La pubblicizzazione di piani riservati, ovvero rendere pubblico un incontro riservato tra alcuni generali e l’amministrazione Trump, soprattutto il ministro della difesa P. Hegseth (egli stesso un militare, il secondo di fila in tale incarico), sarebbe stata una prova indicativa della prossimità di qualcos’altro, di molto specifico (…). Dunque si è forse preferito mescolare le carte, sapientemente. Questa è una tesi che comincia a circolare su Internet.
Infatti, oltre all’imponente forza navale schierata al largo delle coste del Venezuela, in questo momento numerosi “aerei cisterna” statunitensi stanno volando verso il Medio Oriente attraverso la Gran Bretagna. Abbiamo assistito allo stesso fenomeno nei giorni precedenti l’attacco all’Iran dello scorso 24 giugno.
Se l’Amministrazione Trump stesse pianificando un attacco coordinato contro Venezuela e Iran, avrebbe dovuto coinvolgere i comandanti di USCENTCOM e USSOUTHCOM.
D’accordo, i piani per tali attacchi avrebbero potuto essere discussi tramite videoconferenze sicure (?) ma, queste sessioni, di solito si fanno in presenza se si vuole tenere sotto controllo la loro pianificazione.
Se i comandanti di CENTCOM e SOUTHCOM fossero stati convocati a Washington da soli, è molto probabile che qualcuno lo avrebbe segnalato e, con la premessa di cui sopra, questo incontro avrebbe probabilmente attirato attenzioni indesiderate.
Ricostruzione troppo fantasiosa? E chi lo sa. Certo è che darebbe una qualche spiegazione a un meeting che altrimenti non ne avrebbe moltissime.
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Rimangono i dossier aperti: Venezuela e Messico, come catena di trasmissione della droga dentro gli USA, anche del fentanyl (che si sa, proviene dalla Cina come intermedi chimici).
Non smettiamo di far notare che:
-il fentanyl è un veleno più potente del veleno di uno dei serpenti più letali conosciuti, il mamba nero, base referenze velenifere LD50
– le vittime di fentanyl negli USA nella stragrande maggioranza dei casi non sapevano di assumere fentanyl, ossia tale droga-veleno è mescolata ad altre droghe, causando effetti devastanti (di fatto è un avvelenamento fatto di proposito dai fornitori, come ai temi con la stricnina)
– base letalità, 5 kg di fentanyl ad esempio sono in grado di uccidere come potenziale venefico metà popolazione del Canada, detto fentanyl può a ieno titolo essere considerato a pieno titolo un’arma di distruzione di massa, visto che il plutonio usato per le bombe atomiche (ad esempio i soliti 5 kg citati sopra) ha una capacità di uccidere molto inferiore del fentanyl.
Ne parlammo QUI.
La Francia soprattutto, ma anche Londra, necessita della guerra, infatti Macron – non il popolo francese – la sta cercando come non mai…
Mentre sembra chiaro che un via libera all’Europa in Ucraina, di fatto per permettere una guerra europea contro Mosca a cui Washington non è interessata, comporterebbe come contropartita la pacificazione del confine nord, quello col Canada. Idem anche anche il coinvolgimento della Groenlandia nella sfera di influenza USA.
Ciò significa che l’Europa, che necessita una guerra in loco, potrebbe a breve avere via libera per “provarci” con Mosca: le conseguenze pratiche sono tutte da decifrare.
Il rischio è che l’Europa di Davos, avendo perso contro i grandi potentati, decida di “fare tutto in casa propria”. Ossia, per far sopravvivere i privilegi delle sue elites potrebbe essere pronta a schiavizzare i popoli europei. Alla fine – comunque – si ritornerebbe prima o poi alla lezione di J.D. Vance che ad inizio 2025 a Monaco parlò di intervento USA in Europa per salvare il popolo europeo da se stesso, ossia dalle sue elites, solo questione di tempo secondo noi (ma prima devono arrivare i danni, quelli grossi, per giustificare un siffatto intervento USA).
Parimenti gli USA resteranno fermi sul Mediterraneo, che non vogliono ne’ possono perdere. In tal contesto Israele ha avuto Gaza, sebbene una parte delle sue elites, quelle vicine a Davos, sembra vorrebbe pure ottenere la II. Israele ashkenzita in Ucraina, parlo delle minoranze ebraiche russe e dell’est Europa arrivate a frotte negli ultimi 30 anni nella Terra Promessa. La tecnica del “piede contemporaneamente in due scarpe” riteniamo sarà rischiosissima per Tel Aviv nei prossimi mesi (…).
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Lo scenario che riteniamo più problematico sarà l’incendio del Medio Oriente, col coinvolgimento della Turchia in veste anti-Israele. Da lì a vedere Ankara a Tripoli e poi nel sud Italia è un attimo.
Sopra tutto, il fallimento di Parigi, che rischia di tirare dentro l’euro, distruggendolo. Solo questione di tempo secondo noi.
Chiaro dunque che Trump utilizzerà lo shutdown attuale per ottenere riforme radicali a livello economico (…), negli USA: già il fatto che gli States partecipino ormai direttamente nelle proprie aziende sistemiche la dice lunga su quanta serietà ed impegno, oltre che calcolo, il team Trump ci stia mettendo per raddrizzare le cose. In fondo si sta copiando non solo la Cina, ma addirittura l’Italia prima del divorzio della Banca d’Italia voluto dalla Davos ante litteram.
Reiteriamo che la guerra in Europa la consideriamo inevitabile.
MD
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Image: MIinistry of Defense – USA – P. Hegesth, thanks to whitehouse.com (https://www.whitehouse.gov/videos/reviving-the-warrior-spirit-secretary-of-defense-pete-hegseth-on-service-sacrifice-strength/)