Redazione: l’articolo è tratto da un sito notoriamente di parte russa.
E’ importante per quello che dice espressamente (drammatica la pubblicazione di una parte della cronologia verso la 3° GM, pubblicata da un organo semiufficiale del Governo Indiano) e anche per quello che lascia intendere.
Contestiamo, però, che la Russia possa accettare un ruolo di potenza regionale subordinata alla Cina e, quindi, pensiamo più che altro al tentativo di “nascondere la mano”.
Cartina al tornasole potrebbe essere l’accettazione del ruolo del G20 nelle vicende afgane, oppure la spinta verso la Shanghai Cooperation Organization.
Intrigante la posizione di George Soros e quindi di Davos. Li avevamo lasciati sponsor di Xi e ora li ritroviamo sulle barricate.
Ennesimo episodio di una storia davvero difficile da interpretare — che rafforza la nostra convinzione che ci siano molte altre cose ancora nascoste.
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Sintesi estratta da What Does It Mean
Il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, in relazione alla delirante dichiarazione del Presidente Joe Biden, ha detto che: “Francamente, se Biden pensa che consegnare l’Afghanistan ai Talebani sia una strategia lungimirante, allora il peggio deve ancora venire”.
A Biden si è aggiunta Nancy Pelosi, che ha dichiarato: “La priorità numero uno in Afghanistan dev’essere la parità di genere”.
Anche il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti si è unito al delirio, chiedendo che il nuovo Governo afgano sia “unito, inclusivo e rappresentativo … anche con la piena e significativa partecipazione delle donne”.
Pacifico sostenere che i Talebani istituiranno politiche di “uguaglianza di genere” e permetteranno la “significativa partecipazione delle donne” nel loro Governo il giorno dopo che alcuni alleati americani — ad esempio l’Arabia Saudita, il Kuwait e le Monarchie del Golfo — faranno anch’essi la stessa cosa.
E’ poi intervenuto il Vice Ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, che ha condannato Stati Uniti e Unione Europea per aver definito la Russia come una minaccia, per il suo ruolo in Afghanistan: “È molto facile tornare a casa e dichiarare che la Russia sia una minaccia … Hanno fatto del loro meglio e il resto lo conoscete … Le bare stanno arrivando … Un trilione di dollari è stato appena sprecato”.
Il Presidente finlandese Sauli Niinistö, con notevole onestà, ha ammesso che: ” … è molto difficile introdurre un pensiero e una struttura sociale completamente nuovi in un altro Paese … Ci vogliono molte generazioni”.
Ma la cosa più importante è che i membri del Consiglio di Sicurezza russo stanno discutendo su un articolo appena pubblicato dal Times of India — per qualche verso “quotidiano ufficiale” del Governo indiano — intitolato “Potenziale Scenario per una terza Guerra Mondiale“, in cui delinea una cronologia molto credibile di quello che potrebbe seguire alla presa dell’Afghanistan e, in particolare, a come quest’evento riallineerà le grandi potenze del mondo.
Ecco qualche punto:
24 gennaio 2022: Il Ministro della Difesa cinese, il generale Wei Fenghe, viene avvistato in Afghanistan con un abito civile e accompagnato da una dozzina di membri anziani dei talebani. Nella foto si vede anche Miguel Díaz-Canel, Presidente di Cuba [probabile l’interesse per le infrastrutture sanitarie di Cuba, ndt]. La Cina offre vaccini Covid ai talebani.
2 marzo 2022: L’Occidente si sveglia alla notizia che gli Stati Uniti hanno cominciato a colpire le strutture nordcoreane dopo un provocatorio lancio di missili da parte del regime di Kim Jong Un, erroneamente considerato come un attacco contro le portaerei statunitensi di stanza nelle acque coreane. Lo stesso giorno, l’Esercito Popolare di Liberazione Cinese ha condotto una serie di massicce esercitazioni vicino al Kashmir, dove erano stazionati i droni degli Stati Uniti.
4 marzo 2022: i satelliti individuano alcuni medici cinesi che accompagnano l’Esercito Popolare cinese di Liberazione. Gli esperti sospettano che un nuovo virus possa essere in arrivo. La guerra è inevitabile in più di una forma.
Il popolo americano non si rende conto che le vicende dell’Afghanistan avranno profonde implicazioni per il mondo intero, in particolare perché sta spingendo gli Stati Uniti e la Cina verso una guerra totale — la cui effettiva dichiarazione fu fatta dal defunto statista Deng Xiaoping, che è conosciuto come l'”Architetto della Cina moderna”.
Il 10 aprile 1974, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dichiarò al mondo intero: “Se un giorno la Cina dovesse cambiare colore e trasformarsi in una superpotenza … se anche lei dovesse trasformarsi in un tiranno e sottomettere gli altri Paesi alla sua prepotenza, aggressione e sfruttamento … i popoli del mondo intero dovrebbero smascherarla e rovesciare quel regime in collaborazione con lo stesso popolo cinese”.
Anche il “burattinaio” globalista americano, George Soros, ha usato l’avvertimento di Deng Xiaoping per dichiarare guerra alla Cina, con una lettera aperta pubblicata dal Wall Street Journal il 13 agosto, dal titolo “La dittatura di Xi Jinping minaccia lo Stato cinese“.
Ha affermato che: “Considero il signor Xi il più pericoloso nemico delle società aperte nel mondo. Egli soffre di diverse incoerenze che riducono notevolmente la coesione e l’efficacia della sua leadership. C’è un conflitto fra le sue convinzioni e le sue azioni, che si sono pienamente rivelate nel contesto del crescente conflitto fra gli Stati Uniti e la Cina”.
Al centro di questo conflitto c’è la realtà costituita da due nazioni con sistemi di governo diametralmente opposti.
Gli Stati Uniti rappresentano una società democratica e aperta in cui il ruolo del governo è quello di proteggere la libertà dell’individuo.
Il signor Xi, invece, crede che Mao Zedong abbia inventato una forma superiore di organizzazione, che sta facendo di tutto per portare avanti — una società totalitaria, chiusa, in cui l’individuo è subordinato a uno Stato gestito dal Partito unico.
A suo parere, questo sistema è superiore perché più disciplinato, più forte e, quindi, destinato a prevalere.
Di conseguenza, le relazioni fra la Cina e gli Stati Uniti si stanno rapidamente deteriorando e possono portare alla guerra.
Il signor Xi ha chiarito che intende prendere possesso di Taiwan entro il prossimo decennio e sta aumentando, di conseguenza, la capacità militare della Cina.
Xi Jinping ha dedicato la sua vita ad annullare l’influenza di Deng sulla politica cinese. La sua personale animosità verso il vecchio leader ha giocato un ruolo importante, ma ci sono stati anche altri fattori.
Egli è intensamente nazionalista e vuole che la Cina diventi la potenza dominante del mondo.
È anche convinto che il Partito Comunista Cinese debba essere un Partito leninista, disposto a usare il suo potere politico e militare per imporre la sua volontà.
Per prevalere, il signor Xi si è trasformato in un dittatore che impone la sua volontà al Partito e quindi alla società cinese. Dopo il “giuramento di fedeltà” al Partito, il Comitato Permanente del Politburo deve giurarla anche a lui personalmente.
Xi è impegnato in una campagna sistematica per rimuovere o neutralizzare le persone che hanno accumulato un qualche capitale.
La sua ultima vittima è Sun Dawu, un allevatore di maiali miliardario molto apprezzato dai lavoratori per le sue politiche sociali: è stato condannato a 18 anni di prigione e convinto a “donare” la maggior parte della sua ricchezza in beneficenza.
Vuole portare i creatori di ricchezza sotto il controllo dello Stato monopartitico. Nelle grandi aziende private ha reintrodotto la struttura a doppia gestione che era in gran parte decaduta durante l’”epoca delle riforme” di Deng.
Questo crea un incentivo perverso a non innovare, ma ad aspettare le istruzioni delle autorità superiori.
I membri del Consiglio di Sicurezza russo hanno notato che il principale Consigliere di Biden sulla Cina (Rush Doshi), si è unito all’attacco di Soros attraverso il suo libro “The Long Game: China’s Grand Strategy to Displace American Order”.
Secondo Doshi, la crisi finanziaria ha cambiato le valutazioni della Cina sul potere degli Stati Uniti:
“La leadership del Partito Comunista Cinese ha creduto che fosse arrivato il momento giusto per andare oltre il tentativo di ridurre il potere americano, costruendo le basi per la propria egemonia regionale, propedeutica a quella globale.
Il relativo declino del potere degli Stati Uniti e la svolta verso le problematiche interne, secondo Pechino, hanno distolto l’attenzione di Washington dal tentativo cinese di porre le basi per un nuovo ordine sino-centrico”.
Doshi continua richiamando l’attenzione su un’affermazione che il PCC sta usando con notevole frequenza: “… grandi cambiamenti mai visti in un secolo”.
La leadership cinese crede di dover ‘incoraggiare’ il ritiro americano dal mondo, minando l’egemonia finanziaria degli Stati Uniti e diventando il leader globale nelle produzioni avanzate e nelle emergenti tecnologie-chiave.
Mettendo in campo, da ultimo, un esercito in grado di operare su scala globale.
Militarmente, la Cina si è concentrata sul dispiegamento di nuove capacità militari asimmetriche — come sottomarini e missili — in grado di sfidare direttamente la capacità dell’esercito statunitense di operare nella regione.
Il Consiglio di Sicurezza russo ha notato che sia Soros che Doshi, nei loro attacchi alla Cina, non riescono a cogliere appieno le implicazioni del “Nuovo Grande Gioco” in Asia Centrale.
In particolare perché è di nuovo in discussione la “Linea Durand”, il confine artificiale fissato dalla potenza coloniale britannica nel 1893 per dividere l’Afghanistan e il Pakistan — ma, in realtà, per separare i popoli tribali Pashtun.
Oltre 5 milioni vivono nelle “Aree Tribali Amministrate Federalmente” del Pakistan, altri 20 milioni in Afghanistan … e sono tutti ferocemente fedeli ai Talebani.
Con questa realtà davanti agli occhi, è importante la lettera aperta del Primo Ministro pakistano Imran Khan, pubblicata sul Washington Post il 13 agosto: “Il Pakistan è pronto a essere un partner di pace in Afghanistan, ma non ospiterà basi statunitensi“.
Ha ricordato ai responsabili della politica estera americana che:
“Ci sono più di 3 milioni di rifugiati afghani nel nostro Paese. In passato, il Pakistan ha commesso un errore scegliendo fra le parti afghane in guerra, ma abbiamo imparato da quell’esperienza.
Non abbiamo preferenze e lavoreremo con qualsiasi Governo goda della fiducia del popolo afgano. La storia dimostra che l’Afghanistan non può essere controllato dall’esterno.
Il nostro Paese ha sofferto molto a causa delle guerra. Più di 70.000 pakistani sono stati uccisi.
Gli Stati Uniti ci hanno dato aiuti per 20 miliardi di dollari, ma le perdite per l’economia pakistana hanno superato i 150 miliardi di dollari.
Il turismo e gli investimenti si sono prosciugati.
Dopo essersi unito allo sforzo degli Stati Uniti, il Pakistan è stato preso di mira da gruppi terroristi come ad esempio il Tehreek-e-Taliban.
Gli attacchi dei droni statunitensi, contro l’uso dei quali avevamo messo in guardia, non solo non hanno vinto la guerra, ma hanno generato odio verso gli americani, ingrossando le fila dei gruppi terroristici contro entrambi i nostri Paesi.
Nonostante avessimo sempre sostenuto che non c’era una soluzione militare per l’Afghanistan, gli Stati Uniti hanno fatto pressione perché inviassimo le nostre truppe nelle aree tribali semiautonome confinanti, nella falsa aspettativa di metter fine all’insurrezione.
Non è stato così. Non solo, metà della popolazione delle aree tribali è migrata — un milione di persone solo nel Waziristan settentrionale — con miliardi di dollari di danni e interi villaggi distrutti.
Inoltre, gli attacchi suicidi contro l’esercito pakistano hanno ucciso molti più soldati di quanti gli Stati Uniti ne abbiano perso in Afghanistan e in Iraq messi assieme. Nella sola provincia di Khyber Pakhtunkhwa 500 poliziotti pakistani sono stati uccisi”.
Da rilevare, però, che leader afgani miseramente falliti, come i Presidenti Hamid Karzai e Ashraf Ghani, non sono stati imposti da Washington ma entusiasticamente designati dal Pakistan.
Il Consiglio di Sicurezza, inoltre, prende tristemente atto dello scenario di guerra globale per come l’ha ipotizzato una voce diretta del Governo Indiano [link sopra]:
20 ottobre 2021: Dopo due mesi d’imbarazzante silenzio, il mondo si sveglia con una notizia drammatica. Due armi nucleari tattiche sono sparite in Pakistan. Il satellite sospetta la classica rapina da parte dei Talebani. Gli Stati Uniti sono scioccati e costretti a reagire.
15 settembre 2021: La continua instabilità politica del Pakistan e un’economia “morente” portano a un colpo di stato. L’esercito prende il controllo di Islamabad. Gli Stati Uniti condannano l’atto e pianificano sanzioni che però non vengono attuate.
29 ottobre 2021: Il confine Pakistan-Afghanistan, controllato dai talebani pakistani da un lato e dai talebani afghani dall’altro, diventa una zona militare. Impossibilitati a parcheggiare i loro droni in Pakistan per cercare le armi nucleari che sono andate “perdute”, gli Stati Uniti stringono un accordo con l’India.
Per evitare che una tale catastrofe globale si verifichi, il Consiglio di Sicurezza sostiene che solo la SCO, Shanghai Cooperation Organization (comprende fra gli altri Russia, Cina, Pakistan e, dalla scorsa settimana, l’Iran) possa sostituire Stati Uniti e Nato come garanti della sicurezza.
Il ricorso alla SCO rappresenterebbe uno spostamento decisivo verso un ordine multipolare, in cui la Cina sostituisce gli Stati Uniti come paese-leader del mondo e la Russia si ritaglia un ruolo più limitato di potenza regionale.
In ogni caso, gli eventi di quest’agosto segneranno la fine di un’era. Sarebbe meglio per il mondo se Biden prestasse maggiore attenzione.
Dopo Saigon e Kabul, la terza “foto iconica” di elicotteri che portano persone in salvo potrebbe essere scattata non in qualche capitale straniera, ma all’interno degli Stati Uniti: a Washington DC.
La protesta del 6 gennaio dimostra che non si tratta di una prospettiva del tutto infondata.
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Consuetudine di questo sito, ogni passaggio è largamente referenziato. Per i link, si rimanda direttamente alla versione originale in lingua inglese.
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Link: https://www.whatdoesitmean.com/index3659.htm
Scelto e tradotto da Franco
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