Per sommi capi possiamo affermare che le dense nubi basse, in bassa troposfera, comportano un raffreddamento climatico in quanto riflettono i raggi energetici, principalmente UV, che provengono dal sole.
Viceversa le nubi alte, che spesso si confondono con gli aerosol antropogenici (vedasi oltre), che appaiono circa in modo uguale, le velature insomma, causano l’effetto contrario, riscaldano il clima terrestre nelle zone dove sono presenti.
Questo perché, semplificando al massimo, i raggi UV provenienti dal sole non vengono schermati da tali velature alte, dunque arrivano sulla terra e la scaldano. Come chiunque sa, avendo studiato un po’ di fisica, un corpo che si riscalda, ad esempio assorbendo raggi altamente energetici come gli UV, la teoria di Einstein sul corpo nero, emette raggi infrarossi (…).
Tali raggi infrarossi “in fuga dalla terra”, a compensazione degli UV ricevuti se volete, però sono a loro volta schermati, questa volta si’, proprio dalle velature degli aerosol (derivanti dalle scie chimiche aeree in alta troposfera, ndr); dunque non riescono ad uscire all’esterno del pianeta terra, rimbalzando, diciamo così, sulle velature e tornando indietro sulla superficie terrestre, riscaldandola a loro volta.
Un accumulo di energia insomma.
Quello sopra è con massima probabilità il riassunto del riscaldamento climatico che vi raccontano in TV, causato deliberatamente dall’uomo: le velature. O aerosol (da jetfuel).
Ma da cosa sono determinate tali velature alte?
Risposta: dall’immissione di solfati in alta troposfera, dove viaggiano i jet commerciali.
Tali aerosol si formano in forza non della mera condensazione delle scie di combustione ma sono anzi legati alla concentrazione di zolfo nei jetfuel, ossia nei combustibili degli aerei. Togli zolfo dai jetfuel e togli le scie chimiche, in pratica (…).
Dunque le scie da zolfo, che diventano solfati con l’ossidazione da combustione, possono essere addizionati ad es. di alluminio, post combustione: questi cd. flocculano, ossia formano fiocchi con maggiore superficie a parità di peso, aumentando il tempo di permanenza in atmosfera, ovvero scaldano il clima per più tempo.
La cosa interessante è che togliere lo zolfo sarebbe semplice, dai jetfuel, vedasi in calce. Ma non lo si vuole fare. Infatti Reset e Green dipendono dall’illusione del riscaldamento climatico: senza tale illusione diciamo chimica, voluta, saltano tutte le idiozie Green con annessi investimenti da fantastiliardi, imposti per legge soprattutto dall’EU. Ed a vantaggio di una ristretta casta elitaria, nella cuspide.
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Inizialmente, come cronistoria, negli anni ‘70, gli USA si accorsero che con climi più miti aumentavano i consumi. Da ciò derivo’ la tecnica di riscaldamento climatico, studiata, modellizzata ed applicata.
Poi gli USA uscirono, con Trump, dal trattato Open Sky, il paravento per tale manipolazione, ammessa inizialmente perché si sapeva che, per motivi geomagnetici, la terra tendeva e tende al raffreddamento relativo (…), ciclicamente. Ma evidentemente l’EU non si è voluta fermare post stop all’Open Sky, visto cosa capita praticamente solo sopra l’EU, oggi.
Il motivo è semplice: il Reset è fatto prettamente EUropeo, il Green è fatto EUropeo. Dunque il caldo apparente VOLUTO DA ALCUNI STATI E CERTAMENTE DALL’EU, ovvero solo in EUropa serve per giustificare l’enorme investimento Green, in realtà un modo per far fare montagne ai soliti noti. E se volete anche per depopolare alla bisogna, stile Malthus, visto che gli nobili Europei oggi al comando delle operazioni lo fanno da secoli, col popolino…
Se pensate che queste siano teorie balzane, fermatevi!
Il fatto che lo zolfo sia alla base del riscaldamento climatico è scritto nero su bianco…. Su un documento dell’EU!
Giuro, trattasi infatti del segreto di Pulcinella meglio tenuto della storia accademica mondiale: infatti se parli di zolfò hai finito di fare ricerca, ti tagliano i fondi! Solo così si spiega la Reticenza magna dei ricercatori anche scettici sulla causa e soprattutto del metodo di riscaldamento climatico.
NOTATE BENE: riscaldamento percepibile solo in EUropa, ad uso del Reset locale…
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Poi, si va a guardare il documento di un ente EU del 2010 che spiega per filo e per segno precisamente quanto sopra. Parlo dell’EASA, EUROPEAN AVIATION SAFETY AGENCY, del gennaio 2010, mica pizza e fichi! (Capitolo 4, pag. 34-38)
Sostanzialmente, i tre effetti dello zolfo in alta troposfera vengono AD ARTE ridotti ad uno, con la propaganda mediatica.
Gli effetti dello zolfo immesso come aerosol in alta troposfera sono infatti indicati nel documento citato come segue: 1. riduzione ozono in difesa della terra dai raggi UV, 2. aumento dell’assorbimento energetico di spettro dei solfati in sospensione, 3. riduzione piogge e aumento temperatura terrestre causata dagli aerosol da solfati a causa di formazione di simil cirri.
Bene, tali tre effetti vengono ridotti ad uno dalla propaganda che vuole convincervi del riscaldamento climatico “come vogliono a Bruxelles”, dimenticandosi ad esempio che l’effetto citato per ultimo, il numero 3., sopra, sembra aver effetto largamente preponderante. Ossia lo zolfo produce aerosol di solfati che scaldano l’atmosfera.
Punto.
Ben inteso, lo dice l’EU, non noi, nero su bianco. Vi lasciamo alla lettura del documento ufficiale, vedasi precise referenze sopra, EASA.2008/C11. Supportato da molte altre pubblicazioni, soprattutto tedesche.
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In tale contesto gli scienziati, anche cd. negazionisti climatici (di facciata), evitano accuratamente di analizzare la causa più probabile del riscaldamento climatico (lo zolfo nei jetfuel, ndr), voluto per scaldare al fine di mandare avanti agenda 2030, Reset e Green, tre elementi che sono sinonimi: lo zolfo nei combustibili degli aerei.
E questo anche se si potrebbe eliminare tale zolfo facilmente, con fenomeni di desolforazione in raffineria (…), eliminando in largissima parte lo zolfo che pesa nei combustibili Diesel 15 ppm ,/mentre nei jetfuel arriva a 500 ppm fino a 3000 ppm!
In tale contesto Greta non dice bugie, il riscaldamento climatico è antropogenico. Ma non per colpe della gente comune, ma dei policy makers, soprattutto a Bruxelles, ovvero soprattutto EUropei, unico paese-semicontinente a spingere con estrema imposizione l’agenda green. Ossia il Reset. Ovvero l’Agenda 2030.
Infatti il radical Green è fatto EUropeo, NON globale.
Quando la gente Europea lo capirà, con colpevole ritardo grazie ad un mix di ignavia e propaganda mediatica per dissimulare la realtà, sarà dentro la terza guerra mondiale, purtroppo.
MD