Ieri le banche centrali mondiali hanno erogato una linea di credito di emergenza per dare dollari a chi ne aveva bisogno. In realtà tali dollari erano necessari come l’ossigeno per l’EU, ossia per le sue banche – pena la morte quasi immediata dell’euro – che, dopo tre anni quasi di crisi non ha più dollari per pagare le bollette, in dollari.
Infatti, Cina e soprattutto EU, ovvero la Germania e la Francia prima di tutto, hanno un bel da lamentarsi del potere USA nel mondo. Infatti se gli USA smettono di comprare i beni del vecchio continente, l’EU semplicemente implode.
Infatti se gli USA non comprano merci EU, il venditore di merci EUropeo non riceve dollari in pagamento. E tale venditore EUropeo non ha dunque i soldi per pagare le materie prime quotate in dollari di cui l’EU ha disperato bisogno.
L’EU implode, primi due grafici, EU vs.Germania e Francia. La Cina invece si salva smettendo di esportare valuta e “bilanciando” l’economia coi lockdown e blackout, ultimo grafico in basso (ergo, la logica ci dice che l’EU senza risorse primarie, per sopravvivere deve eliminare costi e consumi/consumatori, ossia anche e soprattutto pensionati improduttivi: ecco forse il motivo dei sieri COVID non testati in modo canonico dall’EMA?)(…)
Ha un bel da recriminare la Germania e soprattutto il vero malato EUropeo, la Francia, sulle materie prime da quotare in altra valuta rispetto al dollaro: infatti se non saranno dollari in futuro saranno yuan o rubli.
Tradotto: solo questione di tempo e l’EU avrà lo stesso problema che ha oggi col dollaro americano. Ecco perchè l’euro è irrimediabilmente condannato, causa insostenibilità strutturale.
Ed ecco dunque spiegata la la linea swap in dollari in emergenza: infatti tale linea serve, NOTATE BENE, per dare dollari alle banche EU!!! E ve lo scrivono anche, nero su bianco….
Deve infatti essere chiaro a tutti, spero, che una siffatta linea emergenziale di dollari da dare alle banche soprattutto EUropee (eh eh eh) c’entra poco o nulla col salvataggio di CS…
E’ infatti chiarissimo che Credit Suisse non c’entrava nulla in questo bailamme, o molto poco direi. Solo che, avendo una reputazione bassa causa scandali passati, è stata la vittima facile e sacrificale: una banca EUropea quotata in franchi svizzeri, geniale! O almeno così qualcuno ha pensato nell’asse Parigi-Bruxelles-Berlino(-Mosca).
Il problema sta nel fatto che la Svizzera e gli USA, nelle questioni della grande finanza, sono un tutt’uno; vedasi la cancellazione della convertibilità del franco in oro avvenuta circa 10 giorni prima di quella americana ai tempi di NIxon. O il metodo di calcolo del SARON, tassi interbancari con l’intervento diretto della Banca Nazionale Svizzera, in sostituzione del LIBOR. Idem con i tassi dell’eurodollaro, dove da qualche mese la FED ha fatto lo stesso, il tasso lo decide lei, non le banche commerciali.
In breve, UBS viene oggi considerata una banca sistemica alla pari di Citibank, JPM, Morgan Stanley ecc. Dunque ha pieno supporto di FED, FINMA e BNS (ecc.). Chiuso il discorso.
Infatti anche i tentativi di Blackrock – vicina al clan di Davos, azienda la cui filiale nordica qualche settimana fa ha fatto default su un bond collegato a derivati immobiliari, ndr – di acquisire a prezzi di realizzo circa 1300 mld CHF di asset in gestione CS sono andati a ramengo, la politica globale che conta – non globalista – ha messo un blocco.
Alla fine, ora è chiaro cosa è successo: le piccole banche USA, degli amici di Davos, sono fallite per loro insostenibilità strutturale in un mondo di tassi in forte salita (memento: il green a tassi elevati è destinato al fallimento tecnico, ndr). Tali istituti stanno fallendo come mosche. Un sacco di gente che conta, giro di Obama, sta perdendo montagne di soldi.
Parimenti la crisi dell’EU senza dollari per pagare le bollette è sotto traccia da mesi, ma nessuno osava parlarne. La salita del dollaro di questi mesi è stata dettata precisamente dalla necessità EU di vendere euro per comprare dollari necessari per pagare le bollette in dollari, visto che manca di materie prime.
Lascio al lettore comprendere che la mossa di andare verso il green EU, mossa suicida, di fatto è dettata dalla necessità di far sopravvivere un mostro, l’EU, che per tirare a campare deve fare come il conte Ugolino: mangiare se stessa. A partire dal paesi più deboli, prima la Grecia, poi – pensavano – l’Italia…
Tutto chiaro ormai
Sono infatti oltre 10 anni che lo spieghiamo: l’euro è insostenibile e l’Italia deve uscirne, altrimenti verrà fracassata. Ora siamo al dunque…
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Tutti infatti abbiamo notato il comportamento francese durante la crisi CS: prima BNP, la più grande banca francese, che annuncia l’esclusione di CS dalla counterparty list, un errore tecnico voluto, evidente, certe cose si fanno e NON si dicono se il fine è tornare in possesso dei propri soldi. Ossia, è stata la politica francese a soffiare sul fuoco della crisi di CS. Idem Bruno Le Maire, il ministro economico di Parigi, assieme al primo ministro, hanno soffiato ripetutamente sul fuoco della crisi bancaria elvetica.
La soluzione radicale della BNS, d’accordo con la FED, ha chiuso però i giochi: la linea di credito di 100 mld di CHF è sufficiente per pagare i circa 50 mld CHF di bond senior della banca, essendo che i bond subordinati sono andati a zero, per ora. Ovvero, senza bond da ripagare semplicemente non si fallisce, facile così.
Resta il problema EUro senza dollari. E con un paese, la Francia, in perenne deficit e senza una bilancia commerciale positiva da lustri. Chiaro, l’unica cosa che deve fare la Francia è comprare asset produttivi esteri, ad es. in Italia, e spostarli in Francia, come sta facendo con FCA. E anche con Pirelli, che via RUssia (che è in asse con Berlino e Parigi per il North Stream, ndr) sta andando a Michelin.
Palese in ogni caso che finanziariamente l’asse più forte resta quello a base USA, a cui la Svizzera è vicina (…).
Parimenti a livello militare si sta creando un’alleanza antagonista all’EU di nuovo bellicista: USA-UK-Australia-Nuova Zelanda-Giappone-Israele+Italia, che sta dando i suoi frutti, anche e soprattutto per l’Italia.
Dall’altra abbiamo il blocco EU residuale, ma di fatto senza la Spagna (…). Ovvero Germania e Francia, alleate alla Russia per il North Stream. E l’Iran, da sempre coi tedeschi, mai infatti rinnegarono Hitler come paese, unico al mondo a fare tale scelta. E la Turchia, che alla fine gioca sempre pro Germania cercando però un suo spazio residuale nella NATO, ad oriente. La Cina invece dall’esterno osserva, chiaramente punta ad indebolire il suo vero avversario, l’America
Capito quanto sopra, comprendete la direzione dei prossimi mesi: verso la fine dell’euro e verso il fracasso francese (che dunque per salvarsi cercherà in tutti i modi di insidiare l’Italia, come noi spieghiamo da tempo sarebbe andata a finire)
MD