L’incontro in Alaska tra Russia ed USA del 15 di Agosto prossimo, festa cristiana dell’Ascensione della Madonna in Cielo, oltre che Feria Augusti romana inaugurata con la presa di Alessandria di Egitto con Ottaviano, da cui deriva la traccia dei romani quali continuatori dell’Impero Egizio, sembra rappresentare il punto di svolta di almeno 500 anni di storia, più propriamente anche di 2000 (a breve avremo l’anniversario di 2000 anni dalla morte di Gesù in croce e della sua salita in Cielo, mai dimenticarlo, anniversario che rappresenta “assolutamente tutto”).
Il 15 Agosto prossimo potrebbe essere anche compimento del terzo segreto di Fatima, finalmente.
Parlo di quanto all’enunciato nell’anniversario degli spari di Butler, contro Trump, ma nel 1917.
Curiosamente quando spararono a Trump, l’anno scorso, a Butler, era anche la data – come anniversario – dell’apparizione di cui al terzo segreto di Maria di Fatima, il 13.7.1917, forse l’apparizione più importante: quella in cui si cita la necessità di redenzione della Grande Madre Russia entro l’Ottobre successivo, ovvero con la consacrazione al Sacro Cuore di Maria della grande Madre Russia. Pena immani sofferenze, una vera minaccia.
Capite dunque che la conversione della Russia al Sacro Cuore di Maria potrebbe avverarsi proprio in Alaska, negando i 500 anni protestanti, secondo molti satanici, dati dal protestantesimo di Martin Lutero funzionale alla conversione protestante inglese, con Enrico VIII, che poi conquistò il mondo con l’Impero britannico (…). Un Impero chiaramente anti-cristiano (la Madonna è il filo sottile ma solidissimo che unisce i tre grandi credo monoteisti, Islam, Ebraismo, Cristianesimo)(Fatima, il luogo delle apparizioni, è un nome arabo per altro)
Il 15 Agosto 1917 fu anche il “giorno della liberazione” dei tre pastorelli, che vennero liberati dalla prigione dove erano stati rinchiusi dal sindaco due giorni prima affinchè svelassero i segreti di Fatima. La Madonna riapparve ai pastorelli il 19 di Agosto successivo.
Il successivo 13 Settembre 1917 fu la data in cui 30’000 fedeli video il cielo muoversi, una apparizione di massa (che qualcuno associò ad una singolarità spazio-temporale, ndr).
Molto sembra tornare con i giorni nostri (…)..
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L’Alaska
L’incontro Trump-Putin-Lavrov avverà guarda caso proprio nel Paese che fu concesso da Alessandro II agli USA dopo la morte di Abramo Lincoln (da cui si dice Trump discenda, ma su questo non esistono prove certe).
Lincoln ucciso dai sudisti USA, che poi era il partito Dem attuale, il partito degli schiavisti che si opponevano alla cancellazione dello schiavismo voluta da Lincoln. Sudisti che poi erano anche i trafficanti di schiavi che si vedevano gettati sul lastrico con un tratto di penna americana (chi commerciava gli schiavi erano soggetti basati per lo più a Londra, come fu ad esempio un avo di Ursula von der Leyen, mentre un altro ramo famigliare del corrente capo dell’EU utilizzava pure gli schiavi nel sud degli USA, come manodopera a basso costo).
Vedasi anche quanto sotto da noi spiegato, nelle scorse settimane (la versione in inglese è disponibile al LINK).
La storia assocerà Donald Trump a Abraham Lincoln come Patriota Americano?
Infatti la secessione del sud fu fomentata proprio da Londra, sperando di fare il dividi et impera contro l’unica colonia che non riuscirono a conquistare.
Nota di colore: ai tempi Londra manco riconosceva l’esistenza degli USA come stato a se stante, evidentemente Londra sognava ancora di conquistarla.
Va infatti ricordato che la Russia concesse agli USA l’Alaska con un trattato economico per paura che Londra volesse conquistarla via Canada, che era già Commonwealth of England, Commonwealth che per altro trae le sue origini dai tempi del Lord Protettore Cromwell. Ai tempi, Mosca e Washington condividevano il nemico comune (…).
Guarda caso il Vicepresidente diventato Presidente, Andrew Johnson, mantenne in carica lo stesso ministro degli esteri (William H. Seward) di Lincoln ucciso dai sudisti; infatti fu proprio tale ministro a firmare il trattato di cessione dell’Alaska, con scandalo montato ad arte dalla stampa europea (…), Ma fu tutto inutile.
Questo per dire che la vicinanza tra i due grandi paesi Russia ed USA è immensa; senza dimenticare che i confini tra i due imperi moderni distano solo 1.9 km: le due isole Diomede nello stretto Berings, la Grande Diomede alla Russia e la Piccola agli USA sono distanti solo 3,8 km ed il confine è a metà tragitto.
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Molto sembra tornare con la Grande Storia…
A parte i sistemi di sicurezza per l’incontro, a cui ricordiamo che NON parteciperà Zelensky, ovvero il dittatore ucraino verrà sacrificato di sicuro politicamente (gli USA hanno addirittura bloccato lo spazio aereo USA sull’Alaska, notizia di oggi), quello su cui bisogna focalizzarsi sarà il dopo.
Da una parte la Russia acquisirà i terreni attorno ai suoi confini, come sicurezza territoriale.
Dall’altra il trattato di cessione delle risorse naturali ucraine per 100 anni alla Gran Bretagna verrà cancellato.
Parimenti, Valeryj Zaluznyj, oggi ambasciatore ucraino a Londra, allineato di fatto a Davos, NON sarà il successore di Zelensky.
Come capite già questo basta per definire la sconfitta totale ed assoluta addivenire dell’Entente Cordiale, Francia e Londra lavorano infatti in coppia da secoli.
Quello che succederà dopo, se l’Ucraina sfuggirà al giogo coloniale europeo, è che Davos dovrà sferrare a casa propria l’attacco finale per sopravvivere, contro i propri concittadini per non venire essa stessa travolta dalla protesta che conseguirà ad una drastica riduzione del benessere locale; ossia per preservare i privilegi delle elites stesse.
Anche la Madonna il 13.7.1917 disse che se entro Ottobre non ci fosse stata la conversione della Russia alla Cuore Sacro di Maria sarebbe successo l’imponderabile. Lo stesso forse vale anche per oggi (alla fine del 1917 si registrò la prima ondata in almeno 14 campi militari statunitensi di influenza spagnola, che poi esplose in tutta la sua virulenza in Europa nel 1918-1920: si rammenti che tale influenza spagnola uccise ben più persone che intero sforzo bellico nella prima guerra mondiale, ndr).
Dunque in assenza di una Ucraina asservita a Davos, ossia se ci sarà la Pace come speriamo, ci aspettiamo una forte recrudescenza delle vessazioni contro la classe media soprattutto Europea da parte di Davos, i paesi perdenti insomma; con il fine di confiscarne i beni sulla base di un nuovo ordine politico elitario e collettivista, ovvero elitario. Questo dovrebbe accadere in tutta Europa secondo i piani di Davos, ma soprattutto in Gran Bretagna, Francia, Germania ed Italia.
La Spagna in quanto socialmente cattolica ne resta fuori. Parlo del tentativo di Reset socio economico di Davos, in arrivo (…).
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Il fronte di Davos si sfalda
Il problema è in primis che la Germania non ha bisogno di tale Reset, visto che negli ultimi 15 anni, dal 2011, ha messo abbastanza fieno in cascina per stare in piedi senza Reset.
Idem l’Italia che, con Trump a supporto, non ha bisogno di Davos, ha praticamente tutto, sebbene sia soprasatura di V. colonne davosiane, soprattutto nella politica (corrotta) del Nord e Centro Italia.
La Spagna resta invece fuori dal giogo, per sua fortuna, in quanto cattolicissima (semplicemente la gente spagnola, come valori, non accetterà mai tale deriva anticristiana ed antisociale).
Chiaro che alla fine ci sarà la parte violenta della storia: in Francia e Gran Bretagna la recrudescenza delle elites contro la propria stessa popolazione sarà un passo necessario ed assoluto per evitare di perdere tutti i privilegi, ovvero di far crollare il castello elitario che sopravvive da secoli.
Dunque, se ci dovrà essere un false flag, o una semplice reazione contro il declino dei privilegi elitari, questo dovrà avvenire dopo l’incontro del 15.8.2025 che sancirà la fine della guerra in Ucraina. Che tale reazione sia un false flag nucleare, una pandemia, gli UFO o altre follie simili lo vedremo.
Parimenti dopo il 15.8 gli USA inizierà la pulizia radicale a casa propria: ci aspettiamo arresti in massa, tra i traditori degli States.
Ad esempio la federalizzazione di Washington D.C. è un passo necessario. Che aprirà la strada ad arresti finalmente decisi fuori da Washington, fino a ieri ciò era impossibile (da oggi per ordine di Trump salta tale privilegio, encore, di Washington, in cui polizia aveva giurisdizione assoluta sul proprio territorio). Per inciso, a Washington D.C. sta per essere schierata la Guardia Nazionale, la stessa di cui Tulsi Gabbard, capo dei servizi segreti USA, è tuttora colonnello.
Sullo sfondo la pace voluta da Trump anche a Gaza, che si formalizzerà vedremo come dopo il 15.8. E con essa la fine dell’illusione egemonica e soprattutto messianica che una certa Israele sogna per la Palestina.
Facile dunque prevedere che a Donald J. Trump, alla fine del giro, da vivo, verrà assegnato il Nobel per la Pace. Lo verificheremo assieme.
MD