La polizia ha arrestato 35 cittadini greci e un albanese sull’isola di Lesbo per aver eretto una grande Croce metallica destinata a scoraggiare i migranti e i rifugiati dal raggiungere l’isola.
Sono stati arrestati con l’accusa di occupazione arbitraria di proprietà pubblica e costruzione di un’opera illegale.
Il sito, posto sulle scogliere di Apellia a Mytilene – la capitale dell’isola di Lesbo – si trova sul luogo dove insiste una famosa fortezza ed è protetto dalla legge sui beni archeologici.
Allo stesso modo, nell’Agosto del 2018 era stata eretta una croce di cemento che aveva attirato l’ira del gruppo locale “Coesistenza e comunicazione nell’Egeo”, che aveva denunciato il monumento per essere
“offensivo al simbolo del cristianesimo, che è di amore e sacrificio, non di razzismo e intolleranza”.
Allo stesso modo, aveva etichettato coloro che l’avevano eretta come degli “aspiranti crociati”, invitando le autorità a eliminarla. Ma non ce n’è stato bisogno, perché è stata distrutta dai vandali, nottetempo, il mese successivo. Nessuno, naturalmente, è stato arrestato.
L’erezione della Croce metallica è l’ultima di una serie di eventi che sono stati interpretati come attività anti-migratoria. Alcune Croci bianche, in effetti, erano state dipinte vicino alle spiagge frequentate da migranti e rifugiati, mentre alcuni residenti li sfrattavano da quei luoghi.
Alcuni abitanti hanno chiesto il ripristino della grande Croce metallica, come ad esempio il Partito di destra “Cittadini liberi” che, in una dichiarazione del mese scorso, ha così affermato:
“la massa siriaca che sta devastando il nostro paese ha raggiunto il suo obiettivo più alto: la distruzione e l’estinzione di ogni elemento greco e cristiano della nostra cultura greco-ortodossa”.
L’isola greca, situata nel Mar Egeo davanti alle coste della Turchia, è diventata una delle principali porte d’accesso all’Europa dopo che, nel 2015, è scoppiata la crisi dei migranti e dei rifugiati, che ha raggiunto livelli altissimi.
Anni dopo, sono ancora migliaia coloro che vivono in campi sovraffollati.
In un breve video uno degli isolani arrestati ha affermato:
“Evidentemente abbiamo disturbato molte persone. Le accuse per le quali siamo stati arrestati sono ridicole. E se la fanno ancora a pezzi [la Croce], la rialzeremo di nuovo. Devono capire che questa è la nostra terra, che questa è la nostra religione e che questo è il suo simbolo”.
Emma R. per Voice of Europe
Link Originale: https://voiceofeurope.com/2019/03/lesbos-greece-36-locals-arrested-for-raising-giant-christian-cross-to-scare-off-migrants/
Scelto e tradotto da Franco
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