Purtroppo…
“Il mondo può andare in pezzi ma l’italiano medio, interessato solo ed esclusivamente a pararsi il didietro e a salvaguardare il proprio orticello, sguazza nel menefreghismo e nel ‘tornacontismo’ che accetta ogni compromesso. Incapace di ogni ideale, strafottente di ogni valore” (thanks to: Il Rabdomante).
In tale contesto inutile sperare che l’Italiano sub-medio capisca le implicazioni delle parole del ministro tedesco Wissing sull’argomento (LINK).
Ci provo però qui, già sapendo l’ignoranza magna con cui mi troverò a confrontarmi: il processo dei combustibili sintetici era quello Fischer-Tropsch, di era nazista, quando l’embargo anglo costringeva Berlino a produrre i combustibili dal carbone. Con un processo inquinantissimo.
Oggi, in epoca di green, a Wissing continua a non importare assolutamente nulla dell’ecologia, basta che ci sia il tornaconto per il suo paese. Dunque, visto che si sa che la sfida anglo (area del mondo che tuttora controlla il petrolio) vs. ex nazisti è lì lì per partire, inutile cercare ragioni logiche, ci sono solo interessi: tradotto, la Germania NON vuole più comprare petrolio in dollari.
L’obiettivo di Wissing è questo.
E’ dunque partito l’attacco al dollaro, con l’Ucraina: post Omicron, che ha distrutto la propaganda pro-vaccino e pro-lockdown, facendo decollare l’inflazione in EU. Variante chiaramente di origine anglo, utilissima per far – ripeto – decollare l’inflazione.
Ecco dunque puntuale la guerra in Ucraina, prima che l’Europa implodesse sotto il peso inflattivo.
Un caso? Non penso…
Anzi, così potranno dare la colpa ad altro, oggi, per l’inflazione. Anzi, così eviteranno le elezioni in Francia ed Italia, il prossimo anno, nell’emergenza (le elezioni non si faranno, prendete nota).
Quello che non riuscite ancora a intravedere è che è in corso la continuazione della WWII, con 77 anni di ritardo, nazisti contro resto del mondo. Nazisti che hanno nel mentre “infettato” la East Coast, senza trovare questa volta un Roosevelt in grado di sbaragliare i loro piani.
(Ed infatti proprio in queste ore in Estonia arrivano gli inglesi, dirimpetto al North Stream, casomai ci fosse da farlo saltare per aria….)
Sta di fatto che oggi le carte sono molto più rimescolate di allora, nessuno si dichiara apertamente.
Certo che l’unità di intenti anti-anglo è ampia: Russia, Cina, EU franco-tedesca, Iran, sono oggi tutti allineati negli interessi anti-anglo.
Il messaggio del ministro tedesco sopra è dirimente, nella sua follia.
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Cosa aspettarsi dopo? Una guerra, una sfida aperta, vecchia maniera. Con, da una parte, la NATO o quel che ne resta. Dall’altra la coalizione anti-anglo sopra indicata. Su tutto, il trapasso della regina Elisabetta: si dice che le spinte per far accadere qualcosa di simile a quanto accadde a Trump durante la nomina dell’ultimo Justice USA, che costrinse Trump al Reed per settimane, si sono moltiplicate nelle scorse settimane.
Vedremo che succederà.
Per intanto io farei attenzione, molta attenzione, al fronte NATO turco, il prossimo ad esplodere: le navi russe continuano a stazionare a meno di un giorno di navigazione da Rodi e Kos, pronte a sfidare un blocco al Mar Nero. Magari travestito da invasione alle isole greche.
In ultimo, davvero solo due righe per l’Italia: in breve, è cd. fottuta. Con politici incapaci ed anzi corrotti, con Draghi che ha svenduto Roma alla Francia. E con figure di sterco allo stato puro, da Zelensky che bacchetta Draghi perchè chè non si fa trovare (che pretendevate dal vile affarista…). A Di Maio che viene annunciato vada in giro da ministro in realtà per fare turismo gastronomico (da Lavrov). Anzi, da ex bibbittaro, quale sempre è e sarà.
Inutile dunque avere alcuna speranza per la penisola.
MD
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Image: thanks to Chris LeBoutillier https://unsplash.com/photos/TUJud0AWAPI@chrisleboutillier