Come da nostro modus operandi, prima i fatti. In un post di ieri Kyle Bass, il mega investitore USA che storicamente “ci prende” sui mercati come quasi nessuno, ha detto chiaramente: il contractor USA per la produzione di esplosivi convenzionali, AES, saltato per aria nel Tennessee negli scorsi giorni, è stato probabilmente vittima di un attentato.
E fin qui uno può anche passarci sopra di questi tempi, tempi in cui una costola dell’Abwehr germanica a cavallo delle due guerre mondiali – Antifa – opera destabilizzazioni a ripetizione negli USA; a partire da zone dove la presenza di tedeschi è percentualmente maggiore.
Ma poi ha aggiunto anche il carico da 90: più o meno ha detto, i mandanti sono potenze straniere.
Da far rabbrividire, per le conseguenze.
Et voilà! Ora anche il mega investitore Kyle Bass parla di sabotaggio di parte di una potenza straniera contro l’azienda di produzione di esplosivi USA saltata per aria la scorsa settimana in Tennessee (lo avevamo anticipato pochi giorni fa)
Ben sapendo che uno dei più stretti collaboratori di Trump, il Lt. Gen Michael T. Flynn, è stato capo dei servizi segreti militari e suo fratello è ancora in servizio attivo come generale USA che ricopre ruoli cruciali (…). Ossia gli USA nel caso sanno tutto. Dunque Kyle Bass non parla a caso.
Aggiungiamo che ci siamo fregiati di aver intervistato, qui, noi, il Lt. Gen. Flynn, di fatto unico sito in Europa.
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Seconda info: RT, Russia Today spiega con dovizia di particolari che Zelensky da qualche settimana inizia a permettere ai giovani ucraini tra i 18 ed i 22 anni di emigrare all’estero. Avendo conoscenze in loco, confermiamo la notizia.
Quello che fa specie è la corretta chiosa di RT: la testata moscovita in pratica si chiede a che gioco gioca Zelensky.
Noi riteniamo di saperlo: Zelensky è uomo di Davos che prima faceva morire i giovani ucraini in trincea. Ora che la guerra è persa, e credeteci che la guerra ucraina è persa davvero dall’Occidente Europeo, statene certi (vedasi oltre), Zelensky fa “scappare” i locali dal suolo patrio in modo da OBBLIGARE successivamente le potenze europee ad entrare in Ucraina, magari comprandosi a basso prezzo le risorse locali.
Scommettiamo?
Se fosse così, e ne siamo praticamente certi in realtà, la storia dell’Ucraina prenderebbe una piega molto diversa da quella chi i media di Davos riportano.
Ossia un Trump che nega la guerra all’Europa in Europa, ossia nega le risorse ai poteri veterocoloniali europei, gli stessi – leggasi Londra – che han già firmato un patto di sfruttamento col dittatore Ucraino, ferisce a morte il vecchio continente sempre coloniale : tradotto, fine del Green ad esempio, il litio si sa che sta in Dombass e dintorni…
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In realtà, collegando i due fatti sopra esposti, è palese che Zelensky non riceverà più alcun esplosivo nei prossimi mesi.
Dunque sembra chiara la mossa di Zelensky di voler affogare il “suo” paese, l’Ucraina, concedendolo agli stranieri (sebbene la radice khazara di Zelensky resta palese, nella sua genealogia): ovvero, ora che la guerra è definitivamente persa dal momento in cui non arriveranno più munizioni si passa al Piano C di Davos, che è – sigh – rendere contendibile l’Ucraina.
Ma la considerazione più importante sta nella (prossima, certa) risposta USA agli attentati militari sul proprio territorio.
Chiaro che da una parte c’era aspettarsi una recrudescenza nel controspionaggio militare USA, dentro i propri confini. Immaginiamo Antifa verrà schiantata, praticamente certo (ricordate che eliminando i voti farlocchi di gente americana con più di 100 anni che votava regolarmente, i repubblicani vinceranno per 20 anni in USA).
Dall’altra verranno attaccati i mandanti. Di certo, dagli americani.
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E la Cina?
La Cina, d’accordo con Davos, sta combattendo la sua battaglia economica con gli USA, ma i danni non sono ancora evidenti.
Battaglia che oggi non la vede perdente solo perchè l’Europa corrotta di Davos, ossia tutta la linea di comando europeista, per ora incredibilmente acquista i prodotti che gli USA non comprano più. Ossia salvando cosi non solo la Cina, Xi, ma anche contribuendo alla deindustrializzazione europea, quasi che i politici EUropei siano corrotti – coi soldi, tanti – della Cina (e del Qatar? vedasi Qatargate), con il fine di far distruggere il proprio paese, i politici europei intendiamo.
Un po’ come sta facendo Zelensky con l’Ucraina se volete, vedasi sopra, sembrerebbe davvero la stessa radice del male….
Ora, chiedetevi cosa succederebbe se l’Europa smettesse domani di comprare prodotti cinesi e volesse invece far rinascere la propria industria..
Chiaro, questo succederebbe solo in forza di un grande trauma.
Mi sono chiesto più volte cosa succederebbe ad esempio se gli USA rendessero pubblico che la Francia ha attentato alla sovranità agli USA dentro i confini americani: è ora che mi decida a cercare una risposta ufficiale e diretta, a tale domanda.
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Economia climatica “del vulcanologo”
In ultimo, una nota di colore dedicata al vulcanologo Mario Tozzi, mi dicono pure essere (forse) fan di Star Trek, chissà se è vero: ieri l’aeroporto di Milano Malpensa ha comunicato ufficialmente che non ci sarà più jetfuel per gli aerei stranieri, da oggi di fatto. Ossia il jetfuel italiano, che si sa essere ad altissimo contenuto di zolfo, dovrà essere sostituito da jetfuel stranieri, ma all’estero, non a Malpensa.
Ben sapendo che i jetfuel solforati producono aerosol solforati immessi dai jet, come combusti, in alta troposfera: chiedetevi se tale zolfo si riducesse, bang, se magari smetterebbe pure di fare caldo in pianura padana d’inverno… (ossia ritornerebbe il freddo ante-2003). Più o meno questa sarebbe la quadratura di quanto andiamo spiegando da tempo, l’ultima volta ieri, QUI.
Ovvero se proprio bisognerà continuare a scaldare il cielo sopra Milano, forse da domani o dopodomani bisognerà partire dall’estero, inquinando anche il tragitto FINO a Milano (…). Con – nel caso – levata di scudi assicurata dei paesi limitrofi….
Chiaro che se tornerà a fare freddo anche a Milano, il riscaldamento climatico sarà materialmente superato. Come il Green da terminare, inclusi gli acquisti di prodotti green cinesi (…). Inclusa l’EU Green…
Capite? E poi non diteci che non vi avevamo avvertito…
Concludiamo con la chiosa: chissà cosa ci aspetta per il futuro!
MD