Negli scorsi giorni è comparso fugacemente sui media italici un video di una rissa al Parlamento Messicano, caso ridotto a mero malcostume dai soliti media italiani a livello del Belize e della Mauritania, peggio del Gabon, di Timor Est, del Costarica, della Namibia e del Sudafrica degli scontri razziali (classifica RSF 2025, al LINK).
Non era così! Infatti la diatriba è nata dalle denunce di politici messicani, su tutti Lilli Telles, che hanno denunciato pubblicamente la presenza di rappresentanti di narcotrafficanti in Parlamento, difesi di fatto dalla Presidente Sheinbaum. La rissa è dipesa da tale vicenda pregressa, trattandosi di volontà discordanti se discutere argomenti correlati al richiamo di alcuni politici o meno, anzi direi di alcuni partiti messicani, a far intervenire l’esercito USA in Messico per combattere i narcotrafficanti locali che – evidentemente – la presidente Sheinbaum, di origine lituano-tedesca, ossia europea, sebbene di religione-estrazione ashkenazita, presidente di un paese ancora oggi in cui lo stato impedisce le ostentazioni pubbliche cristiane in pubblico, in realtà NON vuole combattere! (…).
La presidente Sheinbaum per altro si è schierata apertamente con i golpisti messicani in USA qualche settimana fa, soprattutto in California, a supporto dei soggetti spesso immigrati clandestini che mesi fa chiedevano l’annessione della California stessa al Messico, denunciando ipotetici abusi geostrategici passati che andavano indietro di secoli.
A parte che un paese come il Messico, patria per eccellenza dei narcotrafficanti, ritengo abbia assolutamente niente di buono da insegnare in termini di gestione dello Stato e del vivere civile, ben sapendo come la povera gente vive, là, segregata e minacciata costantemente dai narcos, una società narcos-centrica sigh!
Consci per altro che tale gente, i narcos, commerciano in droghe spesso sintetiche che nessuno nelle famiglie europee vorrebbe che i figli consumassero, per altro, nemmeno per sbaglio, nemmeno come avvelenamento di altre droghe! Cosa che per altro è dimostrato sta realmente accadendo: ci sono svariati documenti ufficiali a supporto! (l’avvelenamento da fentanyl è – appunto – un avvelenamento, non una addizione alla droga; in quanto le vittime di tale droga potentissima in larghissima parte NON sanno di consumarlo: della serie, si consuma “qualcosa di inquinato da fentanyl“, non il fentanyl [il fentanyl è un veleno più potente del veleno di uno dei serpenti più velenosi del mondo, il mamba nero, per la precisione]) (…).
Vedasi al LINK per i chiarimenti del caso.
E’ palese che il Messico attuale è figlio del fu colonialismo violento di matrice tedesca e francese, quello che depreda e depredava i locali: evidentemente una presidente messicana di origine europea, per altro non spagnola ovvero non cattolica, ha un compito ben preciso, verrebbe da dire. Avendo per altro il physique du role del tipico babilonese emigrato, lasciatecelo dire, altro che nobile semita! Fattezze certamente molto connotate insomma…
Lasciando da parte tale nota diciamo di colore, resta il collegamento Sheinbaum-narcostraffico-fentanyl-tentato golpe messicano in USA.
Bene, il fatto che politici locali messicani avversari di Sheinbaum richiedano proprio in questi giorni l’intervento armato USA dentro il Messico per combattere il narcotraffico la dice lunga sullo stato di decomposizione del Paese centro-americano. Che, ripeto, sembra non avere alcunchè da insegnare in termini di vivere civile!
->Parallelamente tali atti e fatti ci fanno intendere che gli USA interverranno i Messico disintegrando gran parte dei cartelli, solo questione di tempo (nemmeno troppo)<-
Non dimentichiamo infatti che oggi gli USA, attaccati a 360 gradi dalla cricca di Davos grazie al finanziamento cinese atto a destabilizzare la prima potenza globale, coi soldi della corruzione, stanno reagendo di par loro contro i poteri sovranazionali globalisti, l’esercito è giù nelle strade delle città USA!
Vedremo come andrà a finire ma certamente noi tifiamo – di certo – NON per i cosiddetti narcostati ed i loro sponsors.
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Tale serie di eventi ci fa però riflettere sul Trattato del Quirinale (“TdQ“), specificatamente su come possa essere attivato in modo diciamo operativo: ad esempio quando si prevede, art. 2:
“6. Le Parti s’impegnano a rafforzare il già proficuo scambio di personale militare, nonché le significative attività congiunte in atto nell’ambito della formazione e dell’addestramento nel settore della sicurezza e della difesa.
7. Le Parti s’impegnano a facilitare il transito e lo stazionamento delle forze armate dell’altra Parte sul proprio territorio.”
Andando a leggere bene cosa dice, art. 2, ci rifà implicitamente ma chiaramente ad una chiamata lato italiano non ben specificata da parte di chi, che richieda l’attivazione operativa di detto Trattato (…), vedasi art. 2 del TdQ.
Ora, capite spero il punto dove vogliamo arrivare: oggi che la Francia è letteralmente disperata, direi anzi quasi al collasso, visto che la privazione per via USA delle sue colonie africane l’ha messa in ginocchio, dunque assai pericolosa, è importante capire il rischio che ad esempio, via politici italiani, magari scoperto essere “traditori” ad esempio nell’intelligenza con il nemico, …, possano chiedere alla Francia l’intervento dentro i confini Italiani.
Come in Messico, ma con il TdQ approvato.
Capite il messaggio? Lo spero.
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Stiamo infatti vivendo qualcosa di secolare: la fine degli imperi veterocoloniali europei, Francia e Inghilterra u tutte, due potentati violentissimi uniti dai tempi di Sant’Elena e le spoglie di Napoleone. Essi temo come il demonio la cancellazione definitiva delle loro colonie, insomma. Una cosa che non si vede da 500 anni!
Dunque va tenuto da conto il rischio che, per non sprofondare, la Francia pensi di invadere l’Italia con l’inganni, come per altro fece nel 1807 in Spagna con il trattato di Fontainebleau. Ne discutemmo approfonditamente, con fonte ministeriale spagnola annessa, qualche anno fa. Consigliamo di leggere bene cosa riportammo ai tempi: infatti il “rischio francese” per l’Italia riteniamo sia assolutamente materiale.
A maggior ragione dopo quello che è successo in Messico negli scorsi giorni.
MD