Trump ha mantenuto la promessa: la pace di Gaza è arrivata.
I grandi sconfitti non sono tanto i poveri palestinesi, indotti in una guerra non loro, guerra disastrosa (sono stati usati dai soliti noti). O meglio la guerra di Hamas è stata indotta da Davos, non dirlo apertamente è come tacere il segreto di Pulcinella ormai…
Infatti a Ottobre 2023, appena dopo la dipartita terrena ufficiale di un famoso leader russo malato da tempo (…), tutto era pronto per pacificare la Libya: la portaerei USN Gerald Ford era nell’Adriatico e puntava a sud, sulla Sirte, gli Italiani erano pronti.
A tal punto Davos, disperata, per salvare la Francia (che senza Libya perde il transito verso l’Africa, mentre l’Italia godrebbe assai di una Libya petrolifera in pace) attivò le sue V. colonne a Doha e Tel Aviv: bisognava ribaltare il tavolo prima che la pace arrivasse in Libya!
Dunque Doha diede l’ordine ed Hamas eseguì. Inevitabilmente con il favore delle V. colonne al potere in Israele, ce ne sono anche là purtroppo.
In fondo non è un segreto che qualcuno, in Israele, avesse un accordo con Davos per creare la II. Israele ashkenazita a Odessa e dintorni, si sa, ad Israele la terra non basta più…
Dunque Trump abilmente ha ribaltato il tavolo: non II.Israele ad Odessa Gaza ad Israele. Ma solo Gaza. E nemmeno tutta, sebbene condividendo le risorse marine di gas e petrolio. Ma ad un costo: ridimensionare Teheran.
Questo è quanto accaduto, precisamente, non senza qualche titubanza iniziale (…).
Infatti Netaniahu, che senza guerra dura in politica come un gatto in autostrada, si è affrettato ieri l’altro ad aggiungere del suo, telefonando a Teheran: “Non vi attaccheremo più“.
Come capite Bibi Netanniahu è superato, nel caso fosse necessario – si sappia – gli USA farebbero la guerra in prima persona in Iran, ripeto “se necessario”, stile parking mesopotamico però (…).
Ma NON è necessario arrivare a tanto, non succederà: un accordo per l’Iran – primo fornitore di petrolio di Pechino – va infatti trovato. Con la Cina. E verrà trovato, statene certi, costi quel che costi. Infatti chi rischia di più è il guerrafondaio Xi, l’uomo dei militari cinesi a letto con Davos. Nulla e nessuno può più del partito comunista cinese, là, mai dimenticarlo.
Nemmeno Xi.
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Prossime mosse
Fatta questa dovuta premessa, possiamo indovinare le prossime mosse: il popolo di Israele, stanco della guerra, applaudirà Trump come non mai. Bibi se ne andrà, assieme ai due ministri peggiori della storia di Israele, uno è Smotrich, l’altro lo tacciamo.
La Turchia da domani in avanti sarà invece l’ago della bilancia in Medio e vicino Oriente. Anche a nome dell’EU, ossia di Davos, che ne esce comunque con le ossa rotte.
Infatti a breve giro anche la guerra in Ucraina finirà: le parole a vanvera sui Tomahawk dei media europei pro Davos, in Italia La Stampa, Il Corriere della Sera e Repubblica, sono emerite balle, fake news: gli USA non daranno nessun missile per attaccare la Russia! E tali giornali lo sanno. Ma preferiscono giocare con la propaganda, o forse è l’unica cosa che possono ancora fare, chissà.
Dunque la Russia sta distruggendo minuziosamente le infrastrutture di Kiev, a fronte di un inverno che – vedrete sarà freddissimo (…).
Alla fine già sappiamo che Zelensky – sostenuto da Davos, lui è un uomo di Davos, come fosse un cugino di quello che doveva rappresentare Beppe Grillo per l’Italia, si dice, … – capitolerà. E se ne andrà all’estero, ricco, vedremo se in salute. Con pace annessa anche in Ucraina.
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I fatti dicono che Davos è a letto con Xi, infatti è l’EU che sta salvando la Cina dall’eccesso di prodotti invenduti causa dazi di Trump: peccato che vendere in EUropa tali prodotti cinesi significa spiazzare i prodotti locali, ossia deindustrializzare il Vecchio Continente… (i politici EU, di norma di sangue elitario, vanno “liquidati politicamente” quanto prima, con metodo)
Voi vi chiederete, come Trump ha fatto ad allineare tutti gli stakeholders…
A parte che non tutti gli stakeholders sono allineati, infatti resta la Turchia a poter ribaltare il tavolo nel Mediterraneo, sostenuta dell’Europa: quasi quasi c’è da sperarlo che ci provi ad opporsi, almeno si annichilisce anche l’ultimo pilone di Davos, Ankara, da sempre filo tedesca.
Per vostra informazione anche gli Iraniani sono da sempre filo tedeschi; ma da qualche mese guardano ad est soltanto, a Pechino, dopo che han capito che l’Europa non è in grado di difenderli.
Quello che deve essere chiaro, oltre che Trump ha vinto, dunque anche l’Italia sta vincendo di riflesso sebbene in mediana senza meriti vista l’assenza totale di etica politica nella Penisola (a Roma, Milano, Firenze semplicemente NON esiste, sono solo interessi, bene gli americani lo capiscano quanto prima), è che gli USA hanno vinto con il classico si vis pacem, para bellum. Ossia Trump ha minacciato attacchi militari diretti a chi non si allinea. Facile così.
Attracchi militari che possono avvenire in molti modi, anche solo smettendo di parare i colpi dei nemici (…). O con guerre finanziarie, Macron capirà molto presto cosa significa.
Godiamoci per intanto il successo della Pace, ossia di Trump, il mondo delle persone per bene, ossia quelli pro-pace, gli deve moltissimo.
Ben consci che Davos sta letteralmente implodendo; ossia l’EU sta implodendo. E per non implodere faranno di certo fesserie, i globalisti, già lo sappiamo.
Sappiamo anche benissimo che tali globalisti europei hanno solo tre azioni da tentare ancora:
– uccidere Trump;
– scatenare una guerra in Europa con un false flag “estremo”;
– destabilizzare gli USA dall’Interno, ad esempio con Antifa, da quasi un secolo al guinzaglio dei servizi segreti germanici (oggi diventati servizi segreti europei), nacque infatti come costola dell’Abwehr a cavallo delle due guerre mondiali.
In tutti e tre i casi, la conseguenza sarà che l’Europa ex coloniale verrà disintegrata, a partire da Parigi e da una certa Londra che oggi emigra in cerca di lidi più sicuri (vedasi la fine del regime “Domiciled not resident”, dopo 225 anni di onorato servizio). Sebbene la Gran Bretagna abbia comunque assets politici “salvagente“, ossia filo USA, da potersi giocare in caso di emergenza, come fu ad esempio il ricchissimo anglo-americano Sir. Winston Spencer-Churchill; mentre Parigi non ha nulla di tutto ciò (…). La Germania lo ha capito, sa bene cosa succederà, dunque si sta già sfilando.
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Gramsci 2.0 docet
Il mondo tripolare è nato, deve solo consolidarsi. Lo farà grazie a Trump. L’Europa dell’antimeritocrazia, quella coloniale, feudale ed asimmetrica durata 5 secoli ha invece i giorni contati. Un grande progresso per lo sviluppo della razza umana, o meglio per la pace, quella vera.
A proposito di Pace resta solo da seguire, in terra Santa, ad Israele, l’esempio dato dal grande Moshè Dayan: Sefarditi e Mizrahim devono andare al governo di Israele, non solo ministri Ashkenaziti. Va infatti ricordato che l’unica volta che un Mizrahim ebbe veri poteri ad Israele, appunto Moshè Dayan, si firmò l’unico vero trattato di pace ebraico mai stipulato, quello di Camp David.
La strada oggi grazie a Trump la conosciamo, da domani in avanti bisognerà soltanto seguirla. Sarà impegnativo.
MD