Chi ricorda che chi si opponeva all’abolizione della schiavità in USA erano i Dem?
Evidentemente o l’opinione pubblica mondiale è totalmente fessa o è considerata tale dai media. Certamente la posta in gioco è altissima e ‘sta volta provo a dire quello che mi passa davvero per la testa, quello che io ritengo – personalmente – bolla in pentola. Alla fine è una opinione personale e posso esprimerla, o è vietato?
Dunque, mi sono convinto che esista una “elitocrazia” mondiale che sta sopra tutto e tutti. E questa controlla in particolare finanza e media. Ed anche i governi, in qualche modo, indirizzando il voto democratico. Ritengo anche plausibile che un certe associazionismo sia tenuto assieme da un collante di ideologie e credenze che hanno poco di differente da certi riti pagani di cui si parla da secoli (…). Unitamente a quanto sopra, il potere resta comunque non fine a se stesso ma mirato ad un obiettivo, che si perde nella notte dei tempi e forse arriva oggi ad una svolta nella storia, di quelle che capitano forse pochissime volte nella storia umana… Il tempo ci dirà.
Sta di fatto che oggi le elites mondiali sembrano disposte a giocarsi tutto. In buona sostanza il paese più potente de le mondo, quello che anche solo coi propri consumi indirizzati può far saltare l’equilibrio mondiale – lasciamo perdere il suo addendo militare – oggi è governato da un presidente, Donald J. Trump, che non risponde a logiche elitarie. Dunque va combattuto. Chiaro, per fare questo bisogna necessariamente avere degli stat, dei sistemi Paese che giocano con e per tali elites internazionali; tale stato pan-globalista sembra essere proprio lo stesso avversario elitario degli USA di 75 anni fa, la Germania che fu e forse è nazista. Prova ne è il gran rifiuto di Angela Merkel per un G7 a Washington, ieri. A testimonianza di quanto sopra, Obama prima di lasciare la presidenza, parlo del presidente più di cartapesta della storia USA, lasciò ufficialmente lo scettro del globalismo ad Angela Merkel che da allora porta avanti il progetto; progetto che sembrerebbe avere quasi del diabolico per quello che sta comportando per i cittadini del mondo.
Soros collaborava coi nazisti ed ora sta contro Trump… un caso?
Ora, Trump ha impiegato 4 anni a togliere i Dem obamiani ossia i globalisti dalle posizioni chiave, ottenendo come contropartita una sfida a 360 gradi dagli avversari. Ma è sopravvissuto. E nel secondo mandato potrebbe cambiare radicalmente le cose, per gli USA e per il mondo che in periodi di crisi economica si sorregge su un equilibrio assai instabile: dall’elezione di un altro paio di membri della Corte Suprema USA ad abolire gran parte del voto postale USA (che favorirebbe i Dem, con supposti brogli, ndr), oltre ad imporre quello che ovunque nel mondo è logico: il voto deve poter avvenire solo previa registrazione con un documento valido e non quasi senza controlli come ora. Ovvero, i Dem sembra stiano sfruttando tali buchi di legge per prendere voti, in realtà i voti legittimi, …
In tale contesto si inquadra anche la sfida della Cina, usata bellamente dai globalisti a loro vantaggio contro Trump e contro gli USA, una sfida a due facce, per sfruttare la sua cassa ed il suo peso geostrategico, ossia facendo un errore enorme nel lungo termine a lovello di resa occidentale, ma questo è tutt’altro discorso.
Si noti che se il paese faro del mondo cambia indirizzi radicalmente, il progetto globalista muore. Dunque, il secondo mandato di Trump non s’ha da fare in quanto le elites verrebbero davvero ridimensionate. Per tale fine, eliminare Trump, tutto sembra lecito: da un virus tanto chiacchierato quando indirizzato come un Tomahawk, quasi fosse stato “nurtured” dalla sponda globalista del “diventato vaccinista” Bill Gates; fino ad una mezza guerra civile in USA (Minneapolis, poi allargatasi ovunque negli USA) per cause che nulla hanno a vedere con la presidenza Trump; mentre invece tutti i media globalisti stanno all’unisono – e nel mondo, erroneamente nel caso specifico, ma chiaramente c’è del dolo nella narrativa MSM – dando la colpa al presidente USA.
Fino, a riprova, ad una manifestazione davanti all’ambasciata di Berlino ieri a favore del sig. Floyd ucciso a Minneapolis da un poliziotto bianco per questioni razziali.
Follia (sotto l’ottima cronistoria degli eventi e dei prodromi di Minneapolis dell’impareggiabile Maurizio Blondet).
https://www.maurizioblondet.it/minneapolis-brucia-un-false-flag-contro-trump/
Ma, il diavolo – sì, il diavolo – sta nei dettagli! Dunque, prima di tutto il sig. Floyd, nero, 1. NON è stato ucciso per asfissia dal poliziotto bianco, come erroneamente è stato riportato dai media. Poi, 2., non si può strettamente dire che si tratti di violenza razziale visto che il capo della polizia di Minneapolis è nero, anzi dal 2017 lui è il primo capo della polizia cittadina nero, della storia. Poi, 3., il poliziotto bianco che avrebbe asfissiato il sig. Floyd, cosa non vera, è un soggetto assai dubbio allontanato dalla polizia nel 2011 ma riassunto a fine 2019 proprio dal capo della polizia di Minneapolis attuale, ossia dall’afroamericano citato sopra. Senza dimenticare 4. che il governatore del Minnesota è Dem, come Hillary Clinton. E, 5. , i voti presidenziali nell’ultima elezione sono andati ai Dem e NON a Trump. Dimenticavo, 6. anche il sindaco di Minneapolis è sia Dem che bianco.
Occhio, se il sig. Floyd NON è morto per asfissia allora la vittima è Trump!
Ma, in tutto questa assurdità costruita dai media (causando una mezza rivolta sociale dal nulla, non solo a Minneapolis ma in tutto il Paese), vedete l’assurdità della verità mainstream secondo cui la colpa sarebbe di Donald J. Trump, “il razzista dipinto dai media“. Quando invece Trump di razzista non ha proprio nulla. Anzi, dimenticando bellamente che i Dem negli USA furono i principali oppositori dell’abolizione della schiavitù negli USA… Ed oggi sono dentro mani e piedi nella violenza razziale di certe città americane governate da decenni dai loro sodali di partito e non dai repubblicani, ad esempio!
Che volete che vi dica…. In questi casi solo il cervello vi può salvare, il vostro di cervello. Come sapete ritengo che gli italiani il cervello ce l’abbiano, certo, ma non siano abituati ad usarlo. Chiaro, io non esiterei nè esito a lamentarmi ad alta voce con qualsiasi giornalista che difendesse tesi strampalate come quelle del caso mediatico Floyd vs. Trump.
E voi?
Sta a chi è attaccato difendersi. E – forse non lo avete capito – voi che mi leggete siete sotto attacco, nei vostri diritti democratici e di libertà. Sta a voi capirlo.
MD
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