De Benedetti ha stupito tutti negli scorsi giorni affermando, più o meno: basta guerra con Mosca, bisogna cercare la pace. Sappiate che tale mossa di Carlo De Benedetti era prevedibile, a pensarci bene.
Infatti le radici di De Benedetti sono lì, a testimoniarlo: De Benedetti è diciamo “quasi” sefardita, nel senso che il padre era ebreo, la madre cristiana. Ed anche il nonno paterno era ebreo sefardita, ma non la nonna. Dunque, visto che l’ebraismo si tramanda da parte di madre e non di padre, il Carlo ha dovuto fare qualche passaggio intermedio per accreditarsi come di religione ebraica, tecnicamente parlando intendo…
Non ritengo si tratti, se non marginalmente, di paura per le reazioni della gente alla fame, chissà…
Ma che c’entra quanto sopra con la recente diciamo “legge” del doppio cognome per i figli in Italia? Un attimo, abbiate pazienza…
Carlo De Benedetti, come famiglia, è di origine sefardita, ossia i semiti originari dell’area della repubblica iberica e del Mediterraneo in generale. I sefarditi furono tra quelli che, semiti veri, pagarono un elevato tributo di sangue quando incarcerati nei lager nazisti; diciamo che quando un sefardita entrava nel lager difficilmente ne usciva vivo (…).
Non a caso durante la seconda guerra mondiale si rifugiò in Svizzera, al riparo dalle persecuzioni.
Le persecuzioni ebraiche nacquero infatti per volere di Hitler mescolando, diciamo, l’utile al diabolico: da una parte, ad esempio, oltre il 50% di tutte le attività commerciali austriache – banche incluse – erano in mano ad ebrei, alcuni azzardano addirittura un numero attorno al 70% tra la prima e la seconda guerra mondiale. Chiaramente il Reich aveva bisogno di soldi per uscire dalle secche della WWI dunque gli ebrei furono il primo obiettivo da aggredire. Ovvero vennero prima di tutto depredati dei loro averi e poi perseguitati fino alla morte, la storia insegna.
Dall’altra ci furono gli ideali nazi di superuomo, affiancati al sotto-uomo da sottomettere, ideali intrisi della cultura germanica, di origine addirittura filosofica tedesca, coordinati dall’alto dagli indirizzi del super-stato di matrice hegeliana (per definizione anti-cristiano, ndr). Ossia inserendo tale persecuzione in un contesto di necessità e di ordine, nel senso di interessi superiori.
Ma c’è dell’altro. Come ebbe ad introdurre Giorgio Galli con il suo celeberrimo libro sul nazismo magico, il nazismo era davvero permeato di credenze che sconfinavano nella Cabala, di fatto; ossia con vene esoteriche che rendono difficile collegarlo agli insegnamenti del Dio cristiano a cui ci ha abituati come insegnamento – pur con tutti i suoi difetti – la Chiesa europea. Ed anzi in generale al Vecchio testamento, come radice del Nuovo Testamento. (…).
Discorso assai complesso.
Che potrebbe essere meglio compreso ad esempio leggendo l’imperdibile libro di Ariel Toaff, “Pasque di Sangue“, un vero capolavoro; testo in cui viene sottolineato come il sacrificio rituale dei bambini fosse abbastanza comune da parte, si noti bene, non degli ebrei sefarditi europei ma piuttosto degli ebrei tedeschi, che erano ashkenaziti.
E’ tanto che volevo affrontare questo discorso, davvero tignoso: penso nel contesto che il libro di Ariel Toaff sia il primo e fondamentale passo per superare il concetto di antisemitismo, che è un termine tecnicamente e profondamente “sbagliato” secondo chi scrive.
Infatti le vittime delle persecuzioni anti-ebraiche ad esempio anche hitleriane andrebbero secondo lo scrivente considerate – e forse anche pesate – nel senso di comprendere il messaggio dello stimatissimo Ariel Toaff, nel libro citato, in termini di differenze tra ebrei ed ebrei.
Libro dove sostanzialmente si spiega, evidenze alla mano, con una bibliografia da fare impallidire per la profondità e le dimensioni, che i sacrifici rituali infantili ebraici lungo secoli furono tipici dei territori tedeschi, collegati alla presenza degli ebrei ashkenaziti e non dei sefarditi. Ashkenaziti che si fusero nei secoli – estendendosi – anche verso le comunità cristiane locali soprattutto a cavallo delle Alpi, fino alla Toscana, con rituali in certi indirizzi al limite dell’esoterico, se non oltre (…); ovvero dando probabilmente la stura, magari – aggiungo – anche nel coinvolgimento di soggetti diciamo esterni all’ebraismo, a quello che oggi conosciamo nell’Occidente europeo come satanismo. Ormai (sigh) troppo spesso mescolato anche ad un certo cristianesimo di facciata, di fatto nello specifico una degenerazione (…).
Non mi sento di aggiungere altro all’argomento, non posso approssimarmi al livello al livello del meraviglioso testo, pregandovi davvero di leggere tale capolavoro che è il libro di Ariel Toaff.
Senza dimenticare che gli ebrei tedeschi ashkenaziti, una volta giunti in Italia, ai tempi vero obiettivo di una vita, si comportarono – stando a quanto nel libro – anche con prevaricazione rispetto agli ebrei locali, in maggior parte sefarditi, visto che li soppiantarono localmente nell’attività tipica di prestatori di denaro ad esempio, ossia di banche ante-litteram.
Credetemi, il libro di Toaff è una lettura a dir poco fondamentale anche e soprattutto per spiegare quello che andrà accadendo nei prossimi anni (…). E per superare il concetto arcaico, oltre che vile ed ottuso, di anti-semitismo, lo ripeto (Toaff è un cognome che non si discute nella comunità ebraica non solo italiana, ndr).
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Immagino che voi a questo punto ancora non comprendiate il collegamento di cui al titolo. Un attimo.
Dunque, la Corte Costituzionale italiana, con una sentenza promulgata nell’aprile 2022, si accorge “solo” dopo 70 anni che è illegale usare esclusivamente il cognome del padre per la prole.
Significa che da maggio 2022 ci saranno i due nomi, di padre e madre, anche in Italia, imposti alla nascita.
Sapete cosa significa? Ve lo spiego per sommi capi: visto che l’ebraismo si trasmette da parte di madre, oggi è tecnicamente difficile capire chi è ebreo e chi no. Quasi ovunque nel mondo, non sapendo infatti il cognome della madre ma solo quello del padre – che non trasmette automaticamente l’essere ebreo – si perdono di default importanti riferimenti storici famigliari.
Certamente – dunque – per chiunque sia profondamente ed insulsamente anti-semita, l’Italia diventerà con i decenni un luogo dove i semiti verranno identificati molto più facilmente, con i due cognomi. Basta aspettare.
La difficoltà di rilevare l’ebraismo sulla base dei cognomi (solo di padre) vale in tutto il mondo occidentale oltre che l’Italia fino ad aprile 2022. Ma con una notabile eccezione: la Spagna.
Pochi infatti ricordano che nel 1492, anno della conquista dell’America, alla viglia di una crisi economica devastante in terra iberica se non si fosse scoperto il Nuovo Mondo (Cristobal Colon salvò la Spagna, non dimenticatelo mai), la Corona iberica – parlo dei Cattolicissimi Reali Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona – promulgò l’editto di Granada sulla cacciata dei sefarditi (ebrei) e dei mori dalla Spagna.
Tale editto funzionava di fatto come la persecuzione hitleriana, ma senza lager: nel 1492 la Spagna era dissanguata dalla Reconquista dagli arabi della Spagna, partendo dalla nobile Asturia. Dunque la Corona Spagnola aveva bisogno di soldi. E visto che il denaro si può trasportare ma gli immobili e le terre no, ecco spiegato il fine ultimo di obbligare i sefarditi ed i mori (arabi) ad andarsene, per sottrargli i beni reali soprattutto se immobili.
Come fece Hitler all’inizio, con gli ebrei, lo ricordo, portargli via gli averi diciamo fisici.
Più o meno tale editto – che si concluse con la dispersione dei sefarditi nel Mediterraneo e nel mondo – funzionava così: o ti converti al cattolicesimo, ben sapendo che in pochi lo avrebbero fatto. O te ne vai dal paese. E fu così con i sefarditi popolarono il globo.
Ma, visto che gli ebrei erano – e sono – abituati a trovare escamotage, viste le persecuzioni subite dai cristiane nei secoli precedenti, in molti scelsero di nascondersi per restare nella grande Spagna dei tempi.
Stante che l’ebraismo, per una caratteristica fondata sulla sopravvivenza, viene tramandato in automatico dalla madre, di norma non si veniva riconosciuti dal cognome, a patto di evitare nomi giudaici. Dunque, in molti decisero di fingersi cristiani, visto che era impossibile riconoscerli dal cognome.
Ma, si sa, sebbene i borboni non brillino per acume, sanno farsi ben consigliare, come fece ad esempio Carlo V con Mercurino Arborio di Gattinara, l’eminenza grigia che portò il cristianesimo vicino al governo stabile europeo (…). Ovvero, tra gli inizi e la metà del 1500 tra la nobiltà castigliana, ossia della Castilla, ovvero di Madrid, vicino al Rey, dove si comandava, venne introdotto l’uso del doppio cognome, anche evidentemente per “scoprire” chi da ebreo si nascondeva dietro al cognome solo del padre.
In Spagna poi tale doppio cognome divenne consolidata legge universale, e non una prassi nobiliare, solo nel XVIII secolo; ma sulla scorta di trascorsi importanti a livello di elites al potere ovvero di grandi ricchezze nei secoli precedenti; fino ad arrivare al 2015, quando la Spagna promulgò l’incredibile – ed intelligentissima – legge per cui si concede la nazionalità spagnola ai sefarditi cacciati con l’Edicto di Granada addirittura nel 1492, oltre cinquecento anni prima (…).
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Dopo un po’ di storia, sempre fondamentale per gettare le basi della comprensione, andiamo a collegare i puntini.
Quello che sta succedendo oggi in Occidente – visto che il COVID e soprattutto i sieri COVID sono affaire prettamente occidentale, ndr -, tra vaccini che rischiano di essere mortiferi (apposta? A termine? Wait…), Reset socio-economico, depopolazione, sostituzione di locali con immigrati ignoranti e senza crediti col sistema, fallimento di sistemi paesi/INPS locali, crisi economiche e guerre, tutto lascia presupporre – la storia insegna – che lo schema di rivoluzione 3D in corso di attuazione sia stato ingegnerizzato per salvare i grandi potentati. Ovvero per liquidare tutti gli altri soggetti diciamo di inferiore livello, se non cooptati; ossia sottraendo loro ricchezze materiali prima di tutto.
I sistemi economici sono in realtà già al collasso, oggi, per inciso (Draghi che ieri dagli USA ha detto che “l’Italia non andrà in recessione”, mentre lo è già, dimostra plasticamente che si sta nascondendo l’impossibile, o anche l’ovvio se volete, ndr).
In tale contesto, chi comanda e comanderà sarà vincente; i poveracci invece perderanno. Stessa storia di sempre, a patto che “il piano” vada come previsto (…).
E chi comanda, di norma, nel contesto, sono i grandissimi potentati mondiali, oggi direi assai esoterici per altro (vedasi i grandi eventi attuali ed il simbolismo occultista, fatto trapelare ormai con una certa sistematicità, anche sui sui media, ndr).
Potentati che, di norma, non coincidono con quelli come De Benedetti, che restano solo manovalanza di media risma, anzi di dubbia risma visto l’ebraismo diciamo di sponda dell’ingegnere . Ossia chi comanda oggi, nel Reset in corso, non sono – nel caso – ebrei sefarditi da parte di padre, ma gente con ben altre credenze ed anche spessore ideologico, ossia di ben altro livello e lignaggio (non sono solo gli ebrei a “comandare” i grandi eventi del mondo, le grandi onde, ma anche altri, ben inteso) (anche perchè, in caso di grande guerra nel caso nucleare, i “grandi nomi” verrebbero protetti dagli Stati, ma De Benedetti direi di no, ndr).
Che infatti oggi, nel Reset in corso, si stia vivendo prima di tutto la trasposizione di drivers occulti che non sono solo business ed affari ma anche e soprattutto mettendo in campo qualcosa di molto più pervasivo, molto più transumano, anche come questione di credo, ritengo sia ormai sotto gli occhi di tutti (…). Anche per i mille simbolismi che ci stanno piazzando sui media ogni due per tre.
Dunque, Carlo De Benedetti, oggi, in sostanza rappresenta secondo lo scrivente – a termine – l’ala perdente del Reset, comunque: proprio come durante il nazismo – che era anche guerra vera – gli aspetti esoterici, ed i soggetti apicali ad essi legati, furono coloro che tiravano veramente le fila e dunque vennero salvati se non premiati. Gli stessi che all’epilogo avrebbero avuto tutti i vantaggi del caso.
Dunque, per estensione, oggi la gente come Carlo De Benedetti rischia di essere relegata al ruolo riservato a tutti gli altri peones (in contrapposizione agli apicali askenaziti, visto che quasi tutte le grandissime e ricchissime famiglie della finanza che davvero conta a livello globale hanno tale radice, ndr).
Ovvero, l’ingegnere è solo più ricco. Ma non fa parte del “giro grosso”. Dunque sarà nel caso un piacere spolparlo, a termine, verrebbe da dire…. (a maggior ragione ora che non ha nemmeno più una testata giornalistica da usare come scudo, ndr)
Che poi i sefarditi faranno la gara in futuro per prendere la nazionalità spagnola, portando in dote tantissime relazioni e competenze, beh, questa resta la mia personale scommessa del III. millennio. Anche a giustificazione del fatto che la penisola iberica è stata non a caso risparmiata dalla macelleria post COVID, che vedremo fra qualche mese ritengo, specialmente nel resto del sud-Europa eccessivamente popolato da pensionati relativamente abbienti con grandi crediti col sistema (…).
Dunque, esponendo il collegamento “doppio cognome in Italia-De Benedetti che va contro la guerra all’antiReset Putin-ossia si dispone lui stesso contro il Grande Reset-in attesa di future persecuzioni da crisi sistemica per sottrarre ricchezza ai medi borghesi“, di cui De Benedetti rischia di fare parte, si evidenzia un percorso filologico direi abbastanza evidente per spiegare la conversione “de benedettiana” in oggetto, a saper leggere (…).
E visto che l’ingegnere fesso non è, anzi, sapendosi lui stesso perdente a termine, si è schierato contro la guerra a Putin, il vero cristiano (appunto, ortodosso) della situazione. Ovvero contro il Reset, di cui De Benedetti non fa parte. Anche perchè con la guerra i mostri escono dagli armadi, di norma a ripetere le stesse nefandezze del passato… (oggi già si parla – QUI, sui Italiaoggi.it – di requisire mondialmente i beni valutati “milioni di miliardi” degli oligarchi russi nel mondo, che in maggioranza guarda caso sono ebrei…).
Sappiate che l’ingegnere facilmente verrà travolto, come tanti (sigh). Visto che di amici ne ha pochi…
Tanto per dire che certi semiti, non certo gli ashkenazi apicali, dovrebbero essere considerati dai “gentili con cervello” i loro migliori alleati, quanto meno per chi desidera davvero bloccare il Reset – certamente esoterico – in corso.
MD
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– Image: tratto da to youtube (LINK)
United States Holocaust Memorial Museum Collection (This image is in the public domain according to German copyright law because it is part of a statute, ordinance, official decree or judgment (official work) issued by a German authority or court (§ 5 Abs.1 UrhG))
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