Noi pro Dazi trumpiani. Il motivo è semplice: un paese in perenne trade surplus è insostenibile per la pace nel mondo, aka squilibri commerciali. Tanto quanto lo è un paese in perenne deficit commerciale. Dunque essendo noi pro-pace – e contro Davos – apprezziamo lo sforzo trumpiano.
Lo abbiamo scritto sopra, bene, e lo ripetiamo: ”
Ieri zerohedge.com ha spiegato che circa 200’000 cinesi, numero considerato in forte difetto in quanto relativo solo alle grande metropoli, vendono – o meglio vendevano dopo i dazi USA – le loro mercanzie su Amazon. Bene, coi dazi trumpiani tali aziende si fermeranno, diciamo 20 o 100 milioni di persone disoccupate. Ovvero qualche centinaio di milioni di famiglie….. In fondo, lo ripetiamo da tempo, il trade balance significa questo: chi sta in deficit fa lavorare chi è in surplus. Prima, chi era disoccupato era la famiglia di J.D. Vance, negli USA. Oggi politicamente Xi è rovinato a casa propria”
C’è tutto. Come la tabella sopra, dice tutto: da qui in avanti i disoccupati cinesi aumenteranno a dismisura, non sapendo dove vendere le proprie merci.
I dazi di Trump innescano la rivolta sociale in Cina, contro Xi. Solo questione di giorni, pochi..
Anche questo lo ripetiamo da tempo: NON CI SONO ABBASTANZA CLIENTI NEL MONDO SE GLI USA SMETTONO DI COMPRARE!
Ed i dazi USA SOLO alla Cina hanno fatto il miracolo: ricompattare l’Occidente, che ora deve scegliere se scegliere Trump e reindustrializzare. Ovvero scegliere la Cina e deindustrializzare. E dunque DEPOPOLARE, come vogliono le elites di Davos a letto con Pechino.
Siamo veramente ad un bivio:
->se vince Davos sarà nazismo di ritorno in Europa, con vaccini, COVID vari e depopolazione indotta. Perchè con la Cina che produce tanta popolazione in Europa NON serve, semplicemente NON serve.
->Se invece vince Trump si ri-inizia a crescere facendo inflazione, producendo, spiazzando la Cina, come si è fatto per secoli.
Si, perchè l’inflazione bassa globale degli ultimi 15 anni, elemento che ha arricchito a dismisura le elites, è un fattore dovuto ALLA CINA, la fabbrica del mondo, che sfruttando una massa enorme di popolazione che lavora come schiavi spiazza la produzione dei paesi occidentali.
Sappiate che tale “trucco” funziona fino al momento in cui tale paese che cresce dal basso lentamente ma progressivamente diventa tanto forte – e chi compra i suoi beni tanto debole – da poter attaccare militarmente l’ex dominus. Anche ricattandolo, anche con l’addendo militare. E’ il libro di storia ad insegnarcelo!
Gli USA lo hanno capito e dunque sferrano l’attacco in anticipo, preciso, millimetrico, commerciale: contro il militarista Xi, che ora deve reagire.
Oggi infatti Xi ha risposto: “vendete dollari“, ha chiesto, l’unico attacco senza militari in ballo che la Cina è in grado di attuare.
Facilmente ora Trump farà valere il fatto che Mao Tse Dong doveva circa 1000 miliardi di dollari agli USA, di debito non pagato. Lo stesso fece Londra, chiese lo stesso debito a Pechino quando Hong Kong passò alla Cina. La Cina pagò riconoscendo il debito, che è lo stesso che farà valere l’America, dunque esiste il precedente.
Trump rischia di dover oggi cancellare con un click praticamente tutto il collaterale usato da Pechino per svalutare il dollaro. E per far crollare le borse, dai cinesi, alleati di Davos.
Oggi Pechino si sente forte e dunque cercherà di non pagare, chiaro. E via dicendo.
Cosa succederà prossimamente è palese: attacco all’Iran ed attacco a a Taiwan, già lo sappiamo, vedremo in che ordine.
Infatti entrambi i grandi paesi hanno conti in sospeso.
In mezzo a cotanto caos, che poi è mero regolamento di conti, la Cina tenterà l’arma del fentanyl via Messico e Canada, aumentando le consegne: sappiate che il Messico semplicemente verrà bombardato, è tutto pronto, questione di ore, le postazioni dei narcos intendo. Ed il Canada vedremo di che morte dovrà morire, certo questo Canada figlio del Commonwealth è finito.
La partita è iniziata mettevi comodi.
MD