L’EU ora, dopo i chirurgici dazi trumpiani, fa e farà molta fatica ad esportare in USA: di più, le tabelle di Trump hanno spiegato al mondo nei dettagli – oltre ad aver fatto capire anche alla sig.ra Marisa o alla casalinga di Voghera – come l’EU applicasse per prima i dazi, a danno degli USA, ad esempio sulle auto. Ma ora la stessa EU si lamenta dei dazi reciproci di Trump….
Da ieri niente più bugie mediatiche a mo’ di propaganda pro-Davos, ossia pro-EU: il re è nudo ormai!
Una grande bugia insomma quella di arrabbiarsi per i dazi USA imposti ai prodotti stranieri: gli USA non possono fallire per far piacere alla Cina o all’Europa. Dunque ecco spiegata la propaganda imperante atta a non far capire la popolazione come stanno davvero le cose, palese direi il gioco di questa EU nata sulle ceneri del nazismo.
Andiamo ora a sviscerare, con un breve intervento, cosa possiamo aspettarci da qui a qualche mese.
Prima di tutto sappiate che fa parte del gioco negare tutto, negare l’evidenza; l’EU infatti negherà tutto, soprattutto i suoi fallimenti. Anche con le statistiche opportunamente e bellamente taroccate: pensate, sono quasi due anni per la Germania che la produzione industriale scende. Per quella Italiana e’ invece da Gennaio 2023 che si riduce!
Qualcosa non torna con il trade balance EU in surplus per tanti mesi…
Eppure, nonostante le due grandi industrie continentali scendano, il trade balance EU di fatto non si è sgonfiato, per troppo tempo, fatto direi abbastanza inspiegabile.
A meno di tarocchi statistici di Eurostat. Chissà cosa si esporta lato EU per tenere così alto il proprio surplus commerciale! Inevitabilmente poi, con la fine del LIBOR, ossia la fine dei dollari creati dal nulla (di fatto, da fine marzo 2025), guarda caso – puntualissimo – il trade balance EU inizia ad andare in negativo. Da qui gli eventi si rincorreranno veloci, sarà tutto in discesa, la fine dell’euro è vicina…
Infatti trade balance negativo EU significa fine dell’euro, perchè a tal punto non si hanno/avranno più i dollari necessari per pagare le bollette delle materie prime in dollari, materie prime che l’EU non ha.
Tic tac tic tac…
In breve, possiamo però condensare il messaggio, sui cosa capiterà nei prossimi mesi in poche righe, quelle che seguono.
Il punto è infatti che c’è una timeline precisa, anche e soprattutto nelle azioni di Trump, dazi inclusi:
1-Tali dazi tagliano infatti l’export verso gli USA,ovver annichiliscono il flusso di dollari verso l’EU
2-Che così non può più pagare le bollette in dollari
3-A breve J.D. Vance darà esenzioni all’Italia sui dazi, non al resto d’Europa, fracassando, l’EU dal di dentro
4-A tal punto l’EU può vendere le sue merci solo in euro, alla Cina, tagliando l’uso del dollaro. O alla Russia, ma li non può poi farle la guerra eh eh eh… (=cortocircuito)
Peccato che la Cina ha un sostanziale e strutturale avanzo commerciale, dunque Pechino userà gli euro in eccesso dati dal suo trade surplus, NEL CASO, per comprare aziende EU da chiudere a favore delle proprie. Una dannazione insomma per l’Europa. Alla fine all’EU resta solo la guerra calda EU alla Russia, persa prima di iniziare…
Un vicolo cieco insomma.
C’è tutto quel che serve per capire, oltre a ricordare alla platea che di dazi alla Russia, ormai d’accordo in tutto con Washington, non ce ne sono….
E che la salita dell’euro di ieri, funzionale al tentativo della finanza Dem di deragliare col crollo di borsa i piani di Trump basati sui dazi, ha le gambe corte…
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Notate per altro che J.D. Vance, appena il Re Carlo III, storicamente una sciagura la sua visita in Italia (Elisabetta II a Capaci con Giovanni Falcone ancora col cadavere caldo resta ad imperitura memoria), ha annunciato il proprio discorso a Parlamento unificato a Roma, onore concesso solo pochissime volte prima e solo a Spagna e Vaticano (questa è una primizia per la Gran Bretagna oggi in crisi epocale), si è affrettato a organizzare il suo viaggio in Italia, appena dopo quello del sovrano inglese.,
Ricordiamo infatti che J.D. Vance è cattolico, il secondo vice presidente della storia USA ad esserlo. Ed il primo facente una qualche funzione (…).
Il messaggio è chiaro: gli USA andranno in Italia a dire di non spaventarsi ne’ farsi abbindolare dalle parole di un Re inglese (ma di radici profondamente tedesche, Hanover e Saxe Coburg-Gotha, il nome Windsor è una invenzione) che morirà prestissimo: la verità, che poi sarà il messaggio di Vance all’Italia, è che oggi i tempi sono cambiati, gli USA comanderanno senza Londra, anche in Italia.
Parimenti J.D. Vance annuncerà esenzioni per l’Italia ai dazi USA, statene certi: siamo purtroppo sicuri che il primo soggetto che si lamenterà di dette esenzioni ai dazi riservate all’Italia sarà proprio il Presidente Mattarella, ormai sempre più simile al Presidente del Parlamento Europeo più che dell’Italia, certamente più attento agli intessi EU che a quelli italiani.
Ma questo è un altro discorso, che affronteremo più avanti.
MD.