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Home » Guerra indo-pakistana: la pianificazione di un conflitto nucleare

Guerra indo-pakistana: la pianificazione di un conflitto nucleare

Franco Leaf by Franco Leaf
14 Marzo 2022
in Generale
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Uno dei luoghi più probabili per una grande guerra nucleare è il confine fra India e Pakistan. Ognuno dei due paesi ha fra le 80 e le 200 bombe atomiche. Per noi è importante capire sia la situazione che il modo di pensare dei due paesi.

Fra India e Pakistan ci sono state quattro guerre importanti, nel 1947, 1965, 1971 e 1999. Innumerevoli le schermaglie e gli incidenti di confine.

L’esercito indiano è convinto di poter sconfiggere quello pakistano. L’India utilizzerebbe tutti i mezzi convenzionali a sua disposizione per battere il Pakistan, anche se questo paese dovesse usare armi nucleari.

Cumulativamente, dal 1986 al 2008 ci sono stati dai 67.000 agli 81.000 morti fra gli indiani del Punjab e del Kashmir, causati dal terrorismo collegato al Pakistan. Le sole vittime militari dell’insurrezione nel Punjab furono pari a 17.000 unità.

Tutte quelle morti hanno sconvolto le menti dei militari indiani che pensano di poter includere, fra le strategie per vincere la guerra con il Pakistan, anche l’uso di ordigni nucleari. L’India non aveva mai pensato di doverli usare contro il Pakistan. Le bombe nucleari indiane, in effetti, furono costruite per combattere un’eventuale guerra con la Cina.

Una guerra tra India e Pakistan sarebbe dieci volte più grande di quella fra Iran e Iraq, i vari scenari di guerra prevedono oltre 20 milioni di vittime.

La frontiera e la sicurezza delle città portuali dell’India

Nel 2007 – 2008 gli indiani realizzarono al confine con il Pakistan una tripla recinzione elettrificata, utilizzando filo spinato. Ma le vittime indiane del terrorismo si trovavano comunque all’interno della recinzione elettrificata [ovvero in territorio indiano].

Nel 2008 e per quattro giorni i terroristi pakistani portarono una serie di 12 attacchi coordinati di tiro e bombardamento in tutta Mumbai. Gli attacchi causarono la morte di almeno 174 persone, tra cui 9 aggressori, e oltre 300 feriti.

L’India, di conseguenza, mise in sicurezza porti e città costiere contro la ripetizione di attacchi in stile Mumbai. Dal 2008, dopo la messa in sicurezza del confine e dei porti, le vittime indiane del terrorismo pakistano sono state solo ca. 400.

Abhijit Iyer ha spiegato che l’India è riuscita a contenere quei pazzi all’interno del Pakistan e fuori dai suoi confini, aggiungendo che quei terroristi finiranno con il causare la distruzione del Pakistan.

Solo 8 milioni di persone sono in grado di leggere i quotidiani indiani scritti in inglese. Il resto è in grado di leggere solo l’hindi o i media scritti in lingua locale. Ebbene questi giornali per 13 giorni ignorarono gli attacchi di Mumbai, considerandoli al livello di una rissa da pub irlandese.

Ma in verità anche gli industriali indiani non appoggiarono l’idea di andare in guerra contro il Pakistan come conseguenza degli attacchi di Mumbai.

I pianificatori indiani pensano di poter accettare un conflitto nucleare con grandissime perdite umane

 

L’India pensa di poter utilizzare la tattica di Stalin di “abbracciare il nemico”. Questo comporterebbe l’invio di brigate corazzate per circondare le città del Pakistan. In questo modo eventuali armi nucleari tattiche usate contro le forze indiane causerebbero molte più vittime allo stesso Pakistan.

Da parte sua, il Pakistan ha quattro soglie per l’uso delle armi nucleari.

  1. Soglia economica. Ovvero un insostenibile blocco commerciale tale da rappresentare una potenziale minaccia per il Pakistan. In particolare se la Marina non fosse in grado di contrastarlo efficacemente.
  2. Soglia militare. Ovvero come conseguenza della cattura di armi nucleari o nel caso ci fosse la completa o comunque massiccia eliminazione di gran parte delle Forze Armate pakistane, con particolare riferimento all’Aeronautica.
  3. Soglia territoriale. La penetrazione su larga scala delle forze armate indiane in Pakistan potrebbe suscitare una massiccia rappresaglia nucleare se, e solo se, l’esercito pakistano non fosse in grado di fermare l’invasione. Molti analisti, compresi quelli indiani, ritengono ad esempio che la Valle dell’Indo sia la “linea della vita” del Pakistan, una di quelle “linee rosse” che le forze indiane non dovrebbero mai oltrepassare. La cattura di obiettivi-chiave in questo cruciale asse nord-est/sud-ovest potrebbe senz’altro provocare la reazione nucleare del Pakistan.
  4. Soglia politica. Ovvero la destabilizzazione politica da parte dell’India, se Islamabad dovesse credere che sia in gioco l’integrità del paese che i marines pakistani – insieme al comando paramilitare – non fossero in grado di stabilizzare in modo efficace. Un esempio potrebbe essere l’India che incoraggia la secessione di una o più province dal Pakistan, come durante la guerra di liberazione del Bangladesh.

I “giochi di guerra” condotti con i militari pakistani in pensione, con le spie e i pianificatori militari, non prevedrebbero tuttavia l’automatico uso delle armi nucleari pakistane dopo che una sola delle prime tre soglie sia stata superata.

Tensioni per l’ulteriore attacco terroristico e per l’approvvigionamento dell’acqua

 

Le tensioni stanno nuovamente aumentando tra India e Pakistan sulla scia di un micidiale attacco terroristico che all’inizio di questo mese ha ucciso più di 40 agenti di polizia indiani nel Kashmir. Nuova Delhi ha deciso di reagire tagliando in parte l’acqua del fiume che scorre a valle del Pakistan.

Il Pakistan è uno dei paesi al mondo più stressati dalla carenza d’acqua. Una stima recente suggerisce che il paese dovrà affrontare una carenza di 31 milioni di acre feet [1 acre feet = ca. 1.233 mc] d’acqua entro il 2025. Da rilevare che il Pakistan utilizza per uso agricolo ca. 104 milioni di acre/feet [la carenza è quindi del 30%].

Sono pianificate per il prossimo decennio, o sono già in costruzione, più di 400 dighe in India, Nepal, Bhutan e Pakistan. Molte altre saranno costruite a cavallo del confine cinese in Tibet. Se i piani giungeranno a buon fine, questa sarà una tra le regioni al mondo maggiormente dotate di dighe. Tutto questo aggrava notevolmente le tensioni internazionali e comporta palesi e gravi rischi ecologici.

Brian Wang per Next Big Future

Fonti – Youtube, Wikipedia, Abhijit Iyer, politica estera

Link Originale: https://www.nextbigfuture.com/2019/02/how-do-india-and-pakistan-think-about-war-and-nuclear-war.html

Estratto e tradotto da Franco

 

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