Abbiamo aspettato 2 giorni solo per farci convincere dai fatti (taciuti) che tale notizia – di cui al titolo – era davvero scomoda per Davos e dunque andava sopita, un vero imprevisto. Infatti NESSUNO ha riportato tale scomodo fatto, tale notizia, davvero scomoda – ripetiamo -per l’EUropa e per Davos. In soldoni, due giorni fa “qualcuno” ha fatto esplodere un’auto bomba, con esplosivo ad alto potenziale, nei pressi della sede del primo ministro francese, nel centro di Parigi. Una vera deflagrazione a due passi dai veri centri di potere francesi.
E proprio mentre il primo ministro ai tempi in pectore, Lecornu, doveva decidere il da farsi sul governo di Francia, su invito di Macron a spendersi in tal senso. Infatti dopo la bomba ha immediatamente declinato l’incarico.
Non si contano infatti i governi saltati in Francia nel Macron II. Fondamentalmente la Francia necessita riforme lacrime e sangue ma non le vuole fare. Il motivo è semplice: la sua eredità coloniale, fatta di privilegi delle sue elites, oggi diventate elites di Davos e dell’EU, glielo impedisce. La Francia in casi simili ha sempre razziato le sue colonie, peccato oggi le colonie non ci siano più.
Dunque, o si fa pagare ai cittadini il costo dello sfarzo parigino. O si trovano nuove colonie.
Stante che l’Italia è indisponibile a diventare colonia, infatti il piano di Davos era di far sostituire le colonie africani di Parigi con il nord Italia quanto meno (poi è arrivato Trump ed il piano è fallito miseramente, più o meno come fallì il tentativo di De Gaulle di prender la Valle d’Aosta a fine WWII, intervennero gli americani minacciando di bombardare le linee francesi) restano le lacrime. Ed il sangue, non ancora quest’ultimo per fortuna.
Sappiate che è almeno la terza volta che, dalla fine della WWII, Washington, anzi Georgetown (i militari USA insomma) salva/salvano l’indipendenza unita italiana, contati ad oggi, 2025. E poi qualcuno ci chiede perchè non crediamo in questa EUuopa nata sulle ceneri del nazismo…
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Così alcune fonti straniere, non europee, hanno riportato l’evento parigino “taciuto”:
“Un’esplosione sconvolge il centro di Parigi! Una potente esplosione è stata segnalata nei pressi dell’ufficio del Primo Ministro francese nel centro di Parigi: un camion carico di esplosivo è esploso proprio mentre il Ministro della Difesa Sébastien Lecornu incontrava i parlamentari centristi. Secondo Le Parisien, il veicolo trasportava detonatori provenienti da Dera Ghazi Khan, in Pakistan, noto centro di produzione illegale di esplosivi. La DGSE francese e la Polizia Nazionale stanno trattando l’accaduto come un incidente legato al terrorismo, con i primi riscontri forensi che suggeriscono una catena di approvvigionamento transnazionale instradata attraverso i corridoi del contrabbando mediorientale. La rete di sicurezza di Parigi è entrata in lockdown d’emergenza e le squadre antiterrorismo stanno setacciando le ambasciate e gli edifici governativi nelle vicinanze. La Francia è di nuovo in ansia: sorgono interrogativi su come detonatori di fabbricazione straniera abbiano violato i confini dell’UE e se ciò indichi una rete più ampia che prende di mira la leadership europea. L’esplosione non è stata casuale, ma simbolica, politica e meticolosamente programmata. La “firma pakistana” dietro di essa potrebbe aprire un nuovo fronte nella lotta del continente contro il terrorismo importato.”
Sta di fatto che la notizia di cui sopra, di cui proponiamo alcuni estratti, è stata taciuta dai media italiani sempre filo Davos. In un modo maniacale. Infatti riportarla avrebbe distrutto la narrativa pro Davos e pro Francia.-
Il motivo? Tale esplosione è un atto davvero imprevisto, una vera e propria infiltrazione ed ingerenza di “qualcuno”, dentro la Francia. Chiaro, “qualcuno” a Roma, Parigi, Firenze e Milano tifa per una aggregazione Italia e Francia, memento il Trattato del Quirinale firmato da S. Mattarella. Peccato che tale aggregazione sarebbe contraria agli interessi dell’Italia.
E gli USA lo sanno, dunque fanno in modo che non avvenga, l’aggregazione, nel loro interesse. E pure in quello degli Italiani. Invece i don Rodrigo, specialmente le Legion d’Onore italiche, forse uno strumento usato per corrompere dal di dentro l’Italia a favore di Parigi, spingono per il contrario, evidentemente gli han promesso molte cose belle…
Resta per intanto la bomba taciuta, un avvertimento, chiarissimo.
Consigliamo di rivedere il film Ogro, del grande Gillo Pontecorvo, sull’esplosione omicida di Carrero Blanco in mezzo a Madrid (lo stesso della “Battaglia di Algeri”, film oscurato in Francia per decenni). Nel senso, forse questo è davvero solo un avvertimento. E non è strategia strategia della tensione, il contrario, un vero preavviso: Macron forse deve davvero cadere, chissà. Assieme all’euro.
Tanti ricorsi storici: Blanco, che non voleva liquidare il franchismo, ne era l’ostacolo. Fu ucciso con esplosivo non spagnolo. E doveva incontrare a breve giro H. Kissinger, in visita in Spagna, santificando la sua posizione.
Ciò non doveva avvenire. Infatti morì.
Lecornu è stato accorto: vedremo se lo saranno altrettanto i suoi successori, senza possibilità di fare un governo per altro, lo verificherete. Non si nasconde per altro – non è assolutamente un segreto, visto che è pubblico – la simpatia del fronte sovranista d’oltreatlantico per tutti coloro che, in politica, dovessero essere contro la frangia macroniana. O forse dovremmo dire la falange, non la frangia, chissà…
Salvare Franco Macron comporterà danni inenarrabili, temiamo… In ogni caso più la Francia resta senza governo più l’euro viene condannato.
Resta nel caso l’extrema ratio dei i pieni poteri dati a Macron, governare senza governo insomma, la Costituzione francese lo prevede, con fine della democrazia. Ma lì già sappiamo come finirà-
(In ogni caso per arrivare lì ci vorrà comunque una “emergenza” in Francia. O una guerra [di conquista]…)
Auguri dunque agli amici francesi, un po’ meno ai parigini…
MD
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Nota di approfondimento sul voto per delega in Francia introdotto da E. Macron (*):
In Francia termina la democrazia: vince il voto per delega di Macron, in Italia è reato…