Trump disse a Zelensky, di persona, a Washington qualche mese fa, che il satrapo ucraino era un leader non votato, ossia non eletto, ovvero – circa – golpista. Era vero, Zelensky con sotterfugi e trucchetti ha prolungato la sua permanenza come leader ucraino sebbene sia ormai più in giro per il mondo che sul campo di guerra a dirigere il suo esercito. Esercito ucraino che in pratica non esiste più, è al collasso, ci sono solo più i mercenari pagati dai contribuenti soprattutto europei, indirettamente, via sovvenzioni all’Ucraina.
Resta che gli Ucraini manco si ricordano quando lo votarono l’ultima volta. Ve lo ricordiamo noi, era il 2019: in teoria zio Zel sarebbe già decaduto, ma di elezioni nemmeno se ne parla. Causa guerra, che Zelensky prolunga, apposta, per non cadere.
In fondo è chiaro: Londra firma un accordo di sfruttamento delle risorse naturali ucraine per 100 anni con Zelensky, ben sapendo che Parigi sta con gli inglesi quanto meno dal 1904. Zelensky viene dunque supportato e – si noti – difeso dagli inglesi, con i francesi a supporto. Ossia Zelensky fa interessi stranieri, non ucraini, è palese. Zelensky per altro è di origine ebraica ashkenazita, dunque vicino comunque ai servizi Israeliani. Ben sapendo che Israele aveva da tempo come sogno, anzi come piano, la II. Israele ashkenazita in Ucraina, nelle stesse zone dove sta oggi Odessa, li attorno. E più su.
Poi tale piano andò a ramengo con gli accordi russo-americani per pacificare l’Ucraina, settembre 2023; dunque Israele puntò su Gaza, ma dovendo mettersi in gioco andando in guerra con l’Iran, il prezzo da pagare-*
I poteri veterocoloniali Europei, che come sangue nobile traggono radici in larga parte proprio da Worms, in Europa, erano e sono a supporto di Zelensky, che è ashkenazita. E dunque deduciamo che zio Zel giocava e gioca su due tavoli: quello della II. Israele, piano affondato (Israele è iperpopolato, ha bisogno assoluto di più terra). E quello della concessione delle risorse naturali che servivano a Londra e Parigi per non collassare ai suoi protettori franco-inglesi, dietro compensi evidentemente.
Ben sapendo che i banchieri Rothschild, in realtà anche i Rockefeller a dirla tutta, arrivano anche loro guarda caso dai dintorni di Worms. Che fu il primo ghetto europeo, se vogliamo chiamarlo così, dove comparve lo yiddish, che era di fatto una sorta di dialetto tedesco. Si, la lingua ashekanzita praticamente è tedesco, chiunque l’abbia sentita lo sa.
In realtà il popolo dell’est che arrivò a Worms con la Cristianizzazione del Rus voluta da Vlad il Grande, ossia dell’Ucraina, cacciando i popoli locali, arrivava proprio dall’Ucraina. Erano di fatto i Kazhari, convertiti all’ebraismo, sulla cui origine resta un velo di mistero (…). La stessa area su cui insisteva il piano di II. Israele ashkenazita, tramontato.
Sappiamo però che come popolo costoro, quelli che arrivarono a Worms, si portavano dietro riti diciamo religiosi molto particolari e molto diversi da quelli ebraici sefarditi e mizrahim , questi ultimi perfettamente integrati nelle loro aree di origine, come scrisse in maniera eccellente il grandissimo Ariel Toaff in “Pasque di Sangue“, un uomo di un coraggio enorme, un grande studioso, figlio del sotto certi versi mitico Rabbino capo di Roma, Toaff.
Ariel Toaff spiegò che gli ashkenaziti erano osteggiati se non proprio odiati dai sefarditi ad esempio, perchè con le loro pratiche mettevano a rischio una convivenza pacifica dei sefarditi stessi coi cristiani, convivenza secolare. Cita come esempio il Nord Italia. Toaff illustra nel suo importante libro che i sefarditi vennero letteralmente cacciati dagli ashkenaziti che scendevano a sud partendo da oltralpe. Ed anzi tali ashkenaziti si portavano dietro pure riti anche violenti, che erano assolutamente contrari alla morale sefardita.
Appunto, le Pasque di Sangue, bere sangue di bambini cristiani in date talmudiche ben precise: è Ariel Toaff a spiegare che ciò non è una bugia, ma realtà storica. Noi abbiamo solo letto il suo libro, anzi consigliamo tutti di fare lo stesso. Lasciamo perdere che le pratiche sataniste sembra siano dipartite proprio da una ibridazione, una derivata, un miscuglio di pratiche nate in aree alpine, tra derive cristiane e riti appunto che ricordavano sotto certi versi quelli ashkenaziti importati dall’est (…).
Storia difficile ed indigesta. Ripeto, storia, non allusioni a caso.
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Potremmo forse aggiungere, per dare un quadro più completo, che il ritorno degli ebrei a Londra dopo essere stati cacciati (…) avvenne con Oliver Cromwell, il Lord Protettore, versione anglo del dittatore, che permise la nascita della grande sinagoga ashkenazita di Londra, ad Aldgate, a due passi del tempio che fu Templario, a Temple, London. Da lì innanzi si sviluppò l’Impero britannico nel mondo come l’abbiamo conosciuto sui libri di storia, con fusione della sapienza dei banchieri Rothschild, di origine ebraica ashkenazita e chiaramente con radici nei pressi di Worms, unite alle velleità imperiali e guerresche della Corona golpista tedesca degli Hannover in Gran Bretagna, che avevano definitivamente defraudato del titolo – di fatto con Cromwell, fu un processo lungo e doloroso – i legittimi regnanti cattolici britannici, gli Stuart. Da questi ultimi ad esempio derivava la linea di sangue di Sir Winston Spencer-Churchill. E anche di Diana Spencer contrapposta alla linea di sangue golpista, tedesca ed anticristiana degli Hannover, regnanti che cambiarono il loro nome nel 1917 in Windsor per paura che il popolo britannico li cacciasse durante la carneficina della WWI (radici Spencer: partono da Enrico VII).
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Questo per farvi capire che la faccenda è davvero intricata, oggi. E parte da lontano, se si vuole capire la radice del Male che oggi di nuovo serpeggia in Europa..
Ma situazione sempre più chiara. In fondo certi contropoteri sono fregati se USA e Russia si mettono d’accordo, cosa avvenuta a settembrne 2023. Non a caso i nazisti vennero affossati nelle loro ambizioni anche allora dall’alleanza russo-americana.
Oggi Trump sta devastando ogni piano veterocoloniale europeo, chiaramente Russia ed USA non hanno rivali se giocano assieme.
L’Europa invece si divide, tra protestanti e cristiani.
La Spagna, ancora relativamente cattolicissima, starà certamente dalla parte giusta, ossia di Trump, che ha all’attivo anche un Papa Americano. L’Italia, quella di Roma, sta pure con Trump; precisamente come stava con l’America di Trump ante-litteram la Roma che, un mese dopo lo sbarco alleati in Sicilia e due settimane dopo il bombardamento di San Lorenzo, mise in gabbia Mussolini e terminò il fascismo.
Che poi il convento di San Benito, aka Benedetto, a Montecassino, sia stato bombardato pesantemente mentre Mussolini stava a capo dello Stato fantoccio nazista nel nord Italia, la R.S.I., forse è solo uno scherzo della storia. O forse no. E forse è anche uno scherzo della storia il fatto che le spoglie di San Benito siano disperse, a pezzi, in varie chiese francesi, sottratte non si è capito bene da chi, in tempi remoti.
Ma resta la domanda cruciale: il nord Italia con chi sta, con Trump o coi tedeschi ovvero con Davos?
Nel contesto va ricordato che il Primo Reich Germanico terminò nel 1806 in forza dell’abdicazione di Francesco II di Lorena Asburgo, nato a Firenze ed ultimo Duca di Milano, nonchè primo Re del Lombardo Veneto, poi diventato Imperatore d’Austria.
Forse così iniziano ad illuminarsi i neuroni sul motivo per cui la Lega è intrinsecamente traditrice verso Trump e amica di Davos; come pure i fiorentini sempre legatissimi per altro anche a Londra (storia lunga quest’ultima: basti ricordare che Thomas Cromwell, parente di Oliver, fu colui che gettò le basi per la nascita violenta dell’anglicanesimo con Enrico VIII; memento che Thomas, I conte di Essex fu una spia al servizio dei fiorentini Frescobaldi, ancora oggi una delle famiglie più possenti di Firenze, …).
Chi dice dunque che la rinascita Italiana prima o poi partirà da Napoli ha comunque ragione (…).
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Anche Seymour Hersh la pensa nella stessa maniera…
Sta di fatto che il tempo di Zelensky oggi è finito, va a pochissimo.
E la fine di Zelensky va di pari passo col crollo di Londra e Parigi come poteri vetero coloniali storici. Non aspettatevi un crollo senza combattere.
L’unico rischio che vediamo oggi è la visita di Trump a Londra, vicinissimo a quelle zone citate sopra, dove il rischio che il Presidente USA venga ucciso, magari avvelenato, è altissimo. Londra e Parigi infatti sanno di non avere scampo: si salvano solo con un enorme false flag che rischia di travolgerle. O con la morte di Trump.
Nel contesto anche e soprattutto per spiegare quanto al titolo, va letto il pezzo di The Gateway Pundit, da noi tradotto, come estratto, in calce. Da cui abbiamo tratto lo spunto per questa elucubrazione sul tema.
MD
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L’articolo completo lo trovate al LINK.
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