Tyler Durden per Zero Hedge
In superficie, l’annuncio odierno della BCE è stato deludente, sia per la piccola riduzione dei tassi (– 0,10%) che per le dimensioni del QE (20 miliardi di euro/mese), ben al di sotto di quella che sarebbe dovuta essere la più grande grazia salvifica di Mario Draghi.
Nella conferenza che ha rappresentato il suo “canto del cigno” ha detto che il QE appena avviato sarebbe stato a tempo indeterminato.
Il che è fantastico, in teoria. Ma in linea di principio sarà un disastro per l’Europa.
Mario Draghi si è mostrato sicuro su una delle domande più urgenti che gli sono state rivolte nell’odierna conferenza stampa.
Ovvero sul significato del termine “natura aperta” riferito al QE, alla luce del limite del 33% all’acquisto di titoli da parte della BCE.
Draghi è stato laconico. Il Presidente della BCE ha ammesso che “non c’era interesse a discutere dei limiti all’acquisto delle obbligazioni”.
Egli ha detto semplicemente che: “abbiamo un rilevante margine di manovra per proseguire a lungo con questo ritmo, senza la necessità di dover discutere dei limiti”.
Il che si traduce, approssimativamente, con: “Sto lasciando quest’argomento, molto più critico, a Christine Lagarde”.
Mario Draghi lascerà la BCE implementando ciò che alcuni hanno chiamato il QEternity, ma tutti hanno capito che la realtà sarà molto più problematica.
Salvo modifiche alla “carta” della BCE — per consentire l’aumento del limite delle emissioni fino al 50% o anche più, informando al contempo i tedeschi, così sensibili all’iperinflazione, che metà delle loro obbligazioni dovrà essere monetizzato — il QE a tempo indeterminato sarà in realtà molto limitato nel tempo e tale limite sarà raggiunto molto presto.
Quanto presto? Qui le opinioni differiscono leggermente, ma convergono grosso modo su circa 12 mesi, ai sensi dei limiti attuali.
Secondo Frederik Ducrozet di Pictet, ipotizzando una divisione di 5 miliardi in obbligazioni societarie e il saldo in titoli sovrani, il QE potrà durare circa 9 mesi.
lo stratega della Danske Bank, Peter Sorensen, ha invece affermato che, secondo i suoi calcoli, la BCE potrà acquistare obbligazioni tedesche, nell’ambito del nuovo programma da 20 miliardi di euro/mese, per circa 14 mesi.
Per l’Italia restano molti più mesi, ca. 87. Ne restano 57 alla Francia e 25 alla Spagna. Per la Finlandia, invece, ci saranno solo 5 mesi prima che il limite venga raggiunto, mentre la Slovacchia lo ha già toccato.
Valentin Marinov del Credit Agricole è stato meno sottile. Lo stratega ha sottolineato le nostre stesse cose, ovvero che “Draghi ha detto che non si è discusso dell’aumento al limite delle emissioni come stratagemma per ampliare il pool di assets da acquistare sotto il QE”.
Il problema? Lo status quo limiterà la durata del QE ad un periodo compreso fra i 6 e i 12 mesi, secondo le stime del Credit Agricole:
“Questo è il limite del QE ‘infinito’. Supponendo che il limite del capital key sia sacrosanto [percentuale del capitale della BCE posseduta da ogni singolo paese aderente], la BCE non potrà incrementare significativamente le dimensioni del proprio bilancio senza aumentare il limite alla possibilità di emissione”.
La conclusione di Marinov è che “tutto questo, per il momento, potrebbe mettere una base sotto all’euro”.
Probabilmente, considerando che il QE a tempo indeterminato è solo un mito, il rapporto EUR/USD è destinato a recuperare le perdite!
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Redazione:
L’opinione di Donald Trump:
e quella dei Banchieri Centrali (Draghi mente di nuovo: la “rivolta senza precedenti” dei principali banchieri centrali europei, che dissentono sul QE): https://www.zerohedge.com/geopolitical/did-draghi-lie-central-bankers-europes-biggest-economies-dissented-over-qe
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Link Originale: https://www.zerohedge.com/markets/so-much-infinity-qe-draghi-fumbles-market-realizes-ecb-can-only-do-qe-12-months
Scelto e tradotto da Franco