L’ultima intervista di Zelensky è clamorosa: ha affermato pubblicamente, vedete il video sotto, che l’Europa vuole far continuare la guerra all’infinito con la Russia, sacrificando l’Ucraina. Ma per propri interessi. Dunque da Bruxelles, ossia da Londra, da Parigi, in parte anche da Berlino, stanno distruggendo la landa ucraina, per propri interessi. Interessi neocoloniali, ben inteso.
Ascoltare tale intervista di Zelensky ha del clamoroso: l’Europa sta sacrificando apposta l’Ucraina. Continuando la guerra a Mosca ben oltre l’accettabile e l’auspicabile.
Messaggio semplice, diretto, facile da capire.
Tanto che Washington ha approvato ben due piani di pace nelle scorse 2 settimane: uno per Gaza, approvato dall’ONU, sebbene tale avvenimento è stato tacitato dall’Europa e dai suoi media, Europa sempre inguaribilmente guerrafondaia. E l’altro, in approvazione per l’Ucraina, dove i militari hanno spiegato a Zelensky che se non lo accetta la capitale Kiev verrà conquistata dai russi entro un mesetto circa.
Tradotto: oggi il piano di Trump per l’Ucraina è gestito direttamente dai militari USA. E senza militari USA nè Francia nè Gran Bretagna sono in grado di poter gestire in autonomia qualsiasi attacco alla Russia, senza il supporto dei sistemi tecnologici e militari USA.
Addirittura, andrebbe chiarito che Parigi non è nemmeno in grado di lanciare bombe atomiche in autonomia, tanto per farvi capire quanto buffonesco sia l’atteggiamento del satrapo dell’Eliseo in riguardo alla politica internazionale di aggressione europea (sempre per interessi francesi preminenti).
L’Occidente vuole che la guerra duri a lungo per esaurire la Russia… sacrificando l’Ucraina. — Zelensky
Che vogliano porre fine alla guerra ora, significa solo che non possono più sostenerla. Utilizzare l’Ucraina per danneggiare la Russia è la loro cosa preferita.
Oggi siamo al dunque: Trump ha approvato il piano di Gaza, di pace, due Stati. Per fare questo l’ultimo ostacolo, che sono i files di Epstein, un riconosciuto agente del Mossad usato tra le altre cose per ricattare mezzo mondo, è stato finalmente superato: con la loro pubblicazione non si ricatta più la Casa Bianca. Dunque, senza tale ricatto, il piano dei due stati in Cisgiordania ed Israele non si può bloccare.
Come conseguenza una parte di Gaza verrà annessa da Israele, soprattutto in mare. Più il sud del Libano, area fu filo-sciita sempre nemica di Tel Aviv, con il lancio negli anni di migliaia di razzi. Poi ci sarà pace, fatta salva una guerra più grande.
Dunque l’Ucraina, dove c’è in fieri una guerra che l’Europa vorrebbe far diventare una grande guerra mondiale: come sempre l’Europa genta la carta della salvifica guerra, come tante volte fece nei secoli passati.
Peccato che questa volta siano Russia e USA non volere la guerra, unite nell’intento. Memento che se tale guerra non scoppia il sistema semifeudale che l’Europa ha costruito nei secoli semplicemente crolla. Da qui la necessità EUropea di ribaltare il tavolo in qualche modo, per scatenare una guerra di cui l’EUropa delle elites, ossia neofeudale, ha tremendamente bisogno. Pena la cancellazione degli immondi privilegi di casta delle elites al potere in tutta Europa.
Qui siamo.

Nessuno parla – nei giornali di Davos – del piano USA approvato all’ONU per Gaza: come mai?
Resta l’intervista di Zelensky, clamorosa, che denuncia l’indicibile ipocrisia Europea. Stante che – mai dimenticarlo – la sede dell’EU oggi, a Bruxelles, è lo stesso luogo, Rue de la Loi, che fu la sede delle Waffen SS naziste nella capitale belga, corsi e ricorsi storici.
L’intervista è tutta da ascoltare, per inciso.
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La Cina in tutto questo è amica del nemico del suo nemico. Ossia Pechino supporta l’EU contro gli USA. E pure Mosca contro l’Ucraina. Classico posizionamento bi-fronte, ossia coloniale, mutuato da Londra, nei secoli.
Per inciso, nel momento in cui Pechino cesserà di supportare l’EU, l’euro verra travolto (…).
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Due considerazioni finali: la prima, è impossibile per noi spendere parole sufficientemente “piene” per dimostrare la nostra contrarietà alla radice guerrafondaia ed elitaria europea, quella dei Don Rodrigo insomma.
La seconda considerazione invece è in realtà una domanda: un popolo che volesse contrastare la tendenza guerrafondaia di un sistema Paese, anche come aggregato di Paesi, parlo dell’Unione Europea, sarebbe da considerarsi come? Un popolo rivoluzionario? O un popolo criminale?
O invece un popolo coscienzioso? Infatti andare in guerra oggi contro una superpotenza nucleare come la Russia resta una scelta suicida, per quanto ci riguarda.
Non aspettatevi un nostro supporto per l’Unione Europea, nel caso specifico, per un sistema istituzionale del genere. Riferendoci – specifichiamo bene – a quanto concerne il video con le parole di fuoco di V. Zelensky, uomo di Davos, che è stato illuminato dai generali USA del fatto che, se non accetta la pace proposta da Trump, verrà lui stesso travolto. E con lui l’intero paese Ucraino.
Con l’EU che non è grado di intervenire da sola in Ucraina, ve lo ricordo…
Non esiste alcuna possibilità che questo sito supporti l’implosione socio-economica dei vari paesi membri dell’EU innescata dalle elites riunite a Bruxelles e Strasburgo. E’ infatti impossibile per noi supportare un’unità forzata a livello istituzionale, parlo dell’EU, che costringe alla fame un paese/svariati paesi, come fece con Atene nel 2011-2015.
Bisogna cominciare a riflettere su quanto sta accadendo, onde evitare di finire tutti noi in guerra falcidiando le nuove generazioni già per altro molto povere di soggetti locali. Essendo attenti a notare che la stessa situazione di sacrificio Ucraino paventata da Zelensky con la guerra contro Mosca potrebbe diventare valida anche per i paesi membri dell’EU ed il loro popolo, a vantaggio dei privilegi delle solite elites di stanza a Bruxelles (che verrebbero preservati).
MD






