andata al contrario: Zelensky – encore, ripetiamo – ha di fatto concordato tutto con Trump; poi se ne è andato in silenzio mollando gli EUropei al loro destino. Questi sono i fatti, che però non troverete sulla stampa di Davos in Italiano. Osservate bene la trascrizione del meeting, i fatti.
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Due o tre appunti sul Meeting
Due o tre appunti sulla vicenda, su argomenti e fatti non citati dai giornali mainstream, sono secondo noi importanti.
Primo, la Spagna non c’era al tavolo. E qui si spiega bene come anche questa guerra che l’Europa vuole ed anzi necessita per sopravvivere – e che invece America e Russia non vogliono -, è un a guerra non cristiana, anzi babilonese come metodi e forse anche come persone. Precisamente come la WWI e WWII.
Meglio detta, nessuna persona tra quelli seduti al tavolo di Washington, che crede nel Supremo, vuole la pace oggi, parlo di quelli coinvolti al meeting ed i loro burattinai (il metro migliore per riconoscere i babilonesi è vedere se credono nel Supremo, non c’entra se si professano ebrei: i babilonesi non credono in Dio).
Nel contesto vedrete che la Spagna cattolica uscirà piena vincitrice a questo giro, non l’Italia che comunque non peggiorerà la sua condizione, ma non la migliorerà: il livello bassissimo della politica italiana, assolutamente senza vision e dunque asservita per fortuna a Trump a questo giro, di cui però non è necessariamente funzionale (…), non è in grado di imporre alcuna svolta a vantaggio del MIGA, Make Italy Great Again. Ossia a vantaggio della gente italiana: troppi traditori per altro incapaci in politica a Roma, Milano e Firenze (…).
La seconda considerazione è l’assenza dalla Cina dalla scena: essendo che Davos e Cina fanno parte dello stesso progetto, la logica considerazione è che Xi stia uscendo di scena, a maggior ragione dopo la figuraccia europea di ieri. Al prossimo incontro plenario del PCC aspettatevi sorprese.
La terza e forse più importante considerazione è che Israele sostiene Trump. E dunque Zelensky, che al Mossad è legatissimo nella frangia vicina all’MI6 diciamo così (…), ha supportato la svolta di Zelensky. In fondo ormai è il segreto di Pulcinella che Israele, affamata di territori, abbia giocato su due tavoli: con l’EU per una II. Israele ashkenzita ad Odessa e dintorni; e con Trump per una estensione di Israele a Gaza.
Stante anche il fatto che i palestinesi, nelle sue gerarchie, hanno fatto il fatal error di schierarsi coi perdenti, ossia con Davos, è innegabile che sia più “giusto”, se ci passate il termine, che paghino le conseguenze coloro che perdono le guerre, non quelli che subiscono la situazione a loro danno, solo loro danno, parlo degli ucraini. Dunque, stante il fatto che la sorte di Gaza è segnata, anche la guerra in Ucraina deve finire (…).
Con Zelensky che alla fine, ieri, scappa protetto magari dagli USA stessi, per ora. O, forse solo come nostra provocazione, ma solo fino ad un certo punto, con un sosia di Zelensky che incredibilmente concorda tutto con Trump mandando a mare gli EUropei. Per poi scappare dopo l’incontro non si sa dove (…). Una provocazione la nostra, ben inteso, ma – ripetiamo – solo fino ad un certo punto.
L’ultimo appunto è su Davos che, come da copione, essendo diretta da gente che si imparenta tra nobilastri ed elites, ossia arrivando al limite tipico dei consanguinei, che non è l’emofilia indotta ma la cretinaggine della prole, sbaglia tutti i conti e lascia gli Europei soli con le loro macerie: scommettiamo che gente come Macron e Starmer dovranno scappare, a breve?
In tale contesto resta la domanda, “che faremo dei don Rodrigo?” Li andremo più o meno metaforicamente a cacciare casa per casa, come vendetta del disastro? Ancora non ci è dato sapere, dipende dal livello di disperazione di Davos, di quale false flags attuerà.
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Le conseguenze del meeting?
L’Europa ex-coloniale affonda
Come capite, in fondo, stante il risultato devastante per l’Europa di ieri, che condanna il duo Francia – Londra non solo all’insignificanza ma addirittura all’implosione del proprio benessere e soprattutto di quello delle loro popolazioni, la vera domanda è come farà Davos, ossia i Don Rodrigo, a salvare se stessa. Infatti qui si dovrà affamare la loro stessa gente per mantenere vivi i privilegi storici: che succederà dunque?
Non sappiamo – chiaramente – cosa succederà, ma certo sarà qualcosa di grosso.
Siamo incerti tra una crisi energetica che ingenererà grande caos in Europa. O una pandemia mortifera su soggetti selezionati europei, soprattutto gli “alpha minded delta”, i più pericolosi per gli idioti che comandano Davos oggi, che poi sono i responsabili della debacle. Parlo di colpire in modo mirato gli strati più intelligenti della propria popolazione, per evitare che “spieghino” il reale disastro al resto della gente mediamente analfabeta o poco più, almeno in Italia. Sempre ricordando che per gli USA è un attimo accendere la protesta interna, un attimo davvero, soprattutto nel sud Europa, Francia inclusa.
In tale contesto non stupisce l’affermazione della brava Giorgia Meloni a Trump , come confidenza, che preferisce non dare interviste alla stampa italiana, pensando evidentemente che tale stampa sia la più corrotta del mondo: essendo che tale stampa è controllata di fatto in toto da Davos, Giorgia Meloni fa bene a “stare accuorta“…
Appunto, “state accuorti” come dicono a Napoli. Soprattutto nel prossimo inverno, temo avremo delle sorprese, da parte di gente disperata.
MD
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Image: AI generated, elaborated from a White House official photo, meeting in Washington 08.18.2025