Peter Van Buren per The American Conservative
Passata la Convention Democratica e osservando quella Repubblicana, l’eccitazione fra gli elettori varia fra il tiepido e l’indifferente.
Il cinismo politico sta scorticando la nazione, come un barbiere ubriaco che fa la barba a un uomo addormentato.
Entrambe le Convention stanno mettendo in chiaro una cosa: il Candidato Democratico è Not-Trump.
La competizione elettorale, quindi, sarà fra un signore che si chiama “Trump” e un altro che si chiama “Not-Trump”.
Il motivo è facile da capire. La maggioranza degli elettori Democratici sostiene di essere più contro Trump che a favore di Biden.
Gli elettori restanti, invece, forse confusi dalla Convention Democratica, voteranno per Biden pensando che in realtà sia Obama ad essere di nuovo in corsa.
Nel frattempo si parla di Trump, e poi ancora di Trump e infine, di nuovo, ancora di Trump.
Seriamente, se qualcuno non fosse ancora del tutto sicuro di quello che i Democratici pensano del “ragazzo dai capelli rossi”, dovrebbe essere esposto a 24 ore di Twitter, fino a quando avrà gli occhi come quelli di Alex in Arancia Meccanica!
Se vi sono piaciuti gli ultimi quattro anni, ecco che ne stanno arrivando altrettanti.
Dall’altra parte della barricata la storia è un po’ più complicata.
Vedete? Il Candidato Not-Trump è un vecchio bianco che non si cura molto dell’età, del sesso e della razza.
La Candidata Democratica alla Vicepresidenza è invece più giovane, più nera e meno maschio … quindi, nel suo caso, l’età, il sesso e la razza sono molto importanti.
Kamala Harris è una sorta di esca per indurre gli elettori progressisti un po’ depressi ad accettare quell’”Old Man Not-Trump”.
Per quattro anni Trump ha consegnato ogni giorno una pila di carte su quello che avrebbe fatto … e quindi, cari elettori, avete ottenuto quello per cui avevate votato, niente di meglio e niente di peggio, come quei buffet “tutto compreso” a base per lo più di carboidrati.
La base Repubblicana ha capito in fretta che per la maggior parte si trattava di retorica fatta apposta per far arrabbiare i Liberal, che ogni volta abboccavano all’amo.
I Democratici, da parte loro, hanno gettato un po’ di esche con dei bei discorsi su questioni progressiste come l’assistenza sanitaria e il college gratuiti, la remissione dei prestiti universitari … sapete, la solita roba di Bernie.
Nonostante Sanders sia arrivato al secondo posto in due distinte “primarie”, le sue idee avranno su Biden la stessa influenza che hanno avuto su Trump.
Lo stesso vale per tutti gli altri, Beto, Pete, Stacey Adams, AOC e la Warren.
Niente di nuovo, gli spettacoli di contorno son sempre serviti per spingere i provincialotti dentro il “Tendone del Circo” e, una volta che hanno pagato, non importa se la Signora Barbuta è in realtà una truffatrice.
Il fatto che i Democratici abbiano presentato alla Convention John “ho perso anch’io le primarie” Kasich, il dimenticato Colin “bugiardo” Powell, John “marchettaro” Kerry e infine la spettrale vedova McCain, ha fatto capire quanto poco il Partito si preoccupi dei POC [persons of colour] e dei giovani, che affermava di aver “lisciato” negli ultimi anni.
Avendo esaurito i “vecchi democratici” da usare come testimonial, hanno dovuto ricorrere a qualche vecchio Repubblicano, con l’ectoplasma di John McCain intervenuto in prima persona.
Per quanto riguarda la strategia elettorale, entrambe le “campagne elettorali” sembrano incentrate sugli Uffici Postali.
I Democratici hanno bisogno che voi crediate che la più grande cospirazione elettorale nella storia della democrazia si stia svolgendo in quei luoghi.
Sì, proprio quegli Uffici Postali dove il nonno compra quelle cose che lui chiama francobolli.
Ma i “piani diabolici” che possono essere vanificati semplicemente votando in anticipo, o di persona, non sono forse un po’ troppo deboli per essere tali?
Anche Hillary, nel suo discorso alla Convention, ci ha messo del suo.
Ha detto alla gente, cinicamente, di aver perso le ultime elezioni per una sorta di subdolo trucco di Trump.
Quello che è certo è che nessuna delle due parti parlerà del Presidente “Bone Spurs” [malattia ossea denunciata da Trump per evitare il Vietnam].
Sì, il suo ricco papà con la faccia da bulldog fece dichiarare a un dottore che il piccolo Donny aveva una “malattia delle ossa”, evitandogli il Vietnam.
Bene, scordatevi di tutto questo perché … quando lo zio Joe era più giovane, anche lui non è andato in Vietnam.
Ottenne cinque “rinvii per studenti” e nel 1968, quando il suo status era in scadenza, fu riclassificato dal punto di vista medico come “non disponibile” a causa dell’asma.
Più o meno come Trump.
Nella sua autobiografia, Joe ha detto di aver fatto il bagnino in gioventù e il giocatore di calcio al Liceo — ma ha mentito dicendo di essere stato nella squadra di calcio dell’Università del Delaware (nota per i ricercatori: le bugie di Biden si chiamano gaffe).
Peccato che gli esami fisici cui si è sottoposto da Vicepresidente parlino di “aneurismi multipli” e non di asma!
Anche il #MeToo, per un po’, è stato divertente.
Ma il trattamento che Biden riservava alle donne ha comportato che oggi egli si trovi in una zona dove è vietato toccare.
Cercate su Google “Anita Hill”. Lo stesso vale per Tara Reade che, fin dagli anni ’90, sostiene che Biden le abbia infilato le dita nella … che è lo stesso posto dove Trump affermò che bisogna afferrare “certe donne”.
Tutto questo sarà difficile da nascondere quando la CNN passerà l’autunno a giocarsi la carta Kamala, che vorrà ferocemente infilare #BelieveWomen nei crani degli americani e stracciare Brett Kavanaugh per essere stato un liceale.
Ma i Dems ce l’hanno già fatta con Bill Clinton e potrebbero farcela anche stavolta.
Anche la corruzione doveva essere uno strumento sicuro da usare contro Trump.
Sfortunatamente, però, dopo aver lasciato la Casa Bianca di Obama, Joe e sua moglie hanno guadagnato più di 15 milioni di dollari, per lo più tramite accordi per la vendita di libri.
In realtà, nel 2017 hanno guadagnato quasi il doppio rispetto ai precedenti 19 anni messi assieme!
Per non dire dell’Università della Pennsylvania, che ha dato a Joe 775.000 dollari per insegnare … e poi è stata così gentile da offrirgli un congedo a tempo indeterminato.
E, certo, Biden fa pagare ai Servizi Segreti 2.200 dollari al mese di affitto per un cottage nella sua proprietà in modo che possano proteggerlo.
E poi ci sono tutti quegli affari di Joe e di suo figlio in Ucraina e in Cina.
Ma se sono stati i singoli Governatori, per lo più Democratici, a reagire in modo eccessivo buttandovi fuori dal lavoro, chiudendo le scuole, i bar, i ristoranti, le piste di bowling, i negozi, le spiagge, le palestre, le Chiese e i campi di calcio … impedendo le feste di laurea, i funerali, le visite ai parenti in fin di vita e i viaggi interstatali … ma permettendo al contempo le proteste dei BLM … allora i Democratici hanno davvero bisogno che tutti diano la colpa a Trump.
In contrasto con la posizione a spalle alzate, da “yeah, sono io, sucate”, offerta da Trump, la visione Democratica delle elezioni–2020 è davvero la più cinica di sempre nella storia americana.
Da un lato sostiene “abbiamo una visione”, dall’altro che tutti voi dobbiate fare quadrato e votare comunque per un candidato mediocre, con una compagna di corsa scelta dall’intelligenza artificiale.
Nessun dettaglio su come migliorare la vostra vita attraverso la politica.
Nessuna speranza, nessun cambiamento, nessun sogno americano … ma una minaccia.
Come ha detto Michelle Obama alla Convention: “Se pensate che le cose non possano peggiorare, fidatevi, possono farlo”.
Il suo maritino le ha fatto eco la sera dopo, affermando che la democrazia stessa è in pericolo.
In altre parole, votate per noi oppure …
Strano, Trump sta mettendo fine alla democrazia … ma possiamo semplicemente votare per un altro e per lui sarebbe finita. E allora? Boh, chi ci capisce è bravo!
Però, stiamo per scoprire se qualcuno è meglio di Trump.
I Democratici hanno tenuto in bilico Bernie e Warren per un po’, poi hanno nominato un Candidato con la stessa espressione di una cameriera che dice: “Ehm, scusi, ho finito la Coca Cola Mr. Pibb, è rimasta solo la Diet, va bene lo stesso?”
Joe Biden è così vecchio da aver perso la corsa alla presidenza già due volte e quindi si presenta come il nonno che si è messo in gioco per un’ultima disperata avventura, dopo la morte di Nonna Obama.
Pensate a quanto sia stato difficile fare tutto questo!
I Democratici hanno avuto a disposizione quattro anni, ma proprio non ce l’hanno fatta a liberarsi di Hillary.
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Link Originale: https://www.theamericanconservative.com/articles/the-old-white-man-but-not-trump-candidate/
Scelto e tradotto da Franco
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