• Chi siamo
  • Per chi vuole scrivere
  • Regole del blog
lunedì 16 Giugno 2025
Mittdolcino Home
  • Temi
    • Clima
    • Clima ed Economia
    • EUropa
    • Euro Crisis
    • USA
    • Attualità
    • Analisi e Studi
    • Crisi
    • Geopolitica
    • Conti pubblici
    • Dati regionali
  • Dal mondo
    • Rassegna stampa
    • Video
  • Generale
  • Noi sui social…
    • Canale Telegram
    • Twitter
  • Per chi vuole scrivere
  • Noi su Youtube
  • Noi su Rumble
No Result
View All Result
  • Temi
    • Clima
    • Clima ed Economia
    • EUropa
    • Euro Crisis
    • USA
    • Attualità
    • Analisi e Studi
    • Crisi
    • Geopolitica
    • Conti pubblici
    • Dati regionali
  • Dal mondo
    • Rassegna stampa
    • Video
  • Generale
  • Noi sui social…
    • Canale Telegram
    • Twitter
  • Per chi vuole scrivere
  • Noi su Youtube
  • Noi su Rumble
No Result
View All Result
Mittdolcino Home
No Result
View All Result

Home » Due brevi storie di Natale, apparentemente sconnesse fra loro

Due brevi storie di Natale, apparentemente sconnesse fra loro

Franco Leaf by Franco Leaf
6 Aprile 2022
in Generale
- Leggere Disclaimer in fondo pagina
10
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Affrontiamo brevissimamente due temi. La desacralizzazione del Natale che, al di là del fatto religioso, è una festa di popolo, e la solitudine dell’uomo privato della sua socialità — e quindi anche del Natale.

*****

Via la mangiatoia — Il Presepe del Vaticano è una delusione totale

R. Emmett Tyrrell per The American Spectator

È Natale. I cittadini escono dalle Chiese e, se sono fortunati, da alcuni luoghi pubblici ispirati al Presepe.

Ho passato il sabato nelle campagne del nord della Virginia e ne ho visti non solo davanti a Chiese e luoghi pubblici, ma anche davanti alle case — molte, molte case private.

C’erano altrettanti Presepi anche davanti alle case di Strasburg e Winchester, visibili assieme alle insegne, alle bandiere e alle testimonianze di Trump.

Queste famiglie del nord della Virginia hanno non solo un forte spirito natalizio, ma anche un forte spirito civico che va a valanga in direzione di Donald Trump.

I Presepi che ho visto questo fine settimana sono stati creati per ispirare la gente in un anno che in sé non è stato molto stimolante.

Molte statue sono state abbattute e le rivolte hanno reso pericolose le nostre città, con i titoli dei giornali che parlano di crimini orribili.

A San Francisco hanno ribattezzato finanche gli edifici pubblici e le scuole.

Una di queste prendeva il nome da Abraham Lincoln, il Presidente che ha liberato gli schiavi e ha combattuto una guerra sanguinosa per preservare l’Unione.

Sì, proprio quell’Abraham Lincoln!

Che cos’ha San Francisco contro l’Unione e contro la liberazione delle persone che vivevano in schiavitù?

Ma torniamo al Presepe, che è famoso in tutto il mondo. Quello visto in Vaticano, però, è preoccupante.

In quelli della Virginia settentrionale non c’è niente che possa stupire.

Ma, se è questo l’effetto che state cercando, allora dovreste andare in Vaticano, la casa di Papa Francesco.

Noi americani portiamo i nostri figli a vedere le rappresentazioni di Gesù Bambino adagiato in un fienile, mentre dorme in una mangiatoia perché sua madre Maria e suo padre Giuseppe avevano scoperto che non c’era posto per loro nella locanda del paese.

I pastori vengono nel fienile per vedere il bambino. Tre saggi seguono una stella per portargli dei doni.

Il Presepe è famoso in tutto il mondo, ma quello rappresentato in Vaticano è preoccupante.

Papa Francesco è un Papa moderno, forse il primo e, si spera, anche l’ultimo.

Sembra assecondare la convinzione estetica moderna che la rappresentazione artistica delle cose debba “far pensare”.

E il modo migliore per far pensare le persone è dar loro un pugno in pancia, scuoterle fino al cuore e far loro sanguinare il naso.

Il Presepe del Papa, collocato in piazza San Pietro, dovrebbe essere proprio questo, una specie di pugno nello stomaco.

In realtà, si tratta solo di una collezione incoerente di cianfrusaglie: un tizio vestito da astronauta, 52 pezzi di ceramica sparsi in giro e, come dice il New York Times:

“Due figure enigmatiche e totemiche stanno in piedi al centro della piattaforma. Una di queste regge uno scudo e una lancia decorativa e ha sulla testa quello che sembra un calderone rovesciato, scolpito come uno Jack-O-Lantern di Halloween”.

Come ho detto, una collezione incoerente di cianfrusaglie che non mi ha fatto per niente pensare.

La collezione di cianfrusaglie del Papa è in effetti molto controversa.

Duncan Stroik, Professore della Scuola di Architettura dell’Università di Notre Dame, ha detto: “Un ritratto scioccante … Non particolarmente evocativo dell’Incarnazione che gran parte del mondo celebra questo mese”.

Ma c’è stata anche la valutazione del Diacono Keith Fournier della Diocesi di Richmond, in Virginia, che ha detto: “È veramente brutto. Che tristezza. La Chiesa cattolica ha un’arte così bella. Questo nostro mondo sempre più brutto è affamato di bellezza. Perché è stata fatta questa scelta?”.

A me, francamente, è piaciuta l’osservazione del New York Post: “Se fosse stata una commedia di Broadway, probabilmente avrebbe chiuso la sera stessa dell’apertura”.

Il nostro primo Papa moderno è venuto in soccorso: “L’Albero di Natale e il Presepe sono segni di speranza, soprattutto in questo momento difficile. Cerchiamo di non fermarci al segno, ma di arrivare al significato”.

E questo è appunto il problema, Santo Padre. Non c’è alcun significato in quelle cianfrusaglie.

Gran parte del mondo trova un senso nel bambino adagiato in una mangiatoia, che poi è cresciuto per diffondere il suo messaggio e per dare la sua vita all’umanità.

Il primo Papa moderno, in ogni suo pubblico discorso, assume sempre più l’aria di un politico liberal.

Non è certo il Papa del popolo, come gli piace pensare. È il Papa della moda.

Ed è solo una questione di tempo prima che anche lui passi di moda e, dopo, preghiamo perché arrivi un vero Papa.

*****

La fine dei riti, la fine dell’uomo

Riccardo Paccosi per Arianna Editrice

Il mondo “sostenibile” che si sta materializzando sotto i nostri occhi reca in sé la fine delle danze, la fine dei canti corali, la fine delle sale cinematografiche, la fine dei teatri, la fine dei concerti rock.

Ma anche la fine delle feste religiose, la fine delle sagre di paese, la fine del turismo di massa, la fine delle ritualità sportive.

E così, anch’esso reca in sé l’interdizione dei funerali in determinati luoghi e periodi, il crollo quantitativo dei battesimi, il calo esponenziale dei matrimoni, il diradarsi dei raduni famigliari nelle festività.

Qualunque elemento rituale, ludico o artistico-culturale che possa svolgere funzione di collegamento tra il singolo e la collettività, cessa di esistere.

Le arti abdicano dal loro ruolo di celebrazione collettiva della pólis per adeguarsi, senza porre resistenza alcuna, a un destino di fruizione esclusivamente individuale e domestica.

Menzionando il rapporto fra arti e pólis, si ricorda come la nascita delle prime discenda da quella culminazione della sfera collettiva che sono i riti.

Sacrificale, stagionale, propiziatoria o apotropaica che sia, la dimensione rituale rappresenta da sempre — come argomentato da Durkheim, da Malinowski, da Frazer e da insomma ampia parte dell’antropologia — il principio originario e fondativo della comunità e del contratto sociale.

Ma non soltanto il rito realizza il riconoscersi di ogni singolo uomo nel rapporto con la propria collettività: esso realizza, altresì e specularmente, il riconoscersi della specie umana nel rapporto con l’universo.

L’esistenza finita e mortale dell’uomo, infatti, al cospetto della sostanza infinita della natura e del cosmo circostanti, si ritrova in quella che Ernesto De Martino definisce crisi di presenza.

I riti rispondono dunque a tale crisi e la trasmutano in consapevolezza della relazione, generando così senso e sentimento di legame fra specie umana e cosmo.

Questa coscienza di un universo esteriore a sé, e la celebrazione rituale e collettiva di tale consapevolezza, caratterizzano la specie umana da molto prima della scoperta della ruota.

Da questo punto di vista, allora, possiamo affermare che la società del distanziamento permanente, annichilendo ogni forma rituale collettiva, stia alienando l’uomo dal senso e dal sentimento del proprio legame con gli altri uomini nonché del proprio legame con la natura e il cosmo circostanti.

In conseguenza di ciò, possiamo concludere che la società del distanziamento stia altresì alienando l’uomo da ciò che lo definisce come specie nonché da tutto ciò che sia inscrivibile entro la categoria di umanità.

*****

Link 1° articolo: https://spectator.org/nativity-scene-pope-francis-vatican/

Link 2° articolo: https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-fine-dei-riti-la-fine-dell-uomo

Scelti e pubblicati da Franco

*****

Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

Previous Post

La privatizzazione delle elezioni americane

Next Post

All Over entro Natale? Boris chiama gli eurocrati per definire l’affare. Farage avverte: “E’ una Brexit in name only”.

Related Posts

La Francia verso il suo governo Monti?
Fallimenti di Parigi

La Francia verso il suo governo Monti?

by RobertoX
9 Luglio 2024
0

Il giorno dopo la “sorpresa” dei risultati delle elezioni, in Francia si comincia a fare i conti con la realtà...

Read moreDetails
L’era delle pandemie da 5G

L’era delle pandemie da 5G

3 Giugno 2024
La stampa in italiano e la BUGIA del bagno di sangue suppostamente annunciato da Trump: il nazismo è tornato

La stampa in italiano e la BUGIA del bagno di sangue suppostamente annunciato da Trump: il nazismo è tornato

18 Marzo 2024
Siamo in guerra a nostra insaputa?

Siamo in guerra a nostra insaputa?

11 Marzo 2024
La Religione Dei Globalisti

La Religione Dei Globalisti

27 Febbraio 2024
Lettera da un vaccinato

Lettera da un vaccinato

22 Gennaio 2024
Next Post

All Over entro Natale? Boris chiama gli eurocrati per definire l'affare. Farage avverte: “E’ una Brexit in name only”.

[mc4wp_form id=”52210″]

Sezioni

  • Analisi e Studi
  • Attacco all'Italia?
  • Attualità
  • Censura
  • Chiesa e Potere
  • Clima
  • Clima ed Economia
  • Colonialismo EU/corruzione di Bruxelles
  • Colonialismo francese del III. millennio
  • Conti pubblici
  • COVID-Sars
  • Crisi
  • Crisi del globalismo
  • Crisi Italia
  • Dal mondo
  • Davos vs. Adam Smith
  • Davos vs. WeThePeople
  • Depressione Inflattiva
  • Depressione Inflattiva in EU
  • DEXIT
  • Disuglianze
  • Disuguaglianze
  • Energia
  • Estero
  • EU e nazismo
  • Eugenetica
  • Euro
  • Euro Crisis
  • EUropa
  • Fallimenti di Parigi
  • Fallimenti sanitari e pianificazione demografica
  • Fallimenti sanitari e pianificzione demografica
  • Fine degli Imperi ex-coloniali
  • Fine del Sovranismo
  • Fine dell'EU post Brexit
  • FINE DELL’EU E DELL’EURO
  • Generale
  • Geopolitica
  • Germania
  • Golpe in EU?
  • Grafico
  • Grandi Opere
  • Guerra in Medio Oriente
  • Guest Post
  • Immigrazione
  • Inflazione
  • Inhouse
  • Interviste esclusive
  • ITALEXIT
  • Italia come l'Argentina
  • L'Italia che si rompe
  • La Francia vuole colonizzare l'Italia
  • Lega Badoglio
  • Magistratura e Politica
  • Massoneria
  • Mediterraneo
  • Mediterraneo e Libya
  • Mercati
  • Miseria con l'euro
  • Moderno Totalitarismo
  • Neocolonialismo
  • Neocolonialismo Europeo
  • Nepotismo
  • Nota tecnica
  • Parigi conquista l'Italia
  • Post-sovranismo
  • Povertà
  • Previdenza e Conti Pubblici
  • RASSEGNA ECONOMICA
  • Rassegna stampa
  • Restaurazione neofeudale in Europa
  • Rinascita del nazismo
  • Salute
  • Scienza Applicata ed Economia
  • Sfida a Davos
  • Sfida EU-cinese all’America
  • Società
  • Sport e Potere
  • Stato
  • Stato ed Istituzioni
  • Temi
  • Totalitarismo
  • USA
  • Video
  • WWIII

Mittdolcino.com

  • About
  • Chi siamo
  • Cookie Policy
  • Per chi vuole scrivere
  • Privacy Policy
  • Regole del blog




Sezioni

  • Analisi e Studi
  • Attacco all'Italia?
  • Attualità
  • Censura
  • Chiesa e Potere
  • Clima
  • Clima ed Economia
  • Colonialismo EU/corruzione di Bruxelles
  • Colonialismo francese del III. millennio
  • Conti pubblici
  • COVID-Sars
  • Crisi
  • Crisi del globalismo
  • Crisi Italia
  • Dal mondo
  • Davos vs. Adam Smith
  • Davos vs. WeThePeople
  • Depressione Inflattiva
  • Depressione Inflattiva in EU
  • DEXIT
  • Disuglianze
  • Disuguaglianze
  • Energia
  • Estero
  • EU e nazismo
  • Eugenetica
  • Euro
  • Euro Crisis
  • EUropa
  • Fallimenti di Parigi
  • Fallimenti sanitari e pianificazione demografica
  • Fallimenti sanitari e pianificzione demografica
  • Fine degli Imperi ex-coloniali
  • Fine del Sovranismo
  • Fine dell'EU post Brexit
  • FINE DELL’EU E DELL’EURO
  • Generale
  • Geopolitica
  • Germania
  • Golpe in EU?
  • Grafico
  • Grandi Opere
  • Guerra in Medio Oriente
  • Guest Post
  • Immigrazione
  • Inflazione
  • Inhouse
  • Interviste esclusive
  • ITALEXIT
  • Italia come l'Argentina
  • L'Italia che si rompe
  • La Francia vuole colonizzare l'Italia
  • Lega Badoglio
  • Magistratura e Politica
  • Massoneria
  • Mediterraneo
  • Mediterraneo e Libya
  • Mercati
  • Miseria con l'euro
  • Moderno Totalitarismo
  • Neocolonialismo
  • Neocolonialismo Europeo
  • Nepotismo
  • Nota tecnica
  • Parigi conquista l'Italia
  • Post-sovranismo
  • Povertà
  • Previdenza e Conti Pubblici
  • RASSEGNA ECONOMICA
  • Rassegna stampa
  • Restaurazione neofeudale in Europa
  • Rinascita del nazismo
  • Salute
  • Scienza Applicata ed Economia
  • Sfida a Davos
  • Sfida EU-cinese all’America
  • Società
  • Sport e Potere
  • Stato
  • Stato ed Istituzioni
  • Temi
  • Totalitarismo
  • USA
  • Video
  • WWIII

© 2021 MIttdolcino.com - Disclaimer: Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet (Google Image, links ecc.), oltre che – in generale – i contenuti,  per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

Questo sito nasce dall’esigenza di poter condividere analisi e strumenti di analisi indipendenti senza alcuna affiliazione politica o di sodalizio in ambito economico o, utilizzando una aggregazione precedente, sociologico. crediamo infatti che la libertà di analisi e di critica – solo se costruttiva – deve restare la base di ogni contraddittorio pubblico, sempre in buona fede. L’ambito vuole essere economico, con lo scopo di di analizzare la società con un metro appunto di valorizzazione economica e/o sociologica.

No Result
View All Result
  • Generale
  • Crisi Italia
  • Crisi del globalismo
  • Attacco all’Italia?
  • L’Italia che si rompe
  • Dal mondo
  • USA
  • Euro Crisis
  • Per chi vuole scrivere
  • Chi siamo
  • Regole del blog

© 2021 MIttdolcino.com - Disclaimer: Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet (Google Image, links ecc.), oltre che – in generale – i contenuti,  per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

Questo sito nasce dall’esigenza di poter condividere analisi e strumenti di analisi indipendenti senza alcuna affiliazione politica o di sodalizio in ambito economico o, utilizzando una aggregazione precedente, sociologico. crediamo infatti che la libertà di analisi e di critica – solo se costruttiva – deve restare la base di ogni contraddittorio pubblico, sempre in buona fede. L’ambito vuole essere economico, con lo scopo di di analizzare la società con un metro appunto di valorizzazione economica e/o sociologica.