Di questi tempi inutile farsi illusione: la politica abbiamo capito essere portata al familismo amorale di Banfield.
Ossia/ormai è il sistema addirittura politico ad aver adottato Banfield, il popolo eletto allo scranno è diventato davvero il popolo che Banfield descrisse 60 anni fa.
Un popolo che non vuole correggersi, in forza di privilegi riservati alla classe dirigente di una classe partitica rimasta senza bussola (i cui privilegi sono garantiti da quella solita, tragica borghesia locale vendidora locale ottimamente inquadrata da Pier Paolo Pasolini, la stessa che va accumulando enormi guadagni sulla pelle di chi accetta di farsi spennare).
Oggi però siamo quasi al dunque, stiamo arrivando “al momento Rol”, circa il 2025/2026: infatti, quando un paese che si definisce tale preferisce formare stranieri di paesi sottosviluppati, senza alcuna attinenza culturale con il proprio, per poi importarli strappandoli alle loro terre/famiglie solo per poter risparmiare qualche spicciolo negli stipendi pagati, bene, sappiate che tale paese è un paese finito, verrà sopraffatto a termine, solo questione ci tempo (vedasi oltre, titoli di giornale: in Friuli Venezia Giulia, feudo leghista, ndr). Più Immigrati, non più figli insomma….
Non fatevi dunque illusioni, ormai è tardi per porre rimedio a questa follia corto-termista.
A maggior ragione dopo che – lo abbiamo capito tutti – Stellantis ormai francese chiede direttamente al governo italiano di pagare per mantenere le sue fabbriche ex FCA aperte in Italia (a tal punto era meglio avere l’Alfa Romeo di proprietà dell’IRI a Pomigliano d’Arco, almeno ai tempi i soldi pagati dagli italiani con le tasse servivano per pagare direttamente gli stipendi dei locali italici, non per contribuire alla ricchezza di azionisti stranieri, visto che Stellantis, gruppo Peugeot, è azienda straniera pure partecipata dallo Stato francese, sotto, ndr).
E’ dunque arrivato il momento di ri-prendere in considerazione una vecchia proposta per fare aumentare la popolazione italiana a costo zero. Il motivo è duplice: da una parte, per dare uno spunto propositivo ad un governo a trazione Meloni-Crosetto che ancora riteniamo il migliore, relativamente parlando, dal 2011.
Dall’altra, per ben inquadrare il tradimento leghista, ricordatevene quando andrete a votare per le elezioni EUropee.
Buona lettura
MD
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Proposta per aumentare di 1 milione le nascite di ITALIANI in 5 anni: usare le sovvenzioni oggi date ai migranti come bonus bebè per i residenti!
Ho avuto un grande maestro americano la cui sapienza e pragmatismo possono essere riassunti in un semplice acronimo: KISS. Che non è baciare ma Keep It Simple (voi mi direte che manca una S, ma se non siete Stupidi capite perchè mi sono fermato).
Or dunque, per scherzo ho parlato con mio figlio che ha meno di 10 anni del problema italico, ossia che non si fanno più figli, soprattutto – mia opinione – per colpa della crisi e del fatto che i residenti mediamente non se lo possono permettere. Ho ricevuto una risposta disarmante che, una volta elaborata, mi è sembrata tanto semplice quanto rivoluzionaria: dare soldi agli italiani per fare figli o, riletta, i soldi che oggi si danno ai migranti, non un euro in più, che vengano usati per fare in modo che gli italiani facciano più figli.
Elaboriamo: oggi base ISTAT l’Italia ha nascite per circa 473.438 bambini (2016), oltre 12 mila in meno rispetto al 2015. Nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità (secondo chi scrive – o anche base logica se volete – il motivo dipende dalla crisi irrisolta di 9 anni fa soprattutto a seguito della inutile ed ani nefasta austerità euroimposta, ndr). Parimenti Roma spende per i migranti poco meno di 5 miliardi di euro annui (nel DEF vengono indicati fino a 4.6 mld di Euro per il 2017, ma temo che saranno molti di più). Or dunque, conto della serva, se noi oggi usassimo tali ca. 5 miliardi scarsi di euro destinati ai migranti dall’Africa – a botte di 32 euro al giorno – per aiutare gli italiani a far figli [invece che versare soldi a migranti che nell’arco di pochi anni in larga parte si trasferiranno in EUropa, dopo aver goduto di sovvenzioni italiane per il sobrio ammontare appunto di 32 euro al giorno, ndr] potremmo realmente pensare di incrementare il numero di residenti italiani di 1 milione nei prossimi 5 anni.
E, notasi, A COSTO ZERO.
Ad esempio dando circa 7500 euro ad ogni italiano che fa un figlio. Se cosi facendo si dovessero – come penso – incrementare i circa 500 mila nati annuali scarsi del 2016 a 750 mila per una durata continuativa di 5 anni avremmo 1 milione di residenti bambini in più in Italia, al costo massimo di ca. 5 mld di euro annui, ossia la stessa cifra che oggi si spende per i migranti africani. Sono pronto a scommettere che con tali incentivi molti italiani o affini sarebbero davvero incentivati a fare figli. E parlo di gente locale, ovvero sia di concittadini che di stranieri entrambi già ivi residenti, ovviando dunque agli innegabili – e costosi – problemi di adattamento.
Inoltre, tecnicismo, l’ammontare di cui alla nostra proposta (chiamiamolo contributo alla natalità Italiana, CNI) dovrebbe essere erogato in contanti e versato sul conto corrente bancario dei cittadini, senza ulteriori adempimenti e complessità: 5000 euro subito ed il resto in quote annuali pagate trimestralmente e suddivise equamente nei prossimi 5 anni. Notasi, tale bonus dovrebbe essere erogato dall’INPS ad un’unica condizione: restare in Italia per i prossimi 10 anni. Nel caso ci fosse emigrazione della famiglia percettrice del bonus l’ammontare già erogato dallo Stato entro la durata prefissata verrebbe prelevato dal conto previdenziale INPS o affini della famiglia, in parti uguali tra mamma e papà. In aggiunga ad altre forme di confisca in caso tale strada non fosse praticabile (…).
Come voi capite tale soluzione permetterebbe di incentivare in modo abbastanza sensibile le nascite senza spese aggiuntive per i conti pubblici ovvero per la cittadinanza.
I vantaggi sarebbero enormi: prima di tutto si eviterebbe di spendere una quantità enorme di denaro per integrare stranieri che nulla hanno a che vede con la cultura italiana. In secundis, si eviterebbe di importare malavita in Italia, memento quella nigeriana. In ultimo, si eviterebbero le spese di soccorso in mare potendo occupare militari e forze dell’ordine in attività più produttive.
Chiaro, chi oggi guadagna dall’accoglienza ai migranti andrebbe in malora. E guarda caso parlo delle cooperative rosse legate al PD ed a Poletti & Co. più che a Renzi, rappresentando il vero ostacolo al cambiamento dello status quo (…).
E qui bisognerebbe davvero comprendere perchè le sinistre spingano con tanta foga per l’accoglienza ai migranti “ a tutti i costi”: non è perchè le elites di sinistra guadagnano – tantissimo – con i disperati in arrivo? Non dimenticatevi che Carminati e Buzzi, assieme al PD romano, sono stati alla base degli arresti degli ultimi 5 anni a Roma in relazione all’affaire Mafia Capitale. Che non sia mai che gli italiani, anche se in ritardo, possano realizzare che i migranti non servono agli interessi del Paese ma solo a quelli (personali) dei soliti noti [di sinistra?].
In realtà esiste un terzo atout legato ai migranti, in grado di indirettamente dimostrare che le politiche attuali pro-migranti sono in perfetto contrasto con gli interessi nazionali con il fine di destabilizzare l’Italia a termine, introducendo migranti che non hanno nessuna cultura italica né spirito di corpo nazionale. Ad esempio, un tedesco o un francese che volessero destabilizzare alla radice il paese con il fine di impadronirsi delle sue ricchezze più avanti sarebbero più che felici di tale epilogo: dunque, Parigi e Berlino – in veste Europea – possono oggi auspicare un’invasione di disperati verso l’Italia con tale recondito fine?
La domanda viene spontanea: non è che il fine EUropeo sia proprio questo, destabilizzare il paese? Forse è per questa ragione che le ONG EUropee spingono per sversare disperati sulle coste nazionali…
Vedremo. In ogni caso la nostra proposta è quella sopra riportata, che oltretutto sarebbe a budget invariato rispetto ai conti attuali, con il vantaggio di favorire ed anzi aiutare gli italiani a sbarcare il lunario ossia sostenendo i consumi interni. Mi domando se sia possibile che – in un prossimo futuro – chi non dovesse voler prendere in considerazione tale proposta possa essere tacciato di tradimento degli interessi nazionali.
MD
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