Con l’Udinese che fu di Zico ormai quasi venduta, praticamente tutte le grandi squadre di serie A diventano straniere, si parla di una transazione a 150 milioni di euro con un fondo USA.
A dirla tutta sembra quasi ci sia un ordine di scuderia: ben conoscendo che gli italiani ragionano con pancia e pene, ossia anche con la fede calcistica, forse qualcuno all’estero ha capito che dare il circenses è fondamentale per indirizzare un Paese. O per spingere un governo da una parte o dall’altra. O per aiutarlo o per affossarlo.
Poi ci sono i giornali locali, tutto sommato un orpello ai tempi di X.com, infatti non vengono praticamente nemmeno più letti dalla gente: sono sovvenzionati dallo Stato ma fanno interessi privati. Vedrete che nel momento del crack, che arriverà assieme alla fine dell’Euro per volere Europeo, inevitabile, anche le sovvenzioni alla stampa termineranno. E dunque finirà la sciarada “che i media rappresentano il popolo”, in realtà rappresentano giusto gli editori ed i loro interessi…
E’ notizia di pochi giorni fa che i figli del Cavalier Berlusconi hanno fallito a comprare Pro-Sieben tedesca, tutto sommato notizia attesa visto che lo sforzo che richiede Davos-EU ai Berlusconi per concedere una propria TV in Germania, ossia di abbandonare Trump a nome dell’EU, resta mission impossibile, questioni geopolitiche e militari molto più grandi di loro tutti.
Dunque immagino si andrà diritti verso l’epilogo post-Cav: morto 2 anni fa ne restano 3 di anni da aspettare prima di vendere per non pagare la successione. Dunque anche la prima TV privata italiana molto ma molto probabilmente passerà di mano. Molti scommettevano sui francesi come acquirenti, fino a poco tempo fa; ora sappiamo che gli americani la faranno da padrone anche in tale ambito, prima stanno arrivando i contenuti/squadre di calcio, poi ci saranno le TV (la vedo difficile per i giornalisti stile Giuseppe Brindisi convivere con la nuova, prossima proprietà americana; notasi che siamo stati tra i pochissimi a prevedere con dovuto anticipo l’insuccesso tedesco dei Berluscones con pro-Sieben).
In più, mai dimenticare la catastrofe di ascolti data dalla cura dei “Sons of the Cav“, venuta alla luce proprio pochi giorni fa via chi non ti aspetti, Dagospia: dall’Hotel Hassler a Roma evidentemente hanno realizzato che post debacle Pro-Sieben la rete ex Mediaset ormai trapiantata in Olanda, si chiama Media for Europe ed è quotata ad Amsterdam, sarà poco utile a Davos.- Dunque non resta che tirare a campare 3 annetti scarsi prima di vendere il baraccone, sotto Trump Presidente, che nel giugno 2028 avrà ormai vinto la sfida dei dazi, di questo epilogo sono convinti in molti.
Sopra tutto la triste considerazione che coi romani c’era il panem et circenses, usato per tenere tranquillo il popolo: peccato che sia il panem che il circenses ai tempi erano gratis, oggi invece si pagano, e quanto, 19.99 € al mese!
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Tornando al calcio, resta solo il Napoli come grande squadra italiana, che resterà italiana; ma di proprietà del più americano degli italiani, il De Laurentiis cresciuto a Hollywood, non a caso l’ultimo retaggio della grande Italia che fu quella cresciuta all’ombra USA dal 1945.
Della serie: se l’Italia seguirà l’EU nella guerra calda contro gli USA, magari in Groenlandia dove aziende francesi e danesi si sono unite per fare un’offerta sui minerali locali in competizione agli USA, dove Parigi è pronta a schierare il suo esercito, l’Italia resterà anche senza calcio.
Più tutto il resto: ho assistito a due partite in diretta, sul luogo, negli ultimi 45 giorni, una a Madrid, a vedere il mito Real. Ed una a San Siro, a vedere il Milan. A parte la fatiscenza di San Siro, in contrasto con la funzionalità del Santiago Bernabeu, in Italia ci sono stati mille controlli; in Spagna uno, all’entrata, poi basta. In Italia centinaia di FFOO, in Spagna qualche decina al massimo. Stato di polizia insomma
Lasciamo perdere che i tifosi milanisti sono usciti per protesta, causa scarsi risultati.
Ma capite il resto?
Bel caso quello di Marotta, il più bravo di tutti, che fa vincere l’Inter: ha trovato datori di lavoro americani che premiano la meritocrazia, infatti Marotta vince. Ed i Don Rodrigo italiani emigrati all’estero che lo licenziarono, gente che la meritocrazia manco sa dove sta di casa, vedasi gli insuccessi in serie della Ferrari in F1, “loro” continuano imperterriti a distruggere i fasti sportivi del loro stesso passato… (anche il secondo azionista della Juventus è legato al mondo USA delle cryptovalute, essendo uno dei più grandi detentori al mondo di Tbonds USA, ndr)
Capite?
Resta che se gli italiani sono contenti di svendere la propria fede sportiva significa che il paese è quasi finito: contate le squadre straniere in Spagna, Francia, Svizzera, anche Gran Bretagna. Sopra avete la lista delle squadre straniere presenti in Italia, intendo proprietà straniera, nemmeno completa…
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E qui possiamo fare qualche valutazione a latere: Italia con tassazione tra le più alte d’Europa, senza colonie, senza grande aziende che non siano aziende di Stato, con politici di bassissima risma, escludiamo la stimata Premier che pur facendo ottimamente in ambito internazionale sta suo malgrado facendo disastri in Italia a causa di suoi stessi ministri [spesso serpi in seno, vedasi renzusconi] appunto di bassissima risma, ad essere gentili (Urso e Salvini su tutti, che purtroppo hanno in mano i cordoni della borsa e diciamo – temiamo – “non molto allineati”, sempre ad essere gentili).
E con un paese in generale svendita, manca solo la firma del Trattato MES /ESM [ci provano regolarmente ad imporlo, le Legion d’Onore italiane saranno state messe a provvigione per raggiungere tale fine] e poi portano via tutto alle famiglie italiane, da Bruxelles, soprattutto per salvare Parigi.
Bene o male l’Italia si salverà, ma – sigh – non svolterà assolutamente. Il motivo non è economico, ma culturale.
Ve lo voglio tradurre nel mio ultimo pensiero, che segue.
I miei avi non spesero il loro sangue per avere i Di Maio, i Salvini, le Picierno al comando. No, loro volevano crescita dal basso, grazie al loro sangue versato, il mio barba era un ardito antinazista monarchico per dirvi. Ed invece abbiamo costoro a rappresentarci, direi meglio, a fare danni. Triste vedere che manco ci si ribella più a cotanto opportunismo pro cadrega come popolo, opportunismo sbattuto letteralmente in faccia, a tutti sembra andare più o meno bene…
La verità è che la borghesia più ignorante d’Europa, thanks Pasolini, manco ha capito che la sua ricchezza post bellica è arrivata del tutto a caso, appunto, tanto sono ignoranti. E nulla dico degli ignoranti di grado inferiore-subalterno, il volgo comandato a bacchetta da TV e giornali…
Andrebbe infatti ricordato che i fu fascisti si arresero per manifesta inferiorità ad un nemico che in realtà è stato un benefattore. E loro manco lo sapevano! Parlo degli USA che han fatto diventare (in 45 anni) l’Italia la quarta potenza economica mondiale, non succedeva dal tempo dei romani di Caio Giulio Cesare cotanto successo, per dire….
Culo, solo beneamato culo.
Ed in compenso gli ‘gnoranti italici, che fanno oggi? Molti di loro rimpiangono l’alleanza coi nazisti, oggi si chiama con l’EU, i nipoti, pur dopo che i nazi crearono lo stato fantoccio nazi-tedesco nel nord Italia, la R.S.I.!
Capite?
Ed in aggiunta, oggi, sembrano pure tifare contro gli unici che han fatto del bene al Paese, gli USA, gli stessi che stanno acquistando club di calcio locali “perdi-soldi” a mani basse, parlo agli italiani tutti.
Senza capire che senza mandare via, che so, i Salvini, i Di Maio, le Picierno, solo per citarne alcuni, non esiste alcuna possibilità di uscirne come Paese. Trump ci ha fatto vedere bene, penso, che bisogna esser radicali per tornare a crescere, bisogna mandare via gli inetti, licenziare i politici quanto meno inconcludenti, se non molto peggio.
Avete capito perché sono pessimista? Avete inteso perché amo Pasolini, che aveva capito tutto? Si chiama “pragmatismo assente”, in Italia. Ossia sottomissione.
Scordatevi che chi scrive accetti di sottomettersi a chicchessia, una goccia del sangue dei miei avi c’è ancora.
MD
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