Il successo di aver invitato tutto il governo della seconda superpotenza mondiale a casa propria, addirittura dentro una base militare strategica, con armi nucleari a due passi, è immenso.
Sentire annunciare Putin che Mosca vuole collaborare con gli USA in praticamente tutti i campi, essendo “due buoni vicini distanti solo 4 km” si è detto (in realtà 3,8 km, anzi solo 1.9 km dal confine), in continuità con lo sforzo anti-nazista della WWII, è stato un successo immenso.
Quello che la stampa di Davos sta cercando di far passare, sui media, è invece un messaggio diverso, di propaganda, come una specie di fallimento.
Chiaramente, non è così. Il punto, semplice, è che gli USA e la Russia non vogliono una guerra, nè tra di loro, nè altrove, non ne hanno bisogno. L’Europa invece sono secoli che necessita di guerre, finalizzate a depredare paesi terzi; pena, oggi, senza guerre, di dover depredare i propri concittadini per garantire i privilegi storici alle proprie elites, ossia bruciandosi la terra sotto i piedi. Oggi più che mai, che le colonie esterne non sono più accessibili, le colonie sono diventate i paesi EU vicini, ad esempio via euro austero. E le proprie stesse popolazioni, da depredare, ripetiamo.
Vi sembrerà strano ma in queste poche righe c’è tutto.
Quello che è stato discusso in Alaska, visto che in una base militare strategica in Alaska è praticamente impossibile piazzare proprie spie, non lo sapremo per molto tempo. Certamente non è come vi vogliono convincere gli elitari di Davos, che durante la notte le due delegazioni hanno giocato a ramino o qualcosa del genere, no, non è così.
Sull’Ucraina dei punti fermi sono stati raggiunti, sui confini: la Russia ha indicato i suoi confini, gli USA hanno preso atto. Ed ora si tratta di aspettare il raggiungimento dei targets condivisi, chiaramente sono stati dati i termini di attesa, che – ripetiamo – non sono pubblici, per ora (…).
Parimenti gli USA hanno garantito che NON entreranno nella guerra in Ucraina, anche in caso di false flag europeo. Questo è stato uno dei risultati più importanti. Nè riforniranno gli Ucraini di armi. Se gli europei vorranno farlo, guerreggiare, dovranno svenarsi da soli: sono più importanti i loro votanti o la guerra a vantaggio degli elitari, in Europa? Lo scopriremo presto, potendo derivare che la democrazia popolare, col voto, terminerà ufficialmente – a breve – in Europa, a fronte di un nuovo nazismo, se non si fermerà la guerra in Europa.
Il terzo punto è stata l’approvazione, parallela, di azioni militari USA contro le gang del narcotraffico, che fanno chemical warfare (guerra chimica) contro gli USA. Con azioni militari vere e proprie da parte delle Forze Armate USA.
Questo è l’argomento dibattuto forse più importante, la prospezione USA a difesa dei confini americani, nella stessa precisa identica maniera in cui sta facendo la Russia in Ucraina.
E qui vale la pena di spendere due parole sullo status quo.
In primis le gangs malavitose sono state usate per secoli contro i nemici esterni, dai Paesi. Un caso eclatante lo si ebbe anche in Italia, dove il golpe degli anni ’70 parallelo alla crisi di Nixon fu orchestrato utilizzando asset del clan dei marsigliesi, basato a Roma e Milano, per destabilizzare l’Italia. Chiaramente i marsigliesi dipendevano da Parigi, essendo il braccio armato del ministro degli esteri francesi finalizzato a distribuire la droga raffinata dai francesi proveniente dall’Indocina appunto francese, da vendere all’estero (gli USA conoscevano bene questo problema “in fieri” e dunque fecero la guerra del Vietnam per tagliare il cordone della Francia con il South East Asia, per evitare di vivere qualcosa di simile alla crisi del fentanyl dei nostri giorni, ma con 50 anni di anticipo, ndr).
Dunque oggi si è deciso di abbattere l’attacco terroristico, con fentanyl, arma di distruzione di massa (LINK), organizzato contro gli USA da Messico, Cina e stirpi fu babilonesi emigrate in Sudamerica dall’Europa, o qualcosa del genere. Notizia che immagino capirete nei prossimi giorni (…).
Altro argomento dibattuto è stato Israele: non sappiamo anche qui gli accordi presi, ma è certo che Israele dovrà diventare un po’ più grande, previa abbattimento dell’Iran, inserendolo in un contesto in cui Arabia e paesi arabi in generale medieranno le loro reciproche posizioni (…). Vedremo come si concretizzerà tale indirizzo, certamente il petrolio non scenderà troppo, a vantaggio arabo e russo, da questi livelli.
In ultimo, nulla sappiamo sul vero nemico di Russia ed USA, la Cina, che minaccia gli States via droga inviata ai messicani; e pure minacciando la Russia nei suoi confini più ad est, un problema serissimo e che dura da secoli, ma di cui Davos preferisce non parlare.
Ma il vero punto è sapere cosa verrà fatto da USA e Russia contro Davos, ossia quella stirpe di oligarchi europei, nel mondo, saldati oggi con interessi cinesi per definizione anti-cristiani. E’ infatti chiaro che se il nemico è la Cina, Davos lo è nella stessa misura. Ovvero se è più complesso attaccare gli interessi cinesi, è facile attaccare quelli di Davos. A maggior ragione se, per tenersi in piedi con una guerra dell’Europa, a cui Davos appartiene, si percorrerà la strada della fine della democrazia formale in Europa, con una specie di nuovo nazismo. E li torniamo alle parole di Vance a Monaco quest’anno, consigliamo di riascoltarle con attenzione, perchè dietro c’è un programma preciso (…).
In soldoni, la stampa di Davos che vezzeggia il vertice è come la volpe con l’uva.
Questo è. Lasciamoli fare per ora, ma preparandoci a vedere ribaltato l’ordine che Davos vorrebbe per il 99,9% della popolazione europea con il “Non avrete nulla e sarete felici“: vedremo chi ha più da perdere.
MD
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Image: frame from the official video of the meeting, Alaska, 8.15.2025 – military source