Sono anni ormai che come sito coltiviamo rapporti oltreoceano, per scelta, sulla base di una semplice constatazione: l’Italia, se vuole rimanere tale, come è oggi, e non spezzata in varie parti/colonizzata e forse anche peggio (…), non può prescindere dal supporto USA.
Dunque, mettetevi l’animo in pace: per tanto che possono pagare la politica i francesi, gli inglesi e/o i tedeschi, alla fine saranno gli USA a decidere il fato italico (anche per questioni storiche). Ecco dunque spiegato il nostro driver passato e presente. Chiaramente tutti sanno che la politica romana è indirizzata, ultimamente soprattutto da Parigi. Della serie, ne paghi mille e ti compri il Paese? Chissà…
Per uno Stato (italiano) che – scusate il gioco di parole – non coltiva il senso dello Stato il gioco, visto dall’estero potrebbe anche essere facile fare il colpaccio….
Non so se lo stimato Giuseppe Esposito la pensi come noi, ma tutto sommato non è importante: infatti i risultati dipinti da entrambi sono gli stessi, purtroppo, basta questo. Ciò che sta ad esempio accadendo in merito all’Ucraina ed alla guerra in fieri alle porte dell’EU è un’ottima cartina di tornasole.
(Notate bene un aspetto: se a dire certe cose siamo noi, è più che lecito avere dei dubbi/aspettare ulteriori conferme. Se invece certe cose le scrive gente tipo il soggetto sopra citato, iniziate davvero a preoccuparvi)
Poi, se proprio vogliamo andare a prendere un dettaglio direi dirimente, quanto accaduto per Fincantieri negli ultimi giorni è assai significativo: lo Stato, in veste di maggiore azionista oltre che azionista di controllo, allontana l’ex capo del DIS, Massolo (evidentemente a qualcuno non è andata giù la sua candidatura al Quirinale, parlo di Draghi naturalmente, ndr) dall’azienda, preferendogli un generale, Graziano, vicinissimo alla Francia. Ricordo infatti che grazie alla precedente gestione Bono, l’Italia aveva/ha il di fatto controllo di STX (…).
Qui siamo. Leggere le parole dell’ex vicepresidente del COPASIR durante tanti anni fa pensare. E fa anche tanto male. Ma meglio iniziare a capire dove stanno i veri e grandi problemi, semmai per uno strano scherzo del destino, fra qualche tempo, tali problemi dovranno anche essere risolti, sempre per stimolo esterno (…).
Buona lettura
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Al LINK. Di Giuseppe Esposito,