Cercare di eliminare Trump dalla scena, a partire dal 2020 e fin anche durante il suo primo mandato, sembra costerà carissimo all’Europa veterocoloniale erede del feudalesimo.
Ricordiamo infatti che dopo il tentato omicidio di Trump, a Butler, il Presidente fece una promessa: circa, dssse, “Davos la pagherà cara…”.
Sembra sia stato di parola.
Cronistoria recente: la stampa di Davos ha fatto circolare nelle scorse settimane aspettative assurde di dazi all’EU al 10%, assolutamente irreali. In realtà Wilbur Ross, l’ex ministro USA al commercio ed amico personale di Trump, oltre che grande professionista economico e finanziario, in una intervista della scorsa settimana al Corriere della Sera ha fatto capire che il dollaro debole in realtà sarebbe stato un artifizio EU per convincere la Casa Bianca a concedere dazi inferiori.
Il ragionamento EU è stato, più o meno,: “Se c’è stata una svalutazione del 13% da inizio anno del dollaro sull’euro, questo equivale ad un dazio“. Dunque si pretendeva un dazio inferiore, lato EU, verso il 10%.
Povere inette elites EUropeiste, viene da dire…
Ora hanno dazi al 30% e pure un dollaro debole. Euro morto insomma, solo questione di qualche tempo.
Analizziamo però alcuni aspetti dirimenti della situazione dazi all’EU, oggi, alla luce delle decisioni trumpiane.
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I Dazi ad EU e Messico, per punti
Come premessa, possiamo affermare con ragionevole certezza è chiaro che non c’è stato un accordo bilaterale. Siamo infatti alla sfida aperta.
Il primo punto saliente: il mondo continua ad avere BISOGNO ASSOLUTO dei consumi USA, se no muore, intendo gli esportatori seriali muoiono, Cina e Germania su tutti. Facciamoci di una ragione di quanto sopra, fatto incontrovertibile. Noi lo ripetiamo da almeno due anni, anticipando le mosse strategiche USA per altro.
Poi, secondo punto: Messico ed EU vengono messi dagli USA di Trump sullo stesso piano.
Il motivo? Il Messico dal 1863 è stato sotto controllo francese, poi tedesco, con Massimiliano d’Asburgo Imperatore del Messico (…). Diciamo che fu una prova di ingerenza generale dell’Europa vetero-coloniale unita all’estero se volete, sempre i soliti noti. Il famoso generale e dittatore messicano Profirio Diaz, per dirvi, considerato dittatore sanguinario, morì a Parigi con tutti gli agi: speriamo capiate…. dove riparò a fine carriera! E perchè riparò proprio lì (…). Idem il suo ministro delle finanze dei tempi, il messicano José Yves Limantour, già il nome dice tutto, speriamo capiate…
Va infatti ricordati che il Messico, anche grazie alle ingerenze tedesche locali figlie della corte di Massimiliano di Asburgo in loco, si spese per evitare l’entrata in guerra degli USA nella WWI. Ciò accadde tenendo occupato il gigante americano al fine che non si intromettesse nei sogni di potenza europea dei soliti noti, Francia, Gran Bretagna e Germania già allora erano “in bed together“, vedasi Giorgio V, lo Zar ed il Kaiser tutti della dinastia tedesca Hannover, con la Francia a carro di Londra, come sempre dalla fine violenta di Napoleone, di fatto.
Pancho Villa fu infatti attivato dall’Europa proprio per evitare l’entrata in guerra degli USA, nella WWI. Da cui il suo famoso raid in terra americana ad uccidere cittadini americani: la vendetta del gen. Pershing, unico generale a 6 stelle nominato in vita, ancora oggi viene ricordata con paura dal popolo messicano. Specifico, anche oggi che l’Europea Presidenta messicana Sheinbaum – tanto simile nei disastri e nella genesi, riteniamo, alla Cristina Fernandez de Kirchner, in realtà dovremmo forse dire Cristina Wilhelm [come da madre Ofelia] viste le sue riconosciute radici e simpatie tedesche – comanda il Messico con piglio decisamente antiamericano, roba da fine dei tempi instillare rivoluzoni pro Messico negli USA (molti scommettono sia sua la direzione occulta delle rivolte dei messicani negli USA; il novello gen. Pershing scommettiamo questa volta partirà dagli States a fare pulizia, prima di fare giustizia in Messico, scommettiamo…).
Fino all’apoteosi dello Zimmermann Telegram, ai tempi, in cui venne dimostrato che – appunto – i tedeschi durante i prodromi della WWI fecero di tutto, anche a livello diplomatico. per scatenare una guerra ai confini Sud degli USA, ossia col Messico, per evitare un coinvolgimento USA nella prima guerra mondiale in Europa…
Tutto inutile, alla fine gli inetti di allora si capisce che erano i nonni degli inetti di oggi, stesso sangue. E stessi fallimenti .Questo verrebbe da dire.
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I due punti precedenti introducono il terzo punto saliente: il disastro che causeranno i dazi al 30% degli USA, a danno EUropeo.
Possiamo essere certi infatti che da domani le valute dovranno riallinearsi in forza del trade deficit corretto dai dazi. Specificando bene che Trump avverte i trade deficit con l’EU, immensi, soprattutto come la Germania, NON accettabili.
Insomma, l’EU va verso una deindustrializzazione possente, diciamolo.
O verso la fine dell’Euro.
O entrambe le cose.
Come sapete abbiamo aspramente criticato la scelta di Fratelli d’Italia negli scorsi giorni di non votare la sfiducia a Von der Leyen, tradendo ancora una volta i suoi elettori: ora capite il motivo. Von der Leyen con questi dazi, ha fallito, dazi di tale misura segnano la fine della sua Commissione EU.
Molto meglio sarebbe stato abbandonare la sponda franco-tedesca PRIMA della debacle data dai dazi.
Fino a far dubitare che qualcuno negli USA si stia innervosendo dei tentennamenti meloniani (in realtà per colpa del suo partito, FDI, sembrerebbe troppo spesso interessato ad un concubinato economico con l’EU) a scalciare via finalmente l’EU, entità che sta letteralmente fracassando il benessere dei cittadini ad esempio italiani, ma dovrei dire EUropei in generale.
Non che tali ipotetiche tensioni ci creino particolari problemi, anzi il contrario. Il prossimo anno sarà infatti il 212. Anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, l’unica vera garanzia di italianità a tutto tondo, numero palindromo. Arma anche e soprattutto a garanzia delle ingerenze straniere nella Penisola (i Carabinieri vennero sciolti per volere dei nazisti nella R.S.I., continuarono la loro esistenza a Brindisi grazie al padre del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ve lo ricordo casomai ve ne foste dimenticati).
Deve infatti essere chiaro che senza gli USA a protezione, l’Italia avrebbe già firmato da tempo il tragico trattato ESM/MES. E forse già vedrebbe sul suo territorio truppe francesi trasferite in loco in forza del Trattato del Quirinale firmato da Sergio Mattarella, trattato sembrerebbe in aperta dissonanza con un trattato ben più importante per il Paese, di seguito citato, vedasi oltre.
Dunque qualcosa succederà: l’Italia non può cedere a Davos. Potremmo forse dire che nei fatti è scritto nel trattato di Cassibile che ciò non può succedere. Ma comunque non sta a noi fare certe affermazioni, quindi formalmente non lo diciamo. Cosa pensiamo è altra cosa, cosa personale (…).
MD
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Image: From the White House website , https://www.whitehouse.gov/