Redazione Thirst Things — Lettera di Michael R. Pompeo
La situazione dei Diritti Umani in Cina si è gravemente deteriorata sotto il Governo autocratico di Xi Jinping, soprattutto per i credenti di qualsiasi religione.
Notizie credibili hanno messo in luce il programma del Partito Comunista Cinese sulla sterilizzazione forzata e sugli aborti di massa nei riguardi dei musulmani nello Xinjiang — ma anche gli abusi sui Preti e sui cattolici, oltre agli assalti alle Chiese Protestanti.
Sono tutti elementi di una campagna di “cinesizzazione” volta a subordinare Dio al Partito, e a promuovere Xi stesso come divinità sovrannaturale.
Ora, più che mai, il popolo cinese ha bisogno della testimonianza morale e dell’autorità del Vaticano a sostegno dei credenti.
I diplomatici vaticani s’incontreranno questo mese con i loro omologhi del PCC per negoziare il rinnovo dell’accordo provvisorio di due anni fa tra la Santa Sede e la Cina.
I termini di quel patto non sono mai stati resi pubblici.
Ma, raggiungendo un accordo con il regime cinese sulla nomina dei Vescovi, la speranza della Chiesa era di migliorare la condizione dei cattolici in Cina
A due anni di distanza è chiaro che l’accordo sino-vaticano non ha protetto i cattolici dalle depredazioni del PCC, per non parlare dell’orribile trattamento che il Partito riserva ai cristiani, ai buddisti tibetani, ai devoti del Falun Gong e a tutti gli altri credenti religiosi.
Il rapporto annuale del 2019 sulla libertà religiosa, redatto dal Dipartimento di Stato, ne fornisce un esempio, illustrando la storia di padre Paul Zhang Guangjun, che fu picchiato e poi fatto “scomparire” per aver rifiutato di aderire all’Associazione Cattolica Patriottica del PCC.
Purtroppo la sua esperienza non è isolata.
Le autorità comuniste continuano a chiudere le Chiese, a spiare e a molestare i Fedeli, insistendo sul fatto che il Partito sia l’autorità suprema nelle questioni religiose.
Come parte dell’accordo del 2018, il Vaticano ha legittimato Sacerdoti e Vescovi cinesi [nominati dal PCC] nonostante la loro lealtà non fosse del tutto chiara, confondendo i cattolici che hanno sempre avuto fiducia nella Chiesa.
Molti si rifiutano di praticare il culto nei luoghi approvati dallo Stato per paura che, rivelandosi cattolici fedeli, subiscano gli stessi abusi di cui sono oggetto gli altri credenti per mano dell’ateismo sempre più aggressivo delle autorità cinesi.
A Hong Kong, la promulgazione di una “Legge sulla Sicurezza Nazionale” imposta da Pechino solleva lo spettro che il Partito possa utilizzare le stesse tattiche d’intimidazione e il suo apparato di repressione contro i credenti.
Le voci più importanti che si sono alzate a Hong Kong per la difesa della dignità e dei diritti umani sono state, spesso, di matrice cattolica.
Non sorprende, quindi, che cattolici di spicco come Martin Lee (il “padre della democrazia” di Hong Kong) e Jimmy Lai (magnate dei media e promotore della democrazia) siano stati arrestati, spiati e molestati per aver difeso quelle libertà fondamentali che Pechino aveva promesso di proteggere, in cambio della riconquista della sovranità su Hong Kong, nel 1997.
Conosco entrambi quegli uomini e posso attestare la loro bontà e sincerità di cuore. Innegabile la loro devozione a Dio, a tutti i figli di Dio e a una Cina pacifica, libera e prospera.
Molte nazioni si sono unite agli Stati Uniti nell’esprimere la loro ripugnanza per le violazioni dei Diritti Umani da parte del regime cinese, fra i quali la libertà religiosa.
L’anno scorso, 22 Nazioni hanno inviato una lettera al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite per denunciare la detenzione di oltre un milione di musulmani uiguri, di kazaki e di altre minoranze, nei cosiddetti campi di “rieducazione” nello Xinjiang.
L’Alleanza Interparlamentare sulla Cina, che comprende legislatori delle democrazie di tutto il mondo, ha deplorato le “atrocità che il Partito sta compiendo”.
Il Dipartimento di Stato è stato una voce che si è elevata, forte, in favore della libertà religiosa in Cina e nel mondo, e ha preso provvedimenti per ritenere responsabili delle loro azioni coloro che abusano dei Fedeli.
Continueremo a farlo.
La Santa Sede ha la capacità e il dovere di concentrare l’attenzione del mondo sulle violazioni dei Diritti Umani, specialmente quelle perpetrate da regimi totalitari come quello di Pechino.
Alla fine del ventesimo secolo il potere di testimonianza morale della Chiesa ha contribuito a ispirare coloro che hanno liberato l’Europa Centrale e Orientale dal comunismo, e anche coloro che hanno sfidato i regimi autocratici e autoritari in America Latina e in Asia orientale.
Lo stesso potere di testimonianza morale dovrebbe essere esercitato, oggi, nei confronti del Partito Comunista Cinese.
Il Concilio Vaticano II e i Papi Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco hanno insegnato che la libertà religiosa è il primo dei diritti civili.
La solidarietà è uno dei quattro principi fondamentali della Dottrina Sociale cattolica.
Ciò che la Chiesa insegna al mondo sulla libertà religiosa e sulla solidarietà dovrebbe essere trasmesso con forza e perseveranza dal Vaticano, di fronte agli incessanti sforzi del Partito Comunista Cinese per piegare tutte le comunità religiose alla sua volontà e al suo programma totalitario.
Papa Francesco ha detto nel 2013 che “i Cristiani devono rispondere al male con il bene, prendendo la Croce su se stessi come Gesù”.
La storia c’insegna che i regimi totalitari possono sopravvivere solo nell’oscurità e nel silenzio.
Se il Partito Comunista Cinese riuscisse a mettere in ginocchio la Chiesa Cattolica e le altre comunità religiose, i regimi che disprezzano i Diritti Umani ne sarebbero incoraggiati e il costo della resistenza alla tirannia aumenterebbe per tutti i credenti che, coraggiosamente, onorano Dio ben al di sopra dell’autocrate di turno.
Prego perché, nel trattare con il Partito Comunista Cinese, la Santa Sede e tutti coloro che credono nella scintilla divina che illumina ogni vita umana, ascoltino le parole di Gesù nel Vangelo di Giovanni: “La verità vi renderà liberi”.
Michael R. Pompeo è il Segretario di Stato dell’Amministrazione Trump
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Link Originale: https://www.firstthings.com/web-exclusives/2020/09/chinas-catholics-and-the-churchs-moral-witness
Scelto e tradotto da Franco
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