George Neumayr per The Spectator
Pensavamo che la Chiesa Cattolica si sarebbe opposta all’orgia iconoclasta che stiamo osservando in tutto il Paese — statue rovesciate, Chiese deturpate e cose del genere.
E invece no. Le voci dei Sacerdoti e dei Vescovi si sono unite al coro raccapricciante della folla.
In California, i BLM hanno preso di mira le statue di Junipero Serra, il Santo Francescano che diffuse la Fede attraverso un sistema di Missioni.
Dov’era la Chiesa quando si è trattato di proteggere le sue statue? Da nessuna parte.
A Buenaventura la folla aveva chiesto la rimozione della statua di Serra posta davanti al Municipio … e la Chiesa l’ha assecondata.
Il Buenaventura Star ha riferito che:
>> Gli stessi Vescovi che non avrebbero osato prendere parte a una manifestazione in favore della vita, hanno invece partecipato alle proteste dei Black Lives Matter.
In una dichiarazione congiunta rilasciata giovedì, il Sindaco di Buenaventura (Matt LaVere) e padre Tom Elewaut di “Mission San Buenaventura e Tumamait-Stenslie” hanno detto di essere d’accordo sul fatto che la statua debba essere rimossa dalla proprietà pubblica:
“Nonostante la statua sia un punto di riferimento storico, abbiamo ascoltato la richiesta dei membri della comunità e crediamo sia giunto il momento di rimuovere la statua e di spostarla in un luogo più appropriato, non aperto al pubblico.
Tutti noi crediamo che la rimozione della statua debba essere effettuata senza forza, senza rabbia, senza vandalismi e senza discorsi incivili” <<
Secondo il suo sito web, Black Lives Matter sta cercando di “spezzare la struttura familiare tipica dall’Occidente, a vantaggio di una struttura collettiva da ‘famiglia allargata’, ovvero di una sorta di ‘villaggio’ dove ognuno si prende cura dell’altro”.
Inoltre, sta cercando di costruire “un network volto all’affermazione dell’omosessualità”:
>> Quando ci riuniamo, lo facciamo con l’intenzione di liberarci dalla stretta del pensiero eteronormativo o, meglio, con la convinzione che tutti nel mondo siano eterosessuali, a meno che non rivelino essi stessi di essere il contrario <<
Queste e altre posizioni, come ad esempio “togliere i finanziamenti alla polizia”, dovrebbero generare la condanna della Chiesa.
I Vescovi, invece, preferiscono inciampare su se stessi pur di lodare il movimento.
Gli stessi Vescovi che non oserebbero partecipare a una manifestazione a favore della vita, partecipano entusiasti alle proteste dei Black Lives Matter.
Il Vescovo Mario Dorsonville, che viveva con lo stupratore Theodore McCarrick, ha partecipato a una marcia a Washington D.C.
Quando il Vescovo di El Paso, Mark Seitz, si è inginocchiato assieme ai Black Lives Matter, è stato premiato da una telefonata del Papa, che ha lodato lodato il suo attivismo.
Seitz ha persino minimizzato la gravità del caos seguito alla morte di George Floyd, dicendo:
>> Mio fratello il Vescovo di Chicago, Cardinale Blase Cupich, ha detto che dovremmo essere meno frettolosi nel giudicare la proporzionalità della “loro” risposta — e cominciare a parlare, invece, della proporzionalità della “nostra”.
Dovremmo anche ricordare ciò che ha detto Martin Luther King Jr: “la rivolta è il linguaggio degli inascoltati” <<
In questa frenesia del “politicamente corretto” ci si aspettava che i Sacerdoti non ratificassero il racconto mendace che lacera il Paese.
Al contrario, guai a chi non lo avesse fatto.
Il Cardinale Sean O’Malley è stato testimone del licenziamento del cappellano del MIT, padre Daniel Moloney, che non si era piegato alla propaganda di Black Lives scrivendo che:
>> La maggior parte delle persone hanno inquadrato la morte di George Floyd come un atto di razzismo. Ma nessuno può dirlo con esattezza. Molte persone hanno sostenuto che il razzismo sia il problema principale delle Forze di Polizia. Anche in questo caso, non credo che lo sia <<
Dovrebbe essere mandato in un “campo di rieducazione” per Vescovi!
Sotto Papa Francesco la Chiesa sembra posseduta da un desiderio di morte, sta benedicendo una rivoluzione che finirà con il consumarla.
Nei discorsi dei Vescovi relativi ai “fallimenti” della Chiesa, non viene mai menzionato quello che sta, forse, alla radice della rivolta: l’incapacità della Chiesa di trasmettere la Fede e la Virtù alle generazioni future.
Per decenni la Chiesa ha predicato la politica invece della santità.
Dalle sue scuole secolarizzate sono usciti politici “cattolici” ma allo stesso tempo pro-aborto, che hanno de-cristianizzato la società e avvelenato le menti dei giovani.
Nancy Pelosi e compagnia bella applaudono entusiasti la folla che schiaccia gli ultimi simboli della civiltà.
Sulle statue rovesciate di Junipero Serra, sia detto per inciso, ci sono le impronte digitali dei Funzionari della Chiesa, troppo codardi (o infedeli) per difenderle.
Gli storici che si troveranno a parlare di quest’epoca troveranno singolare il fatto che siano state abbattute non a dispetto, ma grazie alla Chiesa.
*****
Link Originale: https://spectator.org/the-church-collaborates-in-its-own-destruction/
Scelto e tradotto da Franco
*****
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun visibile contrassegno di copyright). In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.