Tutti i giornali a sbraitare contro Trump, per l’enorme dazio del 50%. Ieri sera è stato uno sproloquio continuo in rete contro di Lui, per i dazi brasiliani. 50% di dazi è infatti una bella botta, per un paese esportatore come il Brasile.
Chiaro, ora al Brasile conviene esportare in Cina. Ma questo causerà la rottura delle filiere americane lì da 50 anni. Molta gente si arrabbierà, sicuro. E dunque perderà molti soldi. Ossia il governo anti Trump facilmente cadrà. E la giustizia brasiliana sarà riformata, scommettiamo, leggasi la Corte Suprema.
Ricordatelo sempre: i golpe, soprattutto in Sudamerica, sono solo questione di soldi. E di interessi particolari, della democrazia mai è interessato, soprattutto dove i poveri sono la maggioranza.
Non a caso in Sud America arrivarono i nazisti, pieni di soldi rubati in Europa. Il risultato fu che, prima dei nazisti l’Argentina ad esempio, ma potremmo dire il cono sud in generale, andava spedito verso il progresso. Dopo, fu un golpe dietro l’altro. E accumulo di ricchezza in mano alle elites locali.
Esiste forse una correlazione nazismo-instabilità?
Direi proprio di se, a guardare i fatti.
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Ma l’aspetto più spiacevole in questa triste storia di interessi contrapposti, dove vince sempre il più forte, mai l’etica e gli interessi di interi paesi, è che tutti o quasi i giornalisti italiani abbiano ragionato solo sull’aspetto emotivo dei titoli sui dazi al Brasile. Forse dava fastidio spiegare cosa ci fosse scritto nella lettera ufficiale di Trump al Brasile stesso: tali dazi sono più alti di quello che sarebbero dovuto essere normalmente, causa ingerenze politiche brasiliane nei social media, che sono di fato bloccati nel più grande paese del sud America.
Appunto, ritorna quel nazismo di fondo mirato a controllare tutto, le elites in Brasile sappiamo dove pendono, da sempre, anzi da circa 80 anni.
Ovvero Trump ha punito il Brasile per aver bloccato la circolazione delle informazioni, che sono informazioni di tutti, X.com/Twitter è di tutti. Ossia la propaganda secondo qualcuno, in realtà sempre gli stessi, deve venire prima della libertà; perchà è indubbio che ad esempio X.com permette a tutti di scrivere i propri ragionamenti. E di condividerli con miliardi di persone-
Questo evidentemente dà fastidio, è un problema da eliminare. Ai Brasile costerà carissima la sua CENSURA…
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Sempre quel vizietto europeo targato Goebbels forse?
Sembrerebbe, visto il buen retiro che fu il cono sud per migliaia di nazisti e filo-nazisti, che non ci andiamo troppo lontano…
Il problema semmai sono i giornalisti europei che tacciono sui contenuti della notizia, preferendo usare i titoli come testa d’ariete vis a vis con un popolo tra i più ignoranti d’Europa, come ben diceva il compianto ed immenso Pasolini. Ossia in Europa vince la propaganda, per nascondere i fatti.
Non a caso è comparso su tutti i media come l’EU stia preparando numerose leggi liberticide in termini di circolazione di informazione sui social, evidentemente hanno paura, le elites, di venire travolte!
E dunque noi che facciamo? Traduciamo la lettera ufficiale di Trump al Brasile, per spiegare perchè i dazi sono così alti.
Fatevi da soli un’idea di come stanno le cose, il nostro ruolo in fondo è giusto rendervi disponibili le info, possibilmente non filtrate
MD
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9 luglio 2025
Sua Eccellenza
Luiz Inácio Lula da Silva
Presidente della Repubblica Federativa del Brasile
Brasilia
Egregio Signor Presidente,
Conoscevo e avevo a che fare con l’ex presidente Jair Bolsonaro, e lo rispettavo profondamente, come la maggior parte degli altri leader. Il modo in cui il Brasile ha trattato l’ex presidente Bolsonaro, un leader molto rispettato in tutto il mondo durante il suo mandato, compresi gli Stati Uniti, è una vergogna internazionale. Questo processo non dovrebbe aver luogo. È una caccia alle streghe che deve finire IMMEDIATAMENTE!
In parte a causa degli insidiosi attacchi del Brasile alle libere elezioni e della sua fondamentale violazione della libertà di espressione degli americani (come recentemente dimostrato dalla Corte Suprema Federale brasiliana, che ha emesso centinaia di ordini di censura SEGRETI e ILLEGALI alle piattaforme di social media statunitensi, minacciandole con milioni di dollari di multe e l’espulsione dal mercato brasiliano dei social media), a partire dal 1° agosto 2025, imporremo una tariffa del 50% su tutte le esportazioni brasiliane dal Brasile verso gli Stati Uniti, separatamente da tutte le tariffe settoriali esistenti. Le merci trasbordate per evitare questa tariffa del 50% saranno soggette a questa tariffa più elevata.
Inoltre, abbiamo avuto anni per discutere delle nostre relazioni commerciali con il Brasile e siamo giunti alla conclusione che dobbiamo abbandonare il rapporto commerciale di lunga data e profondamente ingiusto generato dai dazi e dalle barriere tariffarie e non tariffarie del Brasile. Il nostro rapporto, purtroppo, è stato tutt’altro che reciproco.
Vi preghiamo di comprendere che il 50% è di gran lunga inferiore a quanto sarebbe necessario per garantire parità di condizioni nei nostri scambi commerciali con il vostro Paese. Ed è necessario correggere le gravi ingiustizie del sistema attuale. Come sapete, non ci saranno dazi doganali se il Brasile, o aziende del vostro Paese, decidessero di costruire o produrre prodotti negli Stati Uniti e, di fatto, faremo tutto il possibile per approvarlo rapidamente, professionalmente e sistematicamente, in altre parole, entro poche settimane.
Se per qualsiasi motivo decideste di aumentare le tariffe doganali, qualunque sia l’importo scelto, l’aumento verrà aggiunto al 50% che applicheremo. Vi preghiamo di comprendere che queste tariffe sono necessarie per correggere i molti anni di dazi e barriere tariffarie e non tariffarie applicati dal Brasile, che hanno causato questi deficit commerciali insostenibili con gli Stati Uniti. Questo deficit rappresenta una grave minaccia per la nostra economia e, di fatto, per la nostra sicurezza nazionale!
Inoltre, a causa dei continui attacchi del Brasile alle attività commerciali digitali delle aziende americane, nonché di altre pratiche commerciali sleali, ho incaricato il rappresentante commerciale degli Stati Uniti, Jamieson Greer, di avviare immediatamente un’indagine ai sensi della Sezione 301 nei confronti del Brasile.
Se desiderate aprire i vostri mercati commerciali attualmente chiusi agli Stati Uniti ed eliminare dazi, politiche non tariffarie e barriere commerciali, potremmo valutare la possibilità di modificare questa lettera. Questi dazi potrebbero essere modificati, al rialzo o al ribasso, a seconda dei rapporti con il vostro Paese. Non rimarrete mai delusi dagli Stati Uniti d’America.
Grazie mille per l’attenzione che avete dedicato a questa questione!
Con i migliori auguri, sono,
sinceramente tuo,
DONALD J. TRUMP
PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA