di Megas Alexandros Matteo Salvini, in una intervista dal direttore del tg2 Gennaro Sangiuliano, si e’ risentito con tono piu’ che arrabbiato, perché la GdF ha sequestato il telefono della ex moglie Giulia Martinelli, con le foto della figlia e le chat con i nonni. Ha usato parole forti, ma fuoriluogo ed inappropiate nei confronti dei corpi dello Stato che non perde occasione di elogiare nel suo essere in eterna campagna elettorale. Proprio quei “corpi” di cui ne indossa le magliette, i cappellini nelle sue infinite esternazioni socials, nella sua mania di dover dimostrare che, lui e’ un servitore dello Stato come loro. Eccole le parole del Capitano della Lega:
“La mia ex moglie trattata peggio di un mafioso, una cosa indegna di un Paese civile, mi vergogno di vivere in un Paese così, darò un colpo di telefono, se non me lo tolgono anche a me, al Presidente Mattarella che teoricamente sarebbe il capo della magistratura, per chiedergli se è normale che in Italia funzioni così, per me non lo è”.
Ma perche’ Salvini e’ cosi’ arrabbiato??? ”Siccome vedo poco mia figlia – racconta Salvini – ogni mattina alle 8.05, caschi il mondo, io chiamo la mia ex moglie per la sveglia e un saluto. Ieri ho provato a chiamare e la mamma non risponde al telefono. Ho pensato, capita, alle donne che lavorano. Poi l’ho chiamata alle 9, alle 10 e ancora e nulla. Allora ho iniziato un po’ ad arrabbiarmi e un po’ a preoccuparmi. Manco un messaggio. Poi, dopo pranzo, mi ha telefonato una collega della mia ex moglie per dirmi che Giulia non aveva il telefono… E io, ma come? Siccome lei lavora alla Regione Lombardia, non è indagata, è arrivata la Finanza a casa e in ufficio e le ha portato via il telefono. A una cittadina italiana di 41 anni che non ha mai toccato un euro fuori posto viene portato via il telefono con gli affari suoi e miei, perchè con la mia ex moglie posso parlare di quello che voglio, con le foto di mia figlia, chat con i nonni” Ma ecco che arriva la frase finale, quella della strategia da eterna vittima, che tanto piace recitare al Segretario della Lega e che ha ingannato molti italiani:
“Prendetevela con me, io ho le spalle larghe, ma se entrate in casa di mia figlia mi incazzo come un bufalo”.
Verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere!!!…. ma, Caro Salvini, la GdF non e’ entrata in casa tua perche’ e’ interessata a distruggere i tuoi affetti familiari, le foto di tua figlia, le chat con i nonni o rubarle le barbie. Ma il punto e’ che, la Guardia di Finanza di Pavia, come TU, spesso sottolinei (“per farti bello!!!”) difendendo sempre le forze dell’ordine, ha fatto solo il suo dovere. E non ha sequestrato il telefono dell’ex moglie del leader della Lega per vedere le foto di Mirta Salvini o le chat con i nonni, ma perché per ordine del procuratore Mario Venditti hanno effettuato copia forense del telefono. La stessa misura è stata attuata anche per il presidente della Regione Attilio Fontana, per l’assessore al Welfare Giulio Gallera e per l’appunto per Giulia Martinelli, responsabile della segreteria del governatore lombardo ed ex compagna di Matteo Salvini. Anche altri funzionari della regione Lombardia sono stati coinvolti nella stessa procedura. E cosa cerca la GdF? L’inchiesta è quella Diasorin, spiegava Repubblica: L’inchiesta dei pm di Pavia nasce dall’affidamento diretto per 500mila test sierologici (2 milioni di euro) alla società Diasorin, accordato dal Pirellone e preceduto da una sperimentazione nei laboratori del Policlinico di Pavia San Matteo. Il sospetto dei pm — sulla vicenda indagano anche quelli milanesi — è che «legami politici» possano aver influito sulla scelta di Diasorin come partner del San Matteo. Ovvero che la giunta possa aver imposto i test della società piemontese senza prendere in considerazione altri. Da qui le accuse di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e peculato: «la Diasorin spa ha uffici anche nell’Insubria Biopark a Gerenzano (Varese) — scrivevano i pm nel primo decreto di perquisizione —. Proprio in quel polo scientifico si trova la sede legale della Fondazione Istituto insubrico il cui direttore generale è Andrea Gambini, già commissario della Lega varesina e presidente della Fondazione Irccs Carlo Besta». Al centro dell’inchiesta, anche una serie di pagamenti (in epoca pre Covid) a una società di Gambinida parte della Diasorin. Otto gli indagati dalla procura di Pavia: tra questi il direttore del laboratorio di virologia molecolare del San Matteo Fausto Baldanti e il presidente della Fondazione Policlinico San Matteo Alessandro Venturi. Nel decreto di perquisizione esibito ieri dai militari della Guardia di Finanza, si fa riferimento proprio a delle chat che risulterebbero cancellate dal cellulare di Venturi. Le acquisizioni di ieri servono per ricostruire il contenuto laddove facesse riferimento agli argomenti dell’inchiesta. Ma nel telefono di Fontana e della moglie, anch’esso sequestrato, sono state trovate anche tracce di conversazioni relative al caso della donazione dei camici alla regione Lombardia da parte della società del cognato di Attilio Fontana, spiega Repubblica: Il nucleo speciale di Polizia Valutaria della Gdf nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano sul«caso camici», ha acquisito, tra gli altri, il contenuto dei cellulari di Roberta Dini, moglie del governatore Attilio Fontana, degli assessori lombardi Davide Caparini, Raffaele Cattaneo e di Giulia Martinelli, capo della segreteria del presidente della Lombardia nonché ex compagna del leader della Lega Matteo Salvini. L’acquisizione è presso terzi, il che vuol dire che i quattro non sono indagati. L’acquisizione, per parole chiave, e quindi mirata, del contenuto dei telefoni, che riguarda anche quelli dell’ex dg di Aria Filippo Bongiovanni e della dirigente della centrale di acquisti regionale (entrambi sono indagati), si è resa necessaria alla luce delle testimonianze messe a verbale da testi sentiti nei mesi scorsi. E poi dalle prove documentali raccolte dalle Fiamme Gialle, tra cui i messaggi e le chat scaricati dal telefono di Andrea Dini.
Cosa dire, solo che Matteo Salvini ha perso un’altra occasione per stare zitto, e’ da piu’ di un anno che non ne azzecca una, ma il suo atteggiamento rabbioso, visto nelle sue ultime settimane e mai visto prima, forse denota un crollo di nervi oppure una reale paura per le indagini in corso, le quali sembra stiano stringendo sempre piu’ il cerchio. La differenza fra il Salvini tranquillo e sicuro per il processo che dovra’ affrontare per il “sequestro” dei migranti quando era Ministro degli Interni ed il Salvini fragile e nervoso di fronte alle domande sulle inchieste che riguardano l’operato del Governatore della Lombardia e le inchieste con i relativi arresti dei commercialisti della Lega, e’ sotto gli occhi di tutti. Pensate, dovrebbe essere l’opposto, da una parte sta per affrontare un processo da imputato, nel quale potrebbe anche essere condannato, dall’altra invece non e’ neppure indagato. Ma, la risposta a questo quesito e’ semplice, il processo che Salvini dovra’ affrontare per il caso Gregoretti e’ un processo politico, come le intercettazioni di Palamara confermano, e che, quindi portera’ solo vantaggi a livello di consensi al Leader della Lega, e questo Salvini lo sa benissimo. Mentre tutte le indagini in corso, nell’ipotesi venissero fuori “cose grosse” dal mondo della Lega, con il coinvolgimento dello stesso Salvini… beh, per lui sarebbe la fine. Non dimentichiamoci che le varie Procure ancora cercano i famosi 49 milioni dei rimborsi elettorali, soldi pubblici spariti nel nulla. Una cosa da italiano, pero’ voglio dirla a Salvini: non e’ assolutamente accettabile che nessun cittadino debba dolersi per il sequestro del suo telefono, a maggior ragione per un cittadino che gestisce la cosa pubblica. Se la tua ex moglie fosse stata una cassiera dell’Esselunga, magari l’altro giorno ti avrebbe risposto senza farti preoccupare, ma la tua ex moglie, caso strano (“sara’ mica che ce l’hai messa tu in quel posto!!!”), e’ la responsabile della segreteria del governatore della Lombardia Attilio Fontana, il quale e’ indagato dalla Procura per reati gravissimi per un uomo che gestisce la cosa pubblica; ed allora, di cosa ti lamenti, perche’ ti arrabbi, perche’ sbraiti i tuo malato vittimismo….. la cosa e’ molto semplice e chiara: Se non hai fatto niente di male, di cosa hai paura, che la Procura sappia quanto ami tua figlia o quanto e’ bello il rapporto con la tua ex moglie… del resto non e’ mica un segreto, lo sa tutto il mondo, visto che tu stesso lo pubblichi quotidianamente sui tuoi socials. Ti do un consiglio, preoccupati di piu’ di come hai tradito i tuoi elettori sul tema per loro essenziale dell’ITALEXIT, come puoi ben vedere dall’ultima tornata elettorale, te lo stanno gia’ facendo pagare.
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