L’accordo USA-Cina mette in ridicolo tutti i commentatori e presunti tali che preconizzavano la fine degli USA: ancora ricordo i molti che indicavano come inevitabile la fine della dominanza globale USA.
Oggi tali soggetti sono per lo più spariti, ridotti a mero tifo nella migliore delle ipotesi: gli States, lo ripetiamo da tempo, hanno l’asso in mano, ossia dollaro e consumi locali di cui gli stranieri non possono fare a meno.
Interessante poi che molti di tali soggetti sembrano accomunati, nei commenti in Italiano, da una radice – ai tempi – vicina ai tragici valori della R.S.I., magari da parte di qualche avo che aveva accumulato qualche ricchezza in tale periodo; dunque costoro forse rimpiangono i tempi, che non ritorneranno per fortuna.
A livello ideologico esiste anche di più: far arricchire a dismisura un paese comunista non è una opzione per l’Europa erede del nazismo e culla del feudalesimo. Semplicemente perchè tale soluzione si tradurrebbe, in automatico, in assenza di colonie accessibili, ovvero soprattutto nei paesi eredi del colonialismo storico, in schiavismo stile “non avrete nulla ed sarete felici”, valido solo per la massa, non per gli eletti.
Ricordo infatti che in Cina c’è la pena di morte per corrotti e corruttori. E i miliardari vengono disintegrati in una notte all’occorrenza, vedasi Jack Ma. L’Europa, che da sempre ammette enormi discrepanze di potere e ricchezza (le famiglie più ricche ai tempi della scoperta dell’America sono le stesse famiglie più ricche di oggi, ndr), ossia di privilegi, ben sapendo che in Cina esiste una certa meritocrazia dal basso sebbene sempre subordinata al partito comunista, si trasformerebbe nel caso in un sistema distopico di tipo orwelliano (che era inglese) in cui la massa paga a caro prezzo i privilegi delle elites , con libertà e sopravvivenza limitata ad un certo numero di anni ad esempio.
Resta che l’Europa può salvarsi, oggi, facendo saltare per aria l’Euro, ossia Davos, visto che la moneta unica resta la pietra angolare dei privilegi. Questo può essere barattato coi dazi.
Infatti, una volta risolto lato USA il problema Cina, con cui verrà trovato un accordo, toccherà all’euro, davvero questione di mesi.
L’opzione dell’EU resta, se non piegarsi, creare una guerra in Europa, con un false flag. Si sappia solo che il rischio che si sta correndo, enorme, è che i cittadini di Francia e Inghilterra in giro per l’Europa rischiano di essere cacciati casa per casa se venisse poi fuori che tale false flag è stata organizzata da loro (piuttosto che andare in guerra, meglio dar la caccia ai responsabili del false flag? Chiedo eh….).
Resta che i fatti iniziano a mettersi uno dietro all’altro, svelando il disegno. Oggi l’accordo Cina-USA per sospendere i dazi ci fa capire che Xi è molto più debole di quando si pensi§: abbandonerà l’Europa dunque al suo destino. Ovvero la Cina si dovrà mettere d’accordo con Trump (a maggior ragione con un Papa [americano] che vuole davvero terminare la guerra in Ucraina).
Le elites europee sono avvisate (anche con l’euro digitale non si andrà molto lontano, strumento principe di limitazione della libertà per gli europei: sono aperte le scommesse, ndr).
Vi lasciamo dunque alla nostra analisi di un paio di mesi fa, assolutamente attuale. In quanto i fatti ci stanno dando piena ragione: è l’Europa la causa degli squilibri globali, NON la Cina!
MD
Trump ha ragione, il problema negli equilibri globali è l’EUropa, non la Cina
Image: from TikTok