Abbiamo avuto direi l’onore di ospitare il Lt. Gen. Michael T. Flynn, come intervista, sul nostro sito. Egli ci spiegò che la corruzione ed il malaffare politico negli States contro Trump sono stati fuori norma, durante il primo mandato, prima, e pure durante le contestatissime elezioni del 2020.
Dunque sappiamo perfettamente che quello che emerge ora, su Obama et al., sotto indagine, era ampiamente previsto dovesse accadere.
Ciò ci terrorizza. Perchè è risaputo, anzi è stato ripetuto da Matteo Renzi stesso, che il politico fiorentino ancora si sente molto vicino all’ex Presidente USA, vedasi l’ex Premier cosa ha scritto lui stesso, sotto, pochi giorni fa.
Ci terrorizza perchè se Obama, come riteniamo molto probabile, verrà colpito nella sua reputazione, anzi sembra rischi pure Guantanamo, di certo un rischio reale, è possibile che ciò porti danni anche al Paese Italia, di sponda. E non osiamo nemmeno lontanamente immaginare cosa potrebbe succedere se Obama dovesse essere davvero parte di una cospirazione non contro Trump, ma contro gli USA. E contro i suoi militari che, come ben sappiamo giurano sulla Costituzione.
Intendiamo che siamo terrorizzati, letteralmente, delle conseguenze che ci potrebbero essere per il Belpaese…
Non solo come reputazione, parlo di conseguenze vere e proprie. Ad esempio, nell’audizione giurata presentata al senato del Kansas nel 2022, Maria Zack coinvolse espressamente – lato avversari di Trump – due persone italiane apicali nella sua presentazione (poi ripresa nel film presentato a Giorgia Meloni a Mar a Lago, con Trump presente, assieme a tutto o Stato maggiore americano): Il gen. Graziano e Matteo Renzi.
Stante che il gen Graziano è morto suicida senza lasciare dettagli del motivo del suo terminale gesto, l’altra persona, l’unica, citata di fatto nel lato obamiamo della storia dalla sig.ra Zack pro Obama, ossia pro Biden (autopen inclusa), è proprio Matteo Renzi: già solo il rischio che – nelle more dell’indagine su Obama – potesse essergli richiesto, a Matteo Renzi, di spiegare se quanto indicato nella presentazione al Senato del Kansas, verosimile, magari chiedendo dettagli specifici (…), ciò rappresenterebbe secondo noi un danno potenziale enorme per il Paese Italia!
E, state bene attenti, noi partiamo espressamente dal presupposto che, fino a prova contraria, nulla ci sia di illecito fatto da qualsivoglia soggetto italiano in merito alle elezioni contestatissime del 2020, nei suoi prodromi o nel suo seguito! (se poi venisse fuori invece – speriamo di no – per discapito che ci sono pure delle colpe…. auguri!).
Chiaro, il generale Graziano, marziale, è stato il primo a lasciarci. Come compete ad un militare se vogliamo vederla ex post, il Fato ha voluto che se ne sia andato diciamo formalmente con onore, come da codice militare. Dunque, senza Graziano, a chi si chiederanno nel caso lumi su quanto indicato da Maria Zack, più avanti? La faccenda è scottante, anche solo fare domande è pericoloso in casi come questi. Dunque, se Trump non verrà fermato – e noi, che amiamo la democrazia, preghiamo che non succeda, bisogna assolutamente capire cosa è successo nel 2020 ed anche prima, ben inteso – il rischio che “qualsiasi cosa si faccia o si dica farà un disastro” diventa un rischio materiale.
Tutto ciò porta alla considerazione più logica: bisogna limitare i danni.
Tremiamo a pensare alle ripercussioni pratiche di quanto sopra (…).
Per intanto Tulsi Gabbard non si ferma, anzi. E il Gen. Fylnn anche. E l’AG Pam Bondi, di origine italiana, pure.
MD
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Image: White House website