Tre rapide considerazioni, a carro dei dazi al 30% ufficializzati da Trump che diventeranno operativi dal 1. Agosto prossimo in assenza di una correzione della strategia EU a riduzione del trade deficit statunitense: già oggi abbiamo un aumento degli incassi da dazi del governo americano (un fatto, non una stima o una aspettativa, proprio un fatto reale!). Ciò porta ad un surplus di bilancio per i conti americani che non vedevamo dal 2017. Ma il grosso dei profitti deve ancora arrivare, da agosto prossimo.
Dunque, in tale contesto immaginate solo un attimo Trump che raddrizza i conti USA, tra tagli delle uscite ad esempio di USAID (in parte soldi usati dai sodali di Davos per finanziare progetti contrari agli interessi USA), aumento dei dazi e re-onshoring della produzione industriale….
In tale contesto secondo voi i cittadini USA, che eleggono Trump (vi sembrerà strano ma Trump non viene eletto nè dai media di Davos nè dai cittadini europei nè dalla Commissione EU) lo voteranno ancora, il Trump, per aver riportato benessere negli USA? O gli voteranno contro?
Seconda considerazione: il mondo ha bisogno assoluto dei consumi USA. Senza consumi USA ci sono circa 1000 miliardi di prodotti da esortazione di troppo. Questo è. Senza i consumi USA che faranno tali prodotti? Poi riparleremo delle conseguenze, in calce.
Terza considerazione: sia l’EU che la Cina hanno sbagliato i conti, a puntare tutto sui consumi USA. Ora entrambi hanno un eccesso di produzione. Con una differenza: la Cina quanto meno ha una popolazione che consuma, abituata a consumare molto, 1.4 miliardi di persone. Più i paesi satelliti, in Asia, con alti consumi potenziali. Dunque può in teoria resistere aggiustando il modello economico, magari aiutata dai BRICS, quanto meno prima che tali paesi in via di sviluppo si accorgano che tale schema BRICS è una forma di colonizzazione sotto mentite spoglie, ne abbiamo parlato QUI.
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Chi invece ha sbagliato completamente TUTTO è l’EU. Che da una parte ha ridotto i consumi interni per aumentare l’export, ossia per massimizzare i profitti: ora che mancano sia i consumi interni che i consumi USA la frittata è gigante. Parimenti la Germania ha pure delocalizzato in Cina la produzione di molti beni, dipendendo quasi in toto per i suoi profitti e per il suo modello economico, dunque non solo dalle produzioni cinesi ma anche dai consumi cinesi.
Un fracasso quello dell’EU insomma! Tanto smisurato da essere irrisolubile senza una guerra, riteniamo.
Sopra le considerazioni, che non sono opinabili. Perchè sono elementi fattuali.
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Le tragiche conseguenze per l’EU di un Trump che si scopre fa il bene dei suoi votanti…
Le conseguenze attese sono più complesse da illustrare, tanto sono devastanti.
Infatti, restando all’EU, un continente con bassi consumi interni per espressa volontà apicale (Mario Monti, memento: “abbiamo distrutto la domanda interna“, 2011-2012), con una popolazione che non è stata fatta crescere via normale procreazione locale ma base immigrazione selvaggia, una sorta di sostituzione etnica VOLUTA se volete, immigrati ignoranti e non consci dei loro diritti per locali che non fanno più figli a causa tasse elevate ed assenza di prospettive, …, che futuro ci può essere per tale sub-continente?
Spero sia infatti chiaro a tutti che l’immigrazione massiva degli ultimi anni in Europa è stata espressamente voluta dalla tecnocrazia EU, che poi sono le sue elites; per assecondare i piani di Davos: tutto parte del “non avrete nulla e sarete felici“, lemma certamente accettabile per gli immigrati che già non hanno nulla, un po’ meno dalla classe media sempre odiata dalle elites locali, dunque da depredare.
A dirla tutta con il preparato COVID non testato nemmeno se era cancerogeno ma comunque iniettato urbi et orbi sopratutto in Europa, anche con sottile coercizione di fatto (vedasi anche l’epopea Mario Draghi ed i licenziamenti per chi non si vaccinava) si è fin andati oltre: uno degli effetti secondari ormai anche abbastanza riconosciuti come “non da escludere” di tale innovativo preparato mRNA, al di fuori dalla sorpresa degli effetti collaterale legati a patologie vere e proprie anche gravi, che scopriremo nei prossimi anni, sembra essere la possibile induzione di minore procreazione, soprattutto a carico dell’apparato riproduttivo. Anche in questo caso siamo agli albori, bisogna aspettare per avere certezze.
Certo è che ridurre la popolazione EU ad esempio, in un contesto di minori consumi stranieri, ovvero di minore export (…), sembrerebbe poter compensare gli effetti negativi ad esempio dati da minori consumi USA causa dazi. Della serie, meno consumi USA, meno export, meno produzione locale, meno occupazione, meno persone… strana coincidenza, tutto tornerebbe a dire il vero!
Resta che se gli USA possono cavarsela con più inflazione causa dazi, l’EU rischia la depressione. Se poi ci si mette anche un aumento delle materie prime che l’EU non ha, colpiti magari da dazi all’importazione o da una crisi di offerta che aumenti i prezzi interni all’Unione, l’EU va direttamente a ramengo.
Meglio detta, stante la componente deflattiva indotta in EU innegabilmente dai dazi USA, un aumento dell’inflazione USA comporta necessariamente la riduzione dell’import americano. Ossia riduzione dell’export EU, ceteris paribus. Dunque deflazione in EU per eccesso di produzione. In più se le materie prime costassero di più, materie prime che l’EU non ha, si aggiungerebbe pure la deflazione alll’inflazione.
Dunque si arriverebbe alla micidiale depressione inflattiva.
Noi per altro siamo pronti a scommettere che gli eredi degli imperi coloniali europei, Francia e Inghilterra, faranno di tutto per portare l’EU in guerra contro la Russia. Anche con un false flag nucleare. In realtà così facendo le elites europee, che odiano la classe media EU, da depredare, sperano così si salvare i propri immondi ed anacronistici privilegi.
Se dovessimo scommettere diremmo piuttosto che, con Trump il rischio maggiore è una guerra civile in Europa, Popolo (We The People Europea) vs elites (Don Rodrigo locali). Magari rivoluzioni facilitate da armi ex stantie in Ucraina finite come per magia nelle piazze Europee.
Non divaghiamo. Per adesso limitiamoci al più classico: “facciamoci stupire!”
MD