• Chi siamo
  • Per chi vuole scrivere
  • Regole del blog
venerdì 20 Maggio 2022
Mittdolcino Home
  • Temi
    • Clima
    • Clima ed Economia
    • EUropa
    • Euro Crisis
    • USA
    • Attualità
    • Analisi e Studi
    • Crisi
    • Geopolitica
    • Conti pubblici
    • Dati regionali
  • Dal mondo
    • Rassegna stampa
    • Video
  • Generale
  • Noi sui social…
    • Canale Telegram
    • Twitter
  • Per chi vuole scrivere
  • Mittdolcino Youtube
No Result
View All Result
  • Temi
    • Clima
    • Clima ed Economia
    • EUropa
    • Euro Crisis
    • USA
    • Attualità
    • Analisi e Studi
    • Crisi
    • Geopolitica
    • Conti pubblici
    • Dati regionali
  • Dal mondo
    • Rassegna stampa
    • Video
  • Generale
  • Noi sui social…
    • Canale Telegram
    • Twitter
  • Per chi vuole scrivere
  • Mittdolcino Youtube
No Result
View All Result
Mittdolcino Home
No Result
View All Result

Home » La nuova realtà dei Balcani Occidentali

La nuova realtà dei Balcani Occidentali

Franco Leaf by Franco Leaf
2 Agosto 2021
in Generale
- Leggere Disclaimer in fondo pagina
2
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Redazione: abbiamo ripetutamente parlato delle manovre turco-russo-cinesi in Medio Oriente e nel Mediterraneo centro-orientale.

Molto meno della loro crescente influenza nei Balcani, un’area complessa, confinante, con cui condividiamo il Mar Adriatico.

La cosa è di notevole interesse per l’Italia perché un “corridoio” fra la Grecia e l’Austria (e quindi attraverso i Balcani) by-passerebbe l’Italia conferendo una notevole influenza alla Turchia, sponsor degli Stati Musulmani della regione .

Non casuale, quindi, che si tenda a pacificare l’area … ma mettendo un chiaro confine, una barriera, fra la nuova Grande Albania e i paesi-cuscinetto dell’Unione Europea (Serbia, Croazia, Slovenia).

La regione, comunque, merita molto più interesse di quanto fino ad ora le abbiamo concesso, ad esempio descrivendo le difficoltà economiche del Montenegro e l’indecisione dell’UE nel concedere aiuti.

*****

Slavisa Milacic

Un documento informale inviato dal Primo Ministro sloveno Janez Jansa a Bruxelles ha causato un terremoto politico nei Balcani Occidentali.

Il documento inviato al Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, sostiene che il problema principale dei Balcani Occidentali sia la “questione nazionale irrisolta di serbi, albanesi e croati”.

Le questioni-chiave restano irrisolte a distanza di anni, dice il documento, nonostante la pace raggiunta nella regione attraverso gli sforzi dell’UE e della NATO — e dopo che due Paesi, la Macedonia del Nord e il Montenegro, hanno fatto importanti progressi nel loro percorso verso l’UE.

Il documento offre alcune soluzioni e alcuni suggerimenti su come attuarle.

Dapprima, menziona l’unione del Kosovo con l’Albania — che la Serbia appoggerebbe se le fosse concesso di acquisire parti più grandi della regione di etnia serba in Bosnia, la Republika Srpska.

Poi aggiunge che la questione nazionale dei croati sarebbe risolta se le regioni a predominanza croata in Bosnia-Erzegovina fossero fuse con la stessa Croazia, oppure concedendo uno “status speciale” alla parte croata della Bosnia-Erzegovina (usando l’Alto Adige come modello).

In questo modo, i bosniaci otterrebbero uno Stato in grado di funzionare in modo indipendente e ne assumerebbero la piena responsabilità.

Verrebbe organizzato un referendum per permettere al popolo di scegliere fra l’UE e un futuro non UE (ovvero con la Turchia).

Per il momento la maggioranza dei bosniaci sostiene la prospettiva dell’UE ma, se il caos continuasse e ci fosse un’influenza sempre più forte della Turchia e dell’Islam radicale, nel prossimo decennio la situazione potrebbe peggiorare.

Secondo il documento citato, alcuni passi per raggiungere questi obiettivi sono già stati fatti.

La Commissione Europea ha negato di essere a conoscenza di tale documento, sottolineando che la posizione dell’UE sui Balcani Occidentali e sui confini della regione è chiara: “non c’è niente da cambiare su questo punto”.

E’ comprensibile che l’UE abbia negato l’esistenza del documento, mentre altrettanto blande sono state le reazioni delle altre parti coinvolte.

Tuttavia, chiunque conosca la piramide del potere europeo sa bene che la Slovenia non avrebbe mai sollevato la questione di sua iniziativa. Dietro la Slovenia ci sono senz’altro centri di potere molto più forti.

Da molto tempo l’UE sta discretamente sostenendo che la Bosnia-Erzegovina sia uno stato fallito e che si deve fare qualcosa al riguardo.

Tuttavia, poiché nei Balcani Occidentali ci sono altre questioni irrisolte, oltre a quella della Bosnia-Erzegovina, l’obiettivo è di risolverle con un accordo omnicomprensivo.

Il documento informale sloveno, quindi, è solo un test.

Situazione sul terreno

Secondo la divisione proposta, i maggiori vincitori sarebbero gli albanesi perché otterrebbero l’unificazione del Kosovo con l’Albania.

E, a lungo termine, anche i territori albanesi in Macedonia si unirebbero al nuovo Stato. Senza dubbio l’importanza dell’Albania crescerebbe notevolmente rispetto a oggi.

Dopo gli albanesi, i maggiori vincitori sarebbero i croati, perché otterrebbero o una “terza entità” in Bosnia-Erzegovina o il diritto di annettere le aree a maggioranza croata. In entrambi gli scenari i croati vincerebbero.

La posizione bosniaca dipende dall’angolazione da cui la si guarda.

Anche durante la guerra il leader bosniaco Alija Izetbegović pose correttamente la questione davanti alla popolazione bosniaca: o avremo il 100% del potere in un terzo del territorio bosniaco, o un terzo del potere nel 100% del territorio.

Quindi, il perseguimento dell’unità bosniaca si riduce, in realtà, a una lotta politica interna per il controllo effettivo del territorio.

Se la politica bosniaca accettasse la formazione di uno “stato nazionale bosniaco” sul territorio che era sotto il controllo dell’”esercito bosniaco” durante la guerra, questo significherebbe che detto Stato si estenderebbe su meno del 30% del territorio dell’attuale Bosnia-Erzegovina.

Questo è inaccettabile per i politici bosniaci. Essi vogliono molto di più e ci lavorano da più di due decenni.

E’ sotto questa luce che dovrebbero essere viste le attuali minacce bosniache di portare guerra e terrore in tutt’Europa.

La posizione serba è la più interessante e la più importante. Commentando il presunto documento informale sul cambiamento dei confini nei Balcani Occidentali, Vucic ha dichiarato di non averlo visto, ma di aver sentito solo delle speculazioni:

“Vedete, voi dite che la Serbia riconoscerà l’indipendenza del Kosovo per ottenere in cambio la Republika Srpska. Questo non succederà. Niente di tutto ciò è reale, né buono, né ne abbiamo bisogno. Questo è tutto quello che posso dire a riguardo. Mi rifiuto di parlare di qualcosa che non esiste”.

Inoltre, ai serbi non verrebbe offerta l’intera Republika Srpska, ma la maggior parte di essa. Questo significa che la sua capitale rimarrebbe in Bosnia-Erzegovina.

Conclusione

Il documento informale inviato dal Primo Ministro sloveno non è certamente un lavoro del suo Governo.

Indubbiamente, dietro questo documento ci sono i centri di potere dell’UE, che vogliono regolare la situazione stagnante nei Balcani.

Inoltre, un altro fattore importante è che, oltre all’UE e agli USA, anche la Russia e la Cina sono sempre più presenti nei Balcani, così come la Turchia.

In effetti, sia la Russia che la Cina giocano un ruolo positivo nei Balcani Occidentali, specialmente in Serbia, che è lo “stato centrale” e il più potente della regione.

La Serbia si è rafforzata economicamente e militarmente negli ultimi anni e questo processo è tutt’ora in corso.

Non è certamente nell’interesse della Serbia cambiare il confine in questo momento, soprattutto perché il Paese dovrebbe rinunciare ufficialmente al Kosovo e ottenere in cambio solo una parte della Republika Srpska.

Quindi, per la Serbia, lo status quo sarebbe l’opzione migliore.

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sostenne apertamente i bosniaci durante la guerra civile degli anni ’90 — e lo stesso sta facendo ora con la sua Amministrazione.

Tuttavia, il fatto che l’Amministrazione Biden sia contraria a questo piano non significa che sia contraria ai nuovi confini. Esattamente il contrario.

Modificherà solo l’attuale documento informale perché non ci sia una divisione della Bosnia–Erzegovina ma una divisione del Kosovo, ovvero uno scambio di territori tra serbi e albanesi.

Tutto per raggiungere l’obiettivo geopolitico della nuova Amministrazione USA — indebolire il ruolo della Russia e della Cina in Serbia, intesa come “stato centrale” dei Balcani Occidentali.

*****

Referenze:

https://www.bizlife.rs/sta-sadrzi-jansin-non-pejper-raspad-bih-i-stvaranje-velike-srbije-i-velike-albanije/
Vucic: Serbia will not recognise Kosovo to get Republika Srpska

https://www.novosti.rs/planeta/region/987945/bakir-ponovo-preti-ratom-lider-sda-uputio-huskacka-pisma-evropskim-zvanicnicima

*****

Link originale: https://tsarizm.com/analysis/2021/04/30/the-new-reality-of-the-western-balkans/

Scelto e tradotto da Roberto 321654

*****

Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

Previous Post

Alla fine emerge che il COVID in USA è servito per ridurre la pressione “economica” sull’INPS locale: crollate le richieste allo stato di sussidi degli anziani statunitensi (causa morte…)

Next Post

Il popolo francese è il miglior alleato della Gran Bretagna: anch’esso non sopporta Macron

Related Posts

Escobar: Una morte lenta e dolorosa – Dov’è la strategia dell’Occidente per l’Ucraina?
Generale

Escobar: Una morte lenta e dolorosa – Dov’è la strategia dell’Occidente per l’Ucraina?

by RobertoX
18 Maggio 2022
9

La narrazione occidentale martellante e quotidiana sulle "vittorie ucraine" e sulle "perdite russe" sostituisce la mancanza di una Grande Strategia...

Read more
Il problema economico dell’Europa si chiama Italia

Il problema economico dell’Europa si chiama Italia

14 Maggio 2022
La prossima fase del nuovo ordine mondiale: il potere assoluto

La prossima fase del nuovo ordine mondiale: il potere assoluto

12 Maggio 2022
La psicologia della manipolazione: il manuale della propaganda

La psicologia della manipolazione: il manuale della propaganda

10 Maggio 2022
Quando il Corriere della Sera, il Jerusalem Post ed il segretario di Stato russo Lavrov si trovano d’accordo su Hitler ebreo (fatto salvo – lato italiano – ritoccare ex post il proprio articolo)

Quando il Corriere della Sera, il Jerusalem Post ed il segretario di Stato russo Lavrov si trovano d’accordo su Hitler ebreo (fatto salvo – lato italiano – ritoccare ex post il proprio articolo)

6 Maggio 2022
La protezione del vaccino è pari a zero, secondo i dati ufficiali ISS

La protezione del vaccino è pari a zero, secondo i dati ufficiali ISS

5 Maggio 2022
Next Post

Il popolo francese è il miglior alleato della Gran Bretagna: anch’esso non sopporta Macron

Non perderti nessun articolo pubblicato, ricevi tuti gli articoli in un unica mail a settimana.

Sezioni

  • Analisi e Studi
  • Attacco all'Italia?
  • Attualità
  • Censura
  • Chiesa e Potere
  • Clima
  • Clima ed Economia
  • Colonialismo francese del III. millennio
  • Conti pubblici
  • COVID-Sars
  • Crisi
  • Crisi del globalismo
  • Crisi Italia
  • Dal mondo
  • Depressione Inflattiva
  • DEXIT
  • Disuglianze
  • Disuguaglianze
  • Energia
  • Estero
  • EU e nazismo
  • Eugenetica
  • Euro
  • Euro Crisis
  • EUropa
  • Fine del Sovranismo
  • Fine dell'EU post Brexit
  • Generale
  • Geopolitica
  • Germania
  • Grandi Opere
  • Guest Post
  • Immigrazione
  • Inflazione
  • Inhouse
  • Interviste esclusive
  • ITALEXIT
  • Italia come l'Argentina
  • L'Italia che si rompe
  • La Francia vuole colonizzare l'Italia
  • Lega Badoglio
  • Magistratura e Politica
  • Massoneria
  • Mediterraneo e Libya
  • Mercati
  • Moderno Totalitarismo
  • Neocolonialismo
  • Nepotismo
  • Nota tecnica
  • Parigi conquista l'Italia
  • Post-sovranismo
  • Povertà
  • Previdenza e Conti Pubblici
  • RASSEGNA ECONOMICA
  • Rassegna stampa
  • Rinascita del nazismo
  • Salute
  • Scienza Applicata ed Economia
  • Società
  • Sport e Potere
  • Stato
  • Stato ed Istituzioni
  • Temi
  • Totalitarismo
  • USA
  • Video
  • WWIII

Mittdolcino.com

  • About
  • Chi siamo
  • Cookie Policy
  • Per chi vuole scrivere
  • Privacy Policy
  • Regole del blog




Sezioni

  • Analisi e Studi
  • Attacco all'Italia?
  • Attualità
  • Censura
  • Chiesa e Potere
  • Clima
  • Clima ed Economia
  • Colonialismo francese del III. millennio
  • Conti pubblici
  • COVID-Sars
  • Crisi
  • Crisi del globalismo
  • Crisi Italia
  • Dal mondo
  • Depressione Inflattiva
  • DEXIT
  • Disuglianze
  • Disuguaglianze
  • Energia
  • Estero
  • EU e nazismo
  • Eugenetica
  • Euro
  • Euro Crisis
  • EUropa
  • Fine del Sovranismo
  • Fine dell'EU post Brexit
  • Generale
  • Geopolitica
  • Germania
  • Grandi Opere
  • Guest Post
  • Immigrazione
  • Inflazione
  • Inhouse
  • Interviste esclusive
  • ITALEXIT
  • Italia come l'Argentina
  • L'Italia che si rompe
  • La Francia vuole colonizzare l'Italia
  • Lega Badoglio
  • Magistratura e Politica
  • Massoneria
  • Mediterraneo e Libya
  • Mercati
  • Moderno Totalitarismo
  • Neocolonialismo
  • Nepotismo
  • Nota tecnica
  • Parigi conquista l'Italia
  • Post-sovranismo
  • Povertà
  • Previdenza e Conti Pubblici
  • RASSEGNA ECONOMICA
  • Rassegna stampa
  • Rinascita del nazismo
  • Salute
  • Scienza Applicata ed Economia
  • Società
  • Sport e Potere
  • Stato
  • Stato ed Istituzioni
  • Temi
  • Totalitarismo
  • USA
  • Video
  • WWIII

© 2021 MIttdolcino.com - Disclaimer: Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet (Google Image, links ecc.), oltre che – in generale – i contenuti,  per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

Questo sito nasce dall’esigenza di poter condividere analisi e strumenti di analisi indipendenti senza alcuna affiliazione politica o di sodalizio in ambito economico o, utilizzando una aggregazione precedente, sociologico. crediamo infatti che la libertà di analisi e di critica – solo se costruttiva – deve restare la base di ogni contraddittorio pubblico, sempre in buona fede. L’ambito vuole essere economico, con lo scopo di di analizzare la società con un metro appunto di valorizzazione economica e/o sociologica.

No Result
View All Result
  • Generale
  • Crisi Italia
  • Crisi del globalismo
  • Attacco all’Italia?
  • L’Italia che si rompe
  • Dal mondo
  • USA
  • Euro Crisis
  • Per chi vuole scrivere
  • Chi siamo
  • Regole del blog

© 2021 MIttdolcino.com - Disclaimer: Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet (Google Image, links ecc.), oltre che – in generale – i contenuti,  per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

Questo sito nasce dall’esigenza di poter condividere analisi e strumenti di analisi indipendenti senza alcuna affiliazione politica o di sodalizio in ambito economico o, utilizzando una aggregazione precedente, sociologico. crediamo infatti che la libertà di analisi e di critica – solo se costruttiva – deve restare la base di ogni contraddittorio pubblico, sempre in buona fede. L’ambito vuole essere economico, con lo scopo di di analizzare la società con un metro appunto di valorizzazione economica e/o sociologica.