Le notizie veramente importanti vengono sempre taciute dai media italiani: questo è un buon metro per capire quali sono i veri trend in atto, trend che vengono accuratamente nascosti al popolino.
Una notizia importantissima, per il silenzio che ha meritato da parte dei media tra i peggiori del G20 (quelli italiani, vedasi report di RSF aggiornato – Reporters sans Frontieres), è appunto la visita a Londra di Macron al sovrano Carlo III morente: là si è suggellato un nuovo accordo post coloniale, l’Entente Amicale, evoluzione dell’Entente Cordiale che portò a due guerre mondiali in Europa (…).
Abbiamo fatto analizzare da Grok le caratteristiche dei due accordi, uno formale, quello del 1904; l’altro addivenire, quello del 2025.
Va secondo noi ben specificato preventivamente che Carlo III è malato terminale di cancro, dunque difficilmente potrà portare concretezza a tale accordo nei mesi a venire, lasciando Macron solo (…).
Ecco il riassunto:
L’Entente Cordiale (del 1904) e l’Entente Amicale menzionati nel 2025 da Macron e da Re Carlo III differiscono per contesto, portata e significato, sebbene entrambi rappresentino sforzi per rafforzare le relazioni franco-britanniche. Ecco una breve analisi delle differenze: ###
1. ** Contesto storico **
– ** Entente Cordiale (1904) ** :
– Firmato l’8 aprile 1904 tra il Regno Unito e la Francia.
– Una serie di accordi diplomatici che risolvono le controversie coloniali (ad esempio su Egitto e Marocco) e segnano il passaggio da secoli di rivalità alla cooperazione.
– Spinto dalle preoccupazioni reciproche circa l’espansionismo tedesco sotto il Kaiser Guglielmo II, pose le basi per la Triplice Intesa (con la Russia) e le alleanze nella Prima Guerra Mondiale.
– Si trattava di un accordo diplomatico formale, ma non di un’alleanza militare vincolante.
– ** Intesa Amicale (2025) ** :
– Non si tratta di un accordo formale, ma di un termine simbolico utilizzato durante la visita di Stato di Macron nel Regno Unito l’8 luglio 2025, per descrivere una rinnovata e amichevole partnership.
– È emerso nell’era post-Brexit, affrontando le sfide geopolitiche moderne come il conflitto in Ucraina, la cooperazione NATO e le minacce alla sicurezza globale.
– Riflette il desiderio di approfondire i legami nonostante le tensioni legate alla Brexit e la divergenza tra UE e Regno Unito. ###
2. ** Natura e portata **
– ** Entente Cordiale ** :
– Una serie di accordi specifici che affrontano questioni coloniali e territoriali, come il riconoscimento da parte della Francia del controllo britannico sull’Egitto e il sostegno della Gran Bretagna all’influenza francese in Marocco.
– Concentrato sulla riduzione degli attriti nelle sfere coloniali e sulla promozione della fiducia reciproca per controbilanciare la crescente potenza della Germania.
– Si tratta principalmente di un’iniziativa diplomatica tra governi con implicazioni militari strategiche.
– ** Intesa Amicale ** :
– Un’espressione retorica e simbolica piuttosto che un trattato o un accordo formale.
– Sottolinea la cooperazione culturale, economica e di sicurezza, compresi gli sforzi congiunti nella NATO, il sostegno all’Ucraina e la collaborazione su intelligenza artificiale e cambiamenti climatici.
– Più ampio nel tono, concentrandosi sui legami “fraterni” tra i popoli, non solo tra i governi, e sull’adattamento alle sfide globali contemporanee. ###
3. ** Scopo e simbolismo **
– ** Entente Cordiale ** :
– Mirava a risolvere controversie specifiche e a creare un allineamento strategico contro una minaccia comune (la Germania).
– Segnò una svolta nelle relazioni anglo-francesi, ponendo fine a secoli di inimicizia e preparando il terreno per alleanze in tempo di guerra.
– Formale e pragmatico, con chiari obiettivi geopolitici.
– ** Intesa Amicale ** :
– Una moderna riaffermazione dell’amicizia post-Brexit, che sottolinea l’unità nonostante l’uscita del Regno Unito dall’UE.
– Simbolo di una nuova fase di cooperazione, con Re Carlo III e Macron che sottolineano valori condivisi e risposte congiunte a questioni globali come l’autoritarismo e il cambiamento climatico.
– Meno incentrato sulla risoluzione di controversie specifiche e più sulla promozione della buona volontà e della collaborazione in un mondo multipolare. ###
4. ** Ambiente geopolitico **
– ** Entente Cordiale ** :
– Avvenne in un’epoca di competizione imperiale e di alleanze precedenti la prima guerra mondiale, con l’Europa divisa in blocchi rivali (Triplice Intesa contro Triplice Alleanza).
– Incentrato sulle dinamiche di potere coloniale ed europeo.
– ** Intesa Amicale ** :
– È ambientato in un mondo post-Brexit e post-COVID, con nuove sfide come l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’influenza globale della Cina e la competizione tecnologica.
– Riflette la necessità di unità franco-britannica all’interno della NATO e nell’affrontare le crisi globali, nonostante lo status di paese extra-UE del Regno Unito. ###
Riepilogo
L’Entente Cordiale (1904) ( ** ) ** fu un accordo diplomatico formale per risolvere le controversie coloniali e contrastare il potere tedesco, fondamentale per le alleanze del XX secolo.
L’intesa Amicale ** ) ** è un termine simbolico e informale che indica un’amicizia e una cooperazione rinnovate, adattandosi alle sfide del XXI secolo come la Brexit, la sicurezza globale e il cambiamento climatico. Mentre l’accordo del 1904 rappresentava una pietra miliare diplomatica pragmatica, il riferimento al 2025 è più ambizioso, sottolineando l’unità culturale e strategica senza trattati formali.
Chiaramente Grok è bravissimo a fare i compiti a casa quando si tratta di ricordare i fatti, molto meno ad unire i puntini.
Quello che noi infatti abbiamo fattualmente rilevato è che, successivamente a tale posizionamento diciamo innovativo in termini geostrategici, Londra e Parigi hanno iniziato a parlare di atomica franco-inglese pronta per difendere l’Europa, non si sa bene da qualche nemico. La Russia infatti non appare un vero nemico, anzi il contrario, avendo detto a chiare lettere che non ha alcuna intenzione di espandersi oltre le zone cuscinetto che circondano l’Ucraina.
Di più, Mosca non necessita di altre aree, ne ha già abbastanza in Russia di terra e risorse. Anzi, espandersi in EUropa significherebbe per la Russia prendersi in carico il fardello pensionistico europeo, siamo certi che Mosca non ha alcun interesse in tale senso, 100% certi…
Piuttosto l’EU, ed in particolare Francia e Gran Bretagna, i due grandi perdenti a questo giro, necessitano di colonie estere per stare in piedi loro stesse. Perse infatti le colonie – e la Francia ne ha perse tante con Trump e pre-Trump! – Londra e Parigi abbisognano di altre colonie.
Sull’Ucraina, mai dimenticarlo, Zelensky (in un chiaro abuso di potere) e Londra hanno firmato un accordo per dare in concessione le risorse ucraine per 100 anni a Londra. Londra che lavora con Parigi, oggi nell’Entente Amiable. Spero capiate il collegamento.
Eppoi, mai dimenticarlo, anche le Waffen SS naziste combattevano per l’EUropa, chi ha buona memoria lo sa… (scritto in francese per altro, “Combat pour l’Europe“, a Parigi, dai nazisti di stanza lì…). Mica vorremmo ritornare a quello, speriamo…
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Passo successivo: quali conseguenze di tale rinnovato accordo franco-inglese sull’Europa?
Chiaramente Londra e Parigi vorrebbero egemonizzare la loro presenza in Europa. Certamente USA e Russia non sono d’accordo. Idem la Germania, che l’atomica non ha.
Il caso Iran-bomba atomica è molto importante in tal senso: Teheran con l’atomica avrebbe significato anche Berlino con l’atomica sebbene “indiretta”, visti i rapporti strettissimi tra i due paesi e governi. Ma l’Iran resta senza atomica, oggi, dopo i botti di Giugno: stanno cercando l’uranio sotto terra dopo i bombardamenti! Alla scadenza di un mese dall’attacco siamo confidenti che un’altra salva di bombe colpirà le zone nucleari iraniane e questo andrà avanti per qualche mese a scadenze regolari, nel caso gli Ayatollah dovessero perseverare con i sogni atomici (…).
Or dunque quella della bomba sarà argomento di litigio tra Europa e Londra e Parigi unite più che di unione di intenti, scommettiamo.
Inoltre l’Italia ha già il suo trattato per le bombe atomiche a difesa del Paese già presenti sul suolo italiano, accordo firmato nel dicembre 1960. Dunque Roma non necessita di atomiche franco-inglesi.
Questo non toglie che non sia in pericolo l’Unità Italiana, anzi il contrario. Il motivo è il Trattato del Quirinale, che lascia aperta qualche porta tra Italia e Francia, firmato da Sergio Mattarella e E. Macron, porta che andrebbe immediatamente chiusa nell’interesse di un Paese Italia che certamente NON può ambire a diventare una colonia dei parigini al posto di quelle africane recentemente perse (…).
Fa specie che proprio oggi il giornale più vicino ad interessi francesi pubblicato in Italiano in Italia, a Milano, il Corriere della Sera, getta la bomba mediatica annunciando che il Presidente S. Mattarella spinge urbi et orbi per implementare il Trattato del Quirinale, senza veramente capire – noi – cosa significhi “implementare” tale Trattato. Come suggerito da Tom Luongo, speriamo di no, forse la volontà è più indicibile? Chissà…
Inutile commentare oltre, Tom Luongo è molto esperto…
Difficile dire cosa nascondono tutte queste mezze verità.
Certo, l’Italia deve fare molta attenzione in quanto è il primo obiettivo delle elites francesi, intendo la ricchezza italiana servirebbe perfettamente per garantire i privilegi elitari francesi ormai in crollo verticale, senza colonie (pagherebbero le famiglie italiane). E fra poco anche senza euro a maggior ragione, scommettiamo che accadrà, soprattutto se Xi-alleato dell’EU dovesse essere sostituito, come da noi paventato ripetutamente nelle scorse settimane, vedasi LINK LINK LINK
Ma questa è un’altra storia….
A scanso di equivoci consigliamo caldamente al ministro Corsetto una grande manovra congiunta con i militari USA di stanza in Italia sulle Alpi Graie e Marittime, se ci è permesso. A breve termine.
MD
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Image: thanks to Grok