In queste ultime settimane i sondaggi di opinione, per quel che valgono, segnalano un calo della Lega. Personalmente ritengo che la principale causa sia la totale ambiguità della Lega sull’Euro e sulla UE, oltre al fatto che la causa dell’Italexit è stata apertamente rinnegata.
Nei giorni scorsi ho ricevuto un articolo da un collega tedesco, Wolfgang Streeck, direttore emerito del Max Plank Institute di Colonia, che ho tradotto e qui pubblichiamo.
A proposito dell’autore: Wolfgang Streeck è uno studioso di relazioni industriali nelle società capitaliste. Durante i suoi studi ha seguito la fase espansiva dei sistemi di welfare negli anni 60-70, poi ha testimoniato lo sviluppo delle istituzioni nazionali delle economie industrializzate e si è distinto nello studio del suo Paese, la Germania.
Dal 2014 in avanti, ma forse l’anno del suo canto del cigno è stato il 2016, Streeck ha iniziato seriamente a criticare la validità dei fondamenti etici della finanza globale, la speculazione degli operatori finanziari nei meriti e nei metodi, il coinvolgimento di istituzioni sovranazionali in una gestione politica dei Paesi che affidano all’esterno la gestione della propria specificità, e in definitiva a riflettere su come un debitore che aumenti ancora il suo debito difficilmente riuscirà a ripagarlo.
Il 5 maggio, ossia domani, la Corte di Karlsuhe (che è bene non definire “Corte Costituzionale tedesca”, perché la Germania non ha una Costituzione liberamente adottata, ma una Legge Fondamentale, scritta sotto dettatura alleata dopo la 2GM), si pronuncerà sul Quantitative Easing della BCE, in particolare sul programma PSPP (Public Sector Purchase Program), in pratica la pronuncia riguarderà direttamente gli acquisti di asset pubblici. Spieghiamo le possibili risultanze della pronuncia della corte tedesca, che rischia di avere conseguenze clamorose e per nulla percepite dall’opinione pubblica di lingua italiana. Leggi tutto “O SI ROMPE l’EURO, O SI ROMPE L’ ITALIA. Tertium non datur (nascerà il secondo € tedesco?)”