Giuseppe Masala per l’Antidiplomatico
Lasciando perdere le miserie del panorama politico italiano — che contano davvero poco nell’economia generale della crisi dell’Eurozona, peraltro del tutto nascosta alla nostra Opinione Pubblica — segnalo un ottimo articolo della Frankfurter Allgmein Zeitung, che dà conto delle mosse francesi.
La corrispondente tedesca da Parigi nota come Macron si sia molto avvicinato alla parte euroscettica dell’élite francese e che dunque stia dialogando con Jean-Pierre Chevènement, Hubert Védrine e Philippe de Villiers.
L’altro aspetto davvero interessante (per come la vedo io, è il cuore dell’articolo) è questo: “… In questa crisi Macron fa un parallelismo con il 1870/1871”.
Mica poco. Nel 1871 deflagrò la guerra franco-prussiana che si risolse con la rovinosa sconfitta di Parigi.
Ma non è tanto questo il punto che, secondo me, Macron vuole sottolineare.
La cifra di quella guerra fu l’inganno e il sotterfugio. Iniziò a causa del “Dispaccio di Ems” [ https://it.wikipedia.org/wiki/Dispaccio_di_Ems ] fatto pubblicare da Bismark sui giornali tedeschi.
Peccato fosse un falso che spinse i francesi a cadere nella trappola di Bismark.
Insomma, credo che Macron voglia dire qualcosa del genere: “Quella dei tedeschi è una messa in scena, in realtà hanno già deciso di abbandonare l’Euro e la sentenza della Corte di Karslruhe è concordata con la Cancelleria”.
Insomma, sembrerebbe che il tema non sia più la sopravvivenza dell’Euro, ma quello di far cadere la colpa della sua rottura sulla controparte.
Naturalmente, questa è solo la mia interpretazione del “parallelismo di Macron” fra la situazione attuale e quella del 1871. Ma non credo di sbagliarmi.
Potrebbe anche essercene un’altra … che Macron creda che si possa arrivare allo scontro armato con la Germania.
Fatto del tutto implausibile (non fosse altro perché i tedeschi sono disarmati o quasi).

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Scelto e pubblicato da Franco
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