La storia è piena di supposti anarchici, in realtà armati apposta per scatenare rivoluzioni o addirittura guerre mondiali a vantaggio di specifici potentati. Da dove arrivino e come mai sono stati lasciati liberi di operare, ai tempi, nessuno ce lo ha mai spiegato. Da qui il dubbio che godano di protezioni altolocate, visto che svolgono diciamo “un lavoro”, o semplicemente hanno un ruolo, se volete. O che addirittura possono essere parte dei servizi segreti, ma deviati.
In fondo la cd. “Deviazione” nei ruoli istituzionali dipende dal fatto che chi si adopera in tali ambiti non lo fa nel bene del paese, delle leggi nazionali, della Costituzione e del popolo sovrano. No,i servizi segreti deviati sono ad es. soggetti che operano sopra e soprattutto fuori della legge, nell’interesse di un ristretto gruppo di stekeholders (…).
Forse il più famoso anarchico è stato Gaetano Bresci, che uccise il re Umberto I, nel 1900.
Gavrilo Prinzip, che fece scoppiare la guerra mondiale nel 1914, fu battezzato come anarchico, sebbene non lo fosse, in quanto terrorista della mano nera. Ovvero, gli anarchici sono stati storicamente la scappatoia per giustificare azioni che erano evidentemente indicibili. Anche e soprattutto a livello mediatico, cosa fossero veramente non è stato mai specificato con troppi dettagli.
Stessa cosa per Marinus van der Lubbe, dipinto come anarchico di sinistra olandese, che venne condannato a morte – per un reato inesistente all’atto del reato, un abominio giuridico nazista, uno dei tantissimi, ndr – per aver dato fuoco al Reichstag. Mentre si scopri più tardi che fu lo stesso Goering a far fuoco al parlamento tedesco dando colpa al povero olandese, con il fine di dare la colpa alla sinistra olandese ed invadere l’Olanda, cosa che puntualmente avvenne. E con il non secondario effetto di innescare la paura nei tedeschi, contro anarchici e comunisti, in modo da poter manipolare il popolo con il terrore, sempre un ottimo strumento di controllo.
L’anarchismo nacque dal Risorgimento, un fertilissimo terreno di sviluppo del movimento anarchico italiano, anche grazie all’influenza di Bakunin, che per diversi anni soggiornò in Italia (…).
Altri nomi che sono associati all’anarchismo, in realtà molto spesso legati a servizi segreti deviati, sono soggetti che molti hanno sentito di sfuggita in TV, come nome: Pietro Valpreda, nel pieno della strategia della tensione milanese, con bombe al seguito, terrore che sappiamo ormai fu orchestrato sempre dai servizi segreti deviati dell’epoca. E Giuseppe Pinelli, defenestrato dalla questura di Milano, uccidendolo, chissà per coprire quali tragiche verità (…).
Notiamo per altro che oggi gli anarchici sembrano interessarsi maggiormente (incredibile eh…) ad ambiti cari – sigh – propio alle elites mondiali che dovrebbero combattere in quanto privilegiate, vedasi organizzazioni informali come il movimento anarco-punk e quelli legati ai centri sociali, all’ecologismo (vedi NO TAV), all’antispecismo, all’antisessismo, all’antimilitarismo e anche all’insurrezionalismo.
Come ben capite, vedere insurrezioni anarchiche oggi, con rivendicazioni assolutamente vacue, quando invece ad es. tantissimo ci fu da rivendicare durante i lockdown relativamente alla limitazione della libera associata (e nessun anarchico apparse all’orizzonte), significa solo una cosa: che gli anarchici fanno parte del sistema. Ossia sono “mossi” proprio da quella parte del sistema, cfr. servizi segreti deviati, che in realtà non solo non vogliono annientarli come movimento, ma li usano, causando alla bisogna puntuali tensioni sociali.
Tralascio volutamente la trattazione del caso Anis Amri (…). È il caso di Moretti, il supposto capo delle BR, sembrerebbe – secondo malevoci, che condanniamo, ben inteso – atterrato a Beirut in compagnia addirittura di un famoso plenipotenziario della sinistra italiana (…).
Oggi gli anarchici, lèggiamo sui giornali, i più via media asserviti alle veline stile Pavolini (sigh), ricompaiono in Italia, improvvisamente, appena prima di una crisi socioeconomica epocale per il paese.
Ricorda qualcosa? Forte non è un caso…
Eurostat affossa il superbonus
CHE FREGATURA COLOSSALE!
Si prepara l’attacco all’Italia
“Per Eurostat la cessione dei crediti fiscali senza limiti è debito pubblico. Mentre se la cedibilità è limitata allora la classificazione è nei crediti non pagabili https://t.co/L5jSsXp9Ru— mittdolcino.com (@mittdolcino) February 2, 2023
In effetti la cronistoria, ovvero il timed plan, dell’attacco all’Italia da parte dei potentati EU interessati a preservare l’euro a tutti i costi sembra stia giungendo a dei punti davvero cardine.
Ad esempio al crollo pianificato dell’Italia, stretta nella morsa del debito diventato incrollabile, uno strumento per sottometterla. E con la BCE pronta a smettere di acquistare BTP, più avanti, per innescare gli eventi stile 2011 (…). Non è infatti un caso che prima dell’uscita di scena di Draghi, come ultimo atto venne approvato il trattato del Quirinale, luglio 2021, con annessa facoltà francese di scendere in Italia con il proprio esercito. Come fu fatto col trattato di Fontainebleau per la Spagna, 1807, che portò alla conquista della penisola iberica da parte di Napoleone, con l’inganno.
Da ieri tale Trattato Franco-italiano fortemente voluto dal Presidente Sergio Mattarella, il fratello del più famoso e beneamato Piersanti, è operativo, nonostante le nostre speranze di un qualche blocco istituzionale dell’ultima ora: oggi Sergio Mattarella si è pronunciato, il Trattato funziona.
Bene dunque che Giulio Sapelli, comunque sia una « bella testa », abbia espresso proprio oggi su il Sussidiario una grande verità: l’euro è una truffa a vantaggio dei potentati ordoliberisti (Germania) e coloniali (Francia) a capo del’’EU.
Invece di tifare (EU) leggete Sapelli
E smettetela di tifare i vostri carnefici. Memento che la Russia, quando dovette tradire Varoufakis per il North Stream I, lo fece…@rusembitaly @ELuttwak https://t.co/0uPEhd3mg2 pic.twitter.com/pwhv2j17A6— mittdolcino.com (@mittdolcino) February 2, 2023
In tale contesto di sconfitta ed attacco allo Stato, a vantaggio prima di tutto francese, con gli stessi basisti a supporto della scuola Hyperion usata come base organizzativa per il sequestro Moro (di stanza nel centro di Parigi, a due passi dalla sede dei servizi segreti francesi, ndr), ecco delinearsi l’ennesimo e forse finale attacco alla sovranità nazionale della Repubblica Italiana.
E con i soliti approfittatori italiani, leggasi falsi sovranisti diventati pro EU grazie al cedolino a fine mese, anche professori universitari, a pensare a se stessi fottendo l’Italia piuttosto che rinunciare ai propri privilegi. Ed anche arrabbiandosi con chi, come noi, perché denunciamo il tradimento…
In tale contesto tornano sulla scena, non a caso, i supposti anarchici.
Resta da capire se, chi li manda, abbia letto la storia: Napoleone arrivo’ a confiscare i documenti di Stato, anche gli archivi, per carpire verità è proprietà. Si dice fino a poter cancellare le prove della proprietà italiana della Gioconda, chissà se è vero. E dimenticando che il Napoleone genovese venduto ai francesi tagliava addirittura le torri alle città conquistate par farsi consegnare gli averi dai cittadini: visto lo scempio alla loro ricchezza, non poche città piemontesi tornarono ad es. sui loro passi, annichilite dalla realtà di tasse assurde da versare i francesi dopo una annessione condita da mille promesse poi mai mantenute, tipico dei francesi (vedasi il caso della fu ricca città di Biella, vero Gilberto Pichetto?).
Secondo noi gli anarchici sono un segnale che capiremo da qui a fine anno: l’inizio dei giochi grossi per l’Italia “da annichilire”?
MD
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