Andrea Widburg per The American Thinker
C’è una crescente pressione sul Presidente Trump perché perdoni Julian Assange (che pubblicò informazioni “classificate” sulle nostre guerre in Iraq e Afghanistan e sulla corruzione dei Partiti) ed Edward Snowden (che rilasciò informazioni riservate sulla rete di spionaggio americana).
Entrambi causarono danni notevoli e danneggiarono molte persone innocenti.
Tuttavia, abbiamo appreso negli ultimi quattro anni che il Deep State, specialmente nella Comunità dell’Intelligence e nel Pentagono, è corrotto esattamente come loro avevano svelato.
Se avessimo appreso prima questa lezione l’America potrebbe trovarsi, oggi, in una situazione migliore.
Molti anni fa ebbi occasione di ascoltare il discorso di una mia amica, la brillante Mary Theroux dell’Independent Institute.
Fino a quel momento avevo sentito solo qualche banale giro di parole, da parte dell’Amministrazione Obama, su quello che avevano fatto Assange e Snowden.
Anche se non ho mai sostenuto né mai mi son fidato di Obama, credevo nei nostri sforzi bellici e nella necessità per il nostro Paese di avere un’adeguata capacità di spionaggio.
Il discorso di Mary mi aprì gli occhi.
Già allora lo spionaggio elettronico del Governo sui cittadini americani (ogni e-mail, ogni sms, ogni telefonata) era abnorme, anche se la sua portata era incomprensibile ai più (allora era in multipli di zettabytes)
Ma non era una questione solo di spionaggio, si trattava anche di una grave violazione del Quarto Emendamento, quello di essere liberi da perquisizioni e sequestri irragionevoli.
Altri dipendenti della NSA, prima di Snowden, avevano cercato di denunciare quello che stava succedendo.
Tuttavia, a differenza del falso informatore telefonico ucraino (le cui informazioni furono zelantemente protette anche quando le sue bugie avevano raggiunto la piena copertura mediatica — https://www.americanthinker.com/blog/2019/10/whistleblower_eric_ciaramella_is_this_the_best_theyve_got.html), il Governo di Obama aveva ferocemente perseguitato e messo a tacere quegli informatori.
La spettacolare fuga di notizie prodotta da Snowden ruppe l’impasse.
Quel database nelle mani dalla NSA significava che ogni volta che un cittadino si fosse trovato nel mirino del Governo, questo poteva passare in rassegna il materiale accumulato per trovare qualcosa, qualsiasi cosa, che potesse distruggerlo.
Ad esempio, questo è esattamente ciò che il Governo Obama e il Deep State fecero al Generale Flynn.
Come diceva il famigerato, sadico e stragista “capo della polizia” di Stalin, Lavrentiy Beria: “mostratemi l’uomo e io troverò il crimine”.
Noi americani abbiamo una rete di spionaggio che siede letteralmente su tutti i nostri dati — che potrebbero essere usati per criminalizzarci se il governo al potere non ci amasse.
A questo proposito, ricordatevi di quando molti felici sinistrorsi lanciarono appelli per distruggere chiunque avesse sostenuto Trump [ https://nypost.com/2020/11/06/aoc-facing-heat-for-wanting-to-archive-posts-by-trump-sycophants/ ].
Sia Assange che Snowden erano rimasti sconvolti dalla lenta trasformazione (dietro le quinte) degli Stati Uniti in uno “stato di polizia”. Assange anche dalla corruzione del DNC (Comitato Nazionale Democratico).
Ecco perché agirono. E poi … sì, d’accordo, fecero del male esponendo all’attenzione pubblica persone che, a loro grande rischio, avevano aiutato gli americani.
Tuttavia, i due uomini rivelarono anche la terribile corruzione del sistema americano che, di per sé, è un grande rischio per la libertà sia in patria che all’estero.
Mercoledì, nel frattempo, è emersa la notizia che Julian Assange aveva contattato il Dipartimento di Stato, avvisandolo della fuga di notizie riservate:
In altre parole, Assange non si era comportato come un rinnegato a sangue freddo. Si era comportato come un giornalista.
Le continue richieste da parte del Deep State di distruggere quest’uomo, soprattutto considerando le capziose fughe di notizie che la “palude” ha organizzato negli anni di Trump, sono semplicemente oscene.
Trump non è ancora riuscito a sconfiggere il Deep State, ma è comunque necessario negare alla “palude” e ai suoi agenti (Comey, Strzok, Brennan, Clapper) il diritto di distruggere la vita di due persone che cercavano d’avvertire l’America del cancro che stava crescendo al suo interno.
Concludo questo post con un’intervista di Tucker Carlson alla fidanzata di Julian Assange, Stella Morris:
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Link originale: https://www.americanthinker.com/blog/2020/12/president_trump_should_pardon_assange_and_maybe_snowden_too.html
Scelto e tradotto da Franco
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